AGOT49: differenze tra le versioni

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[[AGOT48]] è il quarantottesimo capitolo de [[A Game of Thrones]] e il tredicesimo de [[Il grande inverno]].
[[AGOT49]] è il quarantanovesimo capitolo de ''[[A Game of Thrones]]'' e il quattordicesimo de ''[[Il grande inverno]]''.


È il quinto capitolo dedicato a [[Eddard Stark]] de ''[[Il grande inverno]]'' e il quattordicesimo de ''[[A Game of Thrones]]'' e de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.


== Punto di vista ==
[[Jon Snow]]
== Sinossi ==
Al risveglio, [[Eddard Stark|Eddard]] vede sotto la sua finestra numerosi soldati [[Nobile Casa Lannister|Lannister]] dediti all'addestramento; ritiene questo spiegamento una dimostrazione di forza da parte di [[Cersei Lannister|Cersei]], e si rammarica che la regina abbia scelto di sfidarlo invece di rassegnarsi all'esilio. Durante la colazione con le due figlie, concede ad [[Arya Stark|Arya]] un'ultima lezione con [[Syrio Forel]] prima della partenza, mentre [[Sansa Stark|Sansa]] è di cattivo umore perché costretta a separarsi dal suo amato [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. [[Eddard Stark|Eddard]] non le permette nemmeno di dargli un ultimo addio, cosa che fa arrabbiare la ragazza al punto da spingerla ad abbandonare la tavola.


Un'ora dopo giunge [[Pycelle]] per annunciare la morte del re. [[Eddard Stark|Eddard]] si sente svuotato dentro dalla notizia, ma non ne resta sorpreso. Chiede al [[Maestri|maestro]] di convocare il resto del concilio ristretto. Il primo a presentarsi è [[Barristan Selmy]], seguito da [[Petyr Balish]] e [[Varys|Lord Varys]]. [[Petyr Baelish|Ditocorto]] riferisce a [[Eddard Stark|Eddard]] di aver eseguito l'incarico che gli era stato affidato, mentre [[Varys]] spiega l'assenza di [[Renly Baratheon|Lord Renly]] dicendo che ha lasciato [[Approdo del Re]] insieme a [[Loras Tyrell]] e tutte le sue spade. [[Eddard Stark|Eddard]] sa di aver perso un valido aiuto con la sua partenza, ma prosegue la riunione mostrando la pergamena con le ultime volontà di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Robert Baratheon]], che ha deciso di assegnargli il ruolo di reggente finché l'erede non avrà raggiunto l'età per regnare. Per il momento, preferisce tacere sulle sue intenzioni di favorire l'ascesa sul trono di [[Stannis Baratheon]], fratello di [[Robert Baratheon|Robert]] e vero erede legittimo, e chiede al [[Concilio Ristretto|Concilio]] di confermare la sua reggenza. La riunione viene però interrotta da un attendente di [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], il quale ha richiesto la loro presenza nella [[Fortezza Rossa#Sala del Trono|Sala del Trono]].
__TOC__


