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{{Citazione | Testo = Vortici di cenere fluttuarono su per il camino. Arya sedette sui talloni accanto al fuoco, osservandoli salire attraverso un velo di calde lacrime. "Se Grande Inverno è davvero svanita, è questa la mia casa, adesso? E io sono ancora Arya, o sono diventata per sempre Nan la servetta?"}} | {{Citazione | Testo = Vortici di cenere fluttuarono su per il camino. Arya sedette sui talloni accanto al fuoco, osservandoli salire attraverso un velo di calde lacrime. "Se Grande Inverno è davvero svanita, è questa la mia casa, adesso? E io sono ancora Arya, o sono diventata per sempre Nan la servetta?"}} | ||
Recandosi verso il pozzo, [[Arya Stark|Arya]] osserva le teste mozzate sulle mura. [[Roose Bolton]] si è infatti dimostrato un signore di [[Harrenhal]] crudele quanto il precedente nei confronti dei servitori che avevano collaborato con i [[Nobile Casa Lannister|Lannister]]. Dopo aver riempito il secchio [[Arya Stark|Arya]] viene fermata da [[Amabel]], che la accusa di aver contribuito alla presa del castello e predice che sarà punita con terribili torture quando i [[Nobile Casa Lannister|Lannister]] torneranno a controllarlo. Dopo averla scacciata, [[Arya Stark|Arya]] si dirige verso la [[Harrenhal#Le torri|Torre del Rogo del Re]] incontrando lungo il tragitto [[Elmar Frey]], suo promesso sposo a insaputa di entrambi. | Recandosi verso il pozzo, [[Arya Stark|Arya]] osserva le teste mozzate sulle mura. [[Roose Bolton]] si è infatti dimostrato un signore di [[Harrenhal]] crudele quanto il precedente nei confronti dei servitori che avevano collaborato con i [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]]. Dopo aver riempito il secchio [[Arya Stark|Arya]] viene fermata da [[Amabel]], che la accusa di aver contribuito alla presa del castello e predice che sarà punita con terribili torture quando i [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]] torneranno a controllarlo. Dopo averla scacciata, [[Arya Stark|Arya]] si dirige verso la [[Harrenhal#Le torri|Torre del Rogo del Re]] incontrando lungo il tragitto [[Elmar Frey]], suo promesso sposo a insaputa di entrambi. | ||
Giunta finalmente nella stanze di [[Roose Bolton|Lord Bolton]], [[Arya Stark|Arya]] lo assiste nel suo salasso a base di sanguisughe, ascoltandolo discutere della situazione militare con gli uomini della [[Nobile Casa Frey|Casa Frey]]. Questi ultimi illustrano la criticità della posizione di [[Robb Stark]] dopo la sconfitta di [[Stannis Baratheon|Stannis]] nella [[Battaglia delle Acque Nere]] e ritengono che il [[Re del Nord]] debba arrendersi. Quando [[Hosteen Frey]] accenna alla [[Sacco di Grande Inverno|caduta di Grande Inverno]] e alla morte di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] e [[Rickon Stark|Rickon]] [[Arya Stark|Arya]] ne rimane sconvolta, imponendosi a fatica di non palesare alcuna reazione. Al termine del colloquio, [[Roose Bolton|Lord Bolton]] si reca a caccia, lasciando [[Arya Stark|Arya]] sola nella stanza con il compito di riordinarla. Una volta eseguito il servizio, la ragazza ripensa alla propria situazione disperata. | Giunta finalmente nella stanze di [[Roose Bolton|Lord Bolton]], [[Arya Stark|Arya]] lo assiste nel suo salasso a base di sanguisughe, ascoltandolo discutere della situazione militare con gli uomini della [[Nobile Casa Frey|Casa Frey]]. Questi ultimi illustrano la criticità della posizione di [[Robb Stark]] dopo la sconfitta di [[Stannis Baratheon|Stannis]] nella [[Battaglia delle Acque Nere]] e ritengono che il [[Re del Nord]] debba arrendersi. Quando [[Hosteen Frey]] accenna alla [[Sacco di Grande Inverno|caduta di Grande Inverno]] e alla morte di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] e [[Rickon Stark|Rickon]] [[Arya Stark|Arya]] ne rimane sconvolta, imponendosi a fatica di non palesare alcuna reazione. Al termine del colloquio, [[Roose Bolton|Lord Bolton]] si reca a caccia, lasciando [[Arya Stark|Arya]] sola nella stanza con il compito di riordinarla. Una volta eseguito il servizio, la ragazza ripensa alla propria situazione disperata. | ||
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*[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 667-680 | |||
*[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''La regina dei draghi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49656-4, 2001, pagg. 392-409 | |||
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Versione attuale delle 21:20, 1 ott 2020
ACOK64 - ARYA | ||||||||||||||||
POV | Arya Stark | |||||||||||||||
Ambientazione | Harrenhal | |||||||||||||||
Serie TV | 02x08 Il principe di Grande Inverno | |||||||||||||||
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ACOK64 è il sessantaquattresimo capitolo de A Clash of Kings e il trentatreesimo de La regina dei draghi.
È il terzo capitolo dedicato ad Arya Stark de La regina dei draghi, il decimo de A Clash of Kings e il quindicesimo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Sinossi
Vortici di cenere fluttuarono su per il camino. Arya sedette sui talloni accanto al fuoco, osservandoli salire attraverso un velo di calde lacrime. "Se Grande Inverno è davvero svanita, è questa la mia casa, adesso? E io sono ancora Arya, o sono diventata per sempre Nan la servetta?" | |
Recandosi verso il pozzo, Arya osserva le teste mozzate sulle mura. Roose Bolton si è infatti dimostrato un signore di Harrenhal crudele quanto il precedente nei confronti dei servitori che avevano collaborato con i Lannister. Dopo aver riempito il secchio Arya viene fermata da Amabel, che la accusa di aver contribuito alla presa del castello e predice che sarà punita con terribili torture quando i Lannister torneranno a controllarlo. Dopo averla scacciata, Arya si dirige verso la Torre del Rogo del Re incontrando lungo il tragitto Elmar Frey, suo promesso sposo a insaputa di entrambi.
Giunta finalmente nella stanze di Lord Bolton, Arya lo assiste nel suo salasso a base di sanguisughe, ascoltandolo discutere della situazione militare con gli uomini della Casa Frey. Questi ultimi illustrano la criticità della posizione di Robb Stark dopo la sconfitta di Stannis nella Battaglia delle Acque Nere e ritengono che il Re del Nord debba arrendersi. Quando Hosteen Frey accenna alla caduta di Grande Inverno e alla morte di Bran e Rickon Arya ne rimane sconvolta, imponendosi a fatica di non palesare alcuna reazione. Al termine del colloquio, Lord Bolton si reca a caccia, lasciando Arya sola nella stanza con il compito di riordinarla. Una volta eseguito il servizio, la ragazza ripensa alla propria situazione disperata.
Al suo ritorno Lord Bolton le ordina di portargli la cena. Dopo aver eseguito la mansione, Arya si trattiene per chiedergli di portarla con sé alla sua partenza da Harrenhal, ma lui risponde di volerla invece lasciare con i Bravi Camerati, ai quali ha promesso il dominio del castello, e frena ulteriori obiezioni minacciando di farle strappare la lingua.
Disperata, Arya esce dalla Torre del Rogo del Re e passando presso gli alloggi dei Frey vede Elmar piangente. Quando gli si avvicina, quello le confida di non poter più sposare la principessa a cui era promesso per via del disonore arrecato alla sua casata. Lei tenta di consolarlo, ma i due finiscono per litigare e Arya si allontana furiosa. Si reca quindi nel Parco degli Dei, dove si rivolge all'albero del cuore. Ha a quel punto l'impressione di sentire la voce di suo padre, le cui parole le danno coraggio per reagire alla sua difficile situazione.
Tornata alla Torre del Rogo del Re Arya si mette a letto, ma nel cuore della notte esce dalla finestra e si reca nella fucina in cui alloggia Gendry, proponendogli di fuggire con lei dopo aver rubato spade e cavalli e invitandolo a coinvolgere anche Frittella, che dovrebbe procurare il cibo per il viaggio. Il ragazzo inizialmente respinge l'idea, ritenendola folle e suicida, ma appare propenso ad acconsentire quando Arya gli parla dell'intenzione di Vargo Hoat di tagliare i piedi a tutti i servitori una volta al comando del castello. Arya gli dà allora appuntamento presso la Torre degli Spettri e torna alle camere di Lord Bolton, rubando una mappa delle Terre dei Fiumi e un pugnale trovato sul tavolo. Si reca poi nelle stalle a prendere i cavalli, giustificandolo allo stalliere come un incarico di Lord Bolton in persona.
I due amici la raggiungono nel luogo prestabilito portando con sé tutto l'occorrente. Quando Gendry le fa notare la presenza di una guardia alla porta scelta da Arya per la fuga, la ragazza si offre di occuparsene da sola. Si dirige quindi verso il soldato e dopo un attimo di smarrimento riesce a elaborare un piano. Gli porge la moneta datale da Jaqen H'ghar dicendo che si tratta di una ricompensa di Lord Bolton in persona, lasciandosela sfuggire dalla mano e approfittando del momento in cui l'uomo si abbassa a raccoglierla per tagliargli la gola con il pugnale. Viene quindi raggiunta da Gendry e Frittella, dando inizio alla loro fuga.
Prime apparizioni
Paginazione
- - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 667-680
- - La regina dei draghi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49656-4, 2001, pagg. 392-409