[[Joffrey Baratheon|Joffrey]] è seduto sul trono di spade in fondo alla sala, con accanto i cavalieri della [[Guardia Reale]], i suoi fratelli [[Tommen Baratheon|Tommen]] e [[Myrcella Baratheon|Myrcella]], [[Sandor Clegane]] e la Regina [[Cersei Lannister|Cersei]]. Nei dintorni sono presenti anche delle guardie [[Nobile Casa Lannister|Lannister]], ma [[Eddard Stark|Eddard]] è rassicurato nel constatare la superiorità numerica delle [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]] e si convince che [[Petyr Baelish|Ditocorto]] abbia mantenuto la sua promessa di corromperle a suo favore. Si dirige zoppicando verso [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], che comanda a lui e al resto del [[Concilio Ristretto|Concilio]] di giurargli fedeltà e preparare la sua incoronazione. [[Eddard Stark|Eddard]] allora mostra il documento con le ultime volontà di [[Robert Baratheon|Robert]], ma [[Cersei Lannister|Cersei]] non dà a esso alcun valore e lo strappa davanti a tutti, con grande sconcerto [[Barristan Selmy|Ser Barristan]]. Quando [[Eddard Stark|Lord Stark]] dichiara che [[Joffrey Baratheon|Joffrey]] è un re illegittimo, [[Cersei Lannister|Cersei]] lo accusa di tradimento e comanda di arrestarlo. A questo punto, a [[Eddard Stark|Eddard]] non resta che affidarsi alla forza della [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Guardia Cittadina]], a cui ordina di prendere in custodia la regina insieme a tutti i suoi figli. Tuttavia, al cenno del comandante [[Janos Slynt]], le [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]] iniziano invece a massacrare le guardie di [[Eddard Stark|Eddard]]. [[Petyr Baelish|Ditocorto]] gli si avvicina e lo blocca con un pugnale alla gola, dicendogli di averlo avvertito che non gli conveniva fidarsi di lui.
== Sinossi ==
{{Citazione | Testo = C'era una sfumatura quasi di scusa nel suo sorriso. "Ti avevo avvertito di non fidarti di me."}}
Al risveglio, [[Eddard Stark|Eddard]] vede sotto la sua finestra numerosi soldati [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]] dediti all'addestramento; ritiene questo spiegamento una dimostrazione di forza da parte di [[Cersei Lannister|Cersei]], e si rammarica che la regina abbia scelto di sfidarlo invece di rassegnarsi all'esilio. Durante la colazione con le due figlie, concede ad [[Arya Stark|Arya]] un'ultima lezione con [[Syrio Forel]] prima della partenza, mentre [[Sansa Stark|Sansa]] è di cattivo umore perché costretta a separarsi dal suo amato [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. [[Eddard Stark|Eddard]] non le permette nemmeno di dargli un ultimo addio, cosa che fa arrabbiare la ragazza al punto da spingerla ad abbandonare la tavola.


== Paginazione ==
Un'ora dopo giunge [[Pycelle]] per annunciare la morte del re. [[Eddard Stark|Eddard]] si sente svuotato dentro dalla notizia, ma non ne resta sorpreso. Chiede al [[Maestri della Cittadella|maestro]] di convocare il resto del [[Concilio Ristretto]]. Il primo a presentarsi è [[Barristan Selmy]], seguito da [[Petyr Baelish]] e [[Varys|Lord Varys]]. [[Petyr Baelish|Ditocorto]] riferisce a [[Eddard Stark|Eddard]] di aver eseguito l'incarico che gli era stato affidato, mentre [[Varys]] spiega l'assenza di [[Renly Baratheon|Lord Renly]] dicendo che ha lasciato [[Approdo del Re]] insieme a [[Loras Tyrell]] e tutte le sue spade. [[Eddard Stark|Eddard]] sa di aver perso un valido aiuto con la sua partenza, ma prosegue la riunione mostrando la pergamena con le ultime volontà di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Robert Baratheon]], che ha deciso di assegnargli il ruolo di reggente finché l'erede non avrà raggiunto l'età per regnare. Per il momento, preferisce tacere sulle sue intenzioni di favorire l'ascesa sul trono di [[Stannis Baratheon]], fratello di [[Robert Baratheon|Robert]] e vero erede legittimo, e chiede al [[Concilio Ristretto|Concilio]] di confermare la sua reggenza. La riunione viene però interrotta da un attendente di [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], il quale ha richiesto la loro presenza nella [[Fortezza Rossa#Sala del Trono|Sala del Trono]].


=== Italia ===
[[Joffrey Baratheon|Joffrey]] è seduto sul [[Trono di Spade]] in fondo alla sala, con accanto i cavalieri della [[Guardia Reale]], i suoi fratelli [[Tommen Baratheon|Tommen]] e [[Myrcella Baratheon|Myrcella]], [[Sandor Clegane]] e la Regina [[Cersei Lannister|Cersei]]. Nei dintorni sono presenti anche delle guardie [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]], ma [[Eddard Stark|Eddard]] è rassicurato nel constatare la superiorità numerica delle [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]] e si convince che [[Petyr Baelish|Ditocorto]] abbia mantenuto la sua promessa di corromperle a suo favore. Si dirige zoppicando verso [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], che comanda a lui e al resto del [[Concilio Ristretto|Concilio]] di giurargli fedeltà e preparare la sua incoronazione. [[Eddard Stark|Eddard]] allora mostra il documento con le ultime volontà di [[Robert Baratheon|Robert]], ma [[Cersei Lannister|Cersei]] non dà a esso alcun valore e lo strappa davanti a tutti, con grande sconcerto [[Barristan Selmy|Ser Barristan]]. Quando [[Eddard Stark|Lord Stark]] dichiara che [[Joffrey Baratheon|Joffrey]] è un re illegittimo, [[Cersei Lannister|Cersei]] lo accusa di tradimento e comanda di arrestarlo. A questo punto, a [[Eddard Stark|Eddard]] non resta che affidarsi alla forza della [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Guardia Cittadina]], a cui ordina di prendere in custodia la regina insieme a tutti i suoi figli. Tuttavia, al cenno del comandante [[Janos Slynt]], le [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]] iniziano invece a massacrare le guardie di [[Eddard Stark|Eddard]]. [[Petyr Baelish|Ditocorto]] gli si avvicina e lo blocca con un pugnale alla gola, dicendogli di averlo avvertito che non gli conveniva fidarsi di lui.


*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il Trono di Spade'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 8804469242, 1999, pagg. XXX
== Prime apparizioni ==
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il Trono di Spade'', edizione ''paperback'', Mondadori, ISBN 8804494069, 2001, pagg. XXX
{{NoPersonaggi}}
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il Gioco del Trono'', edizione ''paperback'', Urania, 2007, pagg. XXX
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco vol. 1'', edizione ''paperback'', Mondadori, ISBN 9788804610311, 2011, pagg. XXX
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il Trono di Spade e il Grande Inverno'', edizione ''paperback'', Mondadori, ISBN 9788804616351, 2011, pagg. XXX
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il Gioco del Trono'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 9788804628576, 2012, pagg. XXX


=== Estero ===
== Paginazione ==
<br /><center>{{Riquadro | Sfondo = B | Testo = Per approfondire la paginazione di ''A Game of Thrones'', vedi la voce [[Paginazione dei libri (AGOT)|dedicata]]}}</center><br />


*[[File:usa.png | 32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 0553103547, 1996, pagg. XXX
*[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 437-442
*[[File:usa.png | 32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''mass market paperback'', Bantam Spectra, ISBN 0553573403, 1997, pagg. XXX
*[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''Il grande inverno'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 145-150
*[[File:uk.png | 32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''paperback'', Harper Collins, ISBN 9780006479888, 1997, pagg. XXX
*[[File:fra.png | 32px]] - ''Le Trône de Fer'', edizione ''hardcover'', Pygmalion, ISBN 9782857045465, 1997, pagg. XXX
*[[File:fra.png | 32px]] - ''Le Trône de Fer'', edizione ''paperback'', J'ai Lu, ISBN 9782290302866, 1998, pagg. XXX
*[[File:ger.png | 32px]] - ''Die Herren von Winterfell'', edizione ''paperback'', Blanvalet, ISBN 3442247292, 1997, pagg. XXX




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[[de:Das_Erbe_von_Winterfell_-_Kapitel_10_-_Eddard_IV]]
[[en:A_Game_of_Thrones-Chapter_49]]
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[[fr:A_Game_of_Thrones,_Chapitre_50,_Eddard]]
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[[ru:Игра_престолов,_Эддард_XIV]]
[[zh:权力的游戏-章节_49]]

Versione attuale delle 15:40, 29 set 2020

AGOT49 - EDDARD
Il grande inverno
(Mondadori)
Eddard Stark
Fortezza Rossa
01x07 - Il gioco dei troni
AGOT - Uscita 16
AGOT47
EDDARD XIII

AGOT48
JON VI
AGOT49
EDDARD XIV
AGOT50
ARYA IV

AGOT58
EDDARD XV

AGOT49 è il quarantanovesimo capitolo de A Game of Thrones e il quattordicesimo de Il grande inverno.

È il quinto capitolo dedicato a Eddard Stark de Il grande inverno e il quattordicesimo de A Game of Thrones e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

C'era una sfumatura quasi di scusa nel suo sorriso. "Ti avevo avvertito di non fidarti di me."


Al risveglio, Eddard vede sotto la sua finestra numerosi soldati Lannister dediti all'addestramento; ritiene questo spiegamento una dimostrazione di forza da parte di Cersei, e si rammarica che la regina abbia scelto di sfidarlo invece di rassegnarsi all'esilio. Durante la colazione con le due figlie, concede ad Arya un'ultima lezione con Syrio Forel prima della partenza, mentre Sansa è di cattivo umore perché costretta a separarsi dal suo amato Joffrey. Eddard non le permette nemmeno di dargli un ultimo addio, cosa che fa arrabbiare la ragazza al punto da spingerla ad abbandonare la tavola.

Un'ora dopo giunge Pycelle per annunciare la morte del re. Eddard si sente svuotato dentro dalla notizia, ma non ne resta sorpreso. Chiede al maestro di convocare il resto del Concilio Ristretto. Il primo a presentarsi è Barristan Selmy, seguito da Petyr Baelish e Lord Varys. Ditocorto riferisce a Eddard di aver eseguito l'incarico che gli era stato affidato, mentre Varys spiega l'assenza di Lord Renly dicendo che ha lasciato Approdo del Re insieme a Loras Tyrell e tutte le sue spade. Eddard sa di aver perso un valido aiuto con la sua partenza, ma prosegue la riunione mostrando la pergamena con le ultime volontà di Re Robert Baratheon, che ha deciso di assegnargli il ruolo di reggente finché l'erede non avrà raggiunto l'età per regnare. Per il momento, preferisce tacere sulle sue intenzioni di favorire l'ascesa sul trono di Stannis Baratheon, fratello di Robert e vero erede legittimo, e chiede al Concilio di confermare la sua reggenza. La riunione viene però interrotta da un attendente di Joffrey, il quale ha richiesto la loro presenza nella Sala del Trono.

Joffrey è seduto sul Trono di Spade in fondo alla sala, con accanto i cavalieri della Guardia Reale, i suoi fratelli Tommen e Myrcella, Sandor Clegane e la Regina Cersei. Nei dintorni sono presenti anche delle guardie Lannister, ma Eddard è rassicurato nel constatare la superiorità numerica delle Cappe Dorate e si convince che Ditocorto abbia mantenuto la sua promessa di corromperle a suo favore. Si dirige zoppicando verso Joffrey, che comanda a lui e al resto del Concilio di giurargli fedeltà e preparare la sua incoronazione. Eddard allora mostra il documento con le ultime volontà di Robert, ma Cersei non dà a esso alcun valore e lo strappa davanti a tutti, con grande sconcerto Ser Barristan. Quando Lord Stark dichiara che Joffrey è un re illegittimo, Cersei lo accusa di tradimento e comanda di arrestarlo. A questo punto, a Eddard non resta che affidarsi alla forza della Guardia Cittadina, a cui ordina di prendere in custodia la regina insieme a tutti i suoi figli. Tuttavia, al cenno del comandante Janos Slynt, le Cappe Dorate iniziano invece a massacrare le guardie di Eddard. Ditocorto gli si avvicina e lo blocca con un pugnale alla gola, dicendogli di averlo avvertito che non gli conveniva fidarsi di lui.

Prime apparizioni

In questo capitolo non appare nessun nuovo personaggio.


Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Game of Thrones, vedi la voce dedicata


  • - A Game of Thrones, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 437-442
  • - Il grande inverno, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 145-150