Rickon Stark: differenze tra le versioni
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Qualche tempo dopo, in seguito agli accordi di [[Robb Stark|Robb]] con i [[Nobile Casa Frey|Frey]], arrivano a [[Grande Inverno]] come [[Protetti|protetti]] [[Walder Frey (Grande Walder)|Grande Walder]] e [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]]. Nel vederli Rickon urla arrabbiato di volere il ritorno dei suoi familiari e non quegli estranei. Un giorno i due giovani [[Nobile Casa Frey|Frey]] propongono di giocare al [[Lord del Guado (Gioco)|gioco del Lord del Guado]] in una delle pozze del [[Grande Inverno#Il Parco degli Dei|Parco degli Dei]]; attirato dalle grida degli altri ragazzi, Rickon arriva con [[Cagnaccio]] affermando di voler giocare anche lui. Dopo aver ordinato al [[Metalupi|metalupo]] di stare in disparte, inizia quindi a lottare con [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]] per il possesso del bastone, ma quando viene colpito dal ragazzo [[Cagnaccio]], credendolo in pericolo, balza in avanti mordendo [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]], che comincia a urlare di spavento provocando le risate del bambino. Dopo quest'episodio, nonostante [[Cagnaccio]] venga confinato nel [[Grande Inverno#Il Parco degli Dei|Parco degli Dei]] per l’aggressione, Rickon prende improvvisamente in simpatia i due [[Nobile Casa Frey|Frey]] e da quel momento giocano insieme a [[Vergini e mostri]], [[Gatti e topi]] e [[Vieni nel mio castello]], compiono razzie di dolci nelle cucine, gettano ossi ai cuccioli nei canili e si addestrano con le spade di legno sotto il controllo di [[Rodrik Cassel|Ser Rodrik Cassel]]. Rickon porta inoltre i due ragazzi nelle [[Grande Inverno#Le cripte|cripte]] del castello, facendo infuriare [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] che lo ritiene un posto per i soli [[Nobile Casa Stark|Stark]].<ref name="ACOK04">[[ACOK04]]</ref> | Qualche tempo dopo, in seguito agli accordi di [[Robb Stark|Robb]] con i [[Nobile Casa Frey|Frey]], arrivano a [[Grande Inverno]] come [[Protetti|protetti]] [[Walder Frey (Grande Walder)|Grande Walder]] e [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]]. Nel vederli Rickon urla arrabbiato di volere il ritorno dei suoi familiari e non quegli estranei. Un giorno i due giovani [[Nobile Casa Frey|Frey]] propongono di giocare al [[Lord del Guado (Gioco)|gioco del Lord del Guado]] in una delle pozze del [[Grande Inverno#Il Parco degli Dei|Parco degli Dei]]; attirato dalle grida degli altri ragazzi, Rickon arriva con [[Cagnaccio]] affermando di voler giocare anche lui. Dopo aver ordinato al [[Metalupi|metalupo]] di stare in disparte, inizia quindi a lottare con [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]] per il possesso del bastone, ma quando viene colpito dal ragazzo [[Cagnaccio]], credendolo in pericolo, balza in avanti mordendo [[Walder Frey (Piccolo Walder)|Piccolo Walder]], che comincia a urlare di spavento provocando le risate del bambino. Dopo quest'episodio, nonostante [[Cagnaccio]] venga confinato nel [[Grande Inverno#Il Parco degli Dei|Parco degli Dei]] per l’aggressione, Rickon prende improvvisamente in simpatia i due [[Nobile Casa Frey|Frey]] e da quel momento giocano insieme a [[Vergini e mostri]], [[Gatti e topi]] e [[Vieni-nel-mio-castello]], compiono razzie di dolci nelle cucine, gettano ossi ai cuccioli nei canili e si addestrano con le spade di legno sotto il controllo di [[Rodrik Cassel|Ser Rodrik Cassel]]. Rickon porta inoltre i due ragazzi nelle [[Grande Inverno#Le cripte|cripte]] del castello, facendo infuriare [[Brandon Stark (Bran)|Bran]] che lo ritiene un posto per i soli [[Nobile Casa Stark|Stark]].<ref name="ACOK04">[[ACOK04]]</ref> | ||
Quando a [[Grande Inverno]] giungono alcuni degli alfieri del [[Nord]] in occasione della [[Festa del Raccolto]], Rickon partecipa al banchetto che si tiene nella [[Grande Inverno#La Sala Grande|Sala Grande]] sedendo al tavolo sulla piattaforma sopraelevata alla destra di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]]. Durante il banchetto urla allegramente insieme ai [[Nobile Casa Frey|Frey]], e si mostra incuriosito dall'arrivo inaspettato di [[Meera Reed|Meera]] e [[Jojen Reed]].<ref name="ACOK21" /> | Quando a [[Grande Inverno]] giungono alcuni degli alfieri del [[Nord]] in occasione della [[Festa del Raccolto]], Rickon partecipa al banchetto che si tiene nella [[Grande Inverno#La Sala Grande|Sala Grande]] sedendo al tavolo sulla piattaforma sopraelevata alla destra di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]]. Durante il banchetto urla allegramente insieme ai [[Nobile Casa Frey|Frey]], e si mostra incuriosito dall'arrivo inaspettato di [[Meera Reed|Meera]] e [[Jojen Reed]].<ref name="ACOK21" /> |
Versione attuale delle 12:55, 23 mar 2022
Rickon Stark | |
Dati personali | |
Nascita | 295 |
Casata | Nobile Casa Stark |
Apparizioni | |
A Game of Thrones - A Clash of Kings | |
Serie TV | |
Attore | Art Parkinson |
Apparizioni | Prima stagione - Seconda stagione |
Rickon Stark è il quinto e ultimo figlio di Eddard Stark, Lord di Grande Inverno, e sua moglie Lady Catelyn Tully.[1]
Descrizione fisica
Eredita da sua madre Catelyn i tratti caratteristici dei Tully: pelle chiara, capelli castano rossicci[2] e occhi azzurri.[3] Dopo la partenza della madre il suo aspetto diviene più trascurato, con i capelli lunghi e arruffati.[4]
All'età di tre anni ha un modo di camminare ancora incerto e ciondolante[5] e il tono della sua voce è flebile e delicato[6].
Descrizione psicologica
Dopo l'incidente di suo fratello Bran e la partenza di suo padre Eddard per Approdo del Re inizia a sentirsi sempre più trascurato e crede di essere stato dimenticato dalla sua famiglia.[3] Quando sua madre Catelyn lascia a sua volta Grande Inverno, Rickon inizia a soffrire anche per le scarse attenzioni che suo fratello Robb, ormai divenuto il signore del castello, riesce a dedicargli.[7]
Dopo che anche Robb lascia il castello per recarsi in guerra, il comportamento di Rickon diventa sempre più instabile, alternando scoppi d'ira improvvisi a crisi di pianto, accompagnate da continue fughe in compagnia del suo metalupo Cagnaccio. Sente inoltre una grande nostalgia nei confronti del padre[8]; anche dopo aver saputo della sua morte si rifiuta di accettarla, parlando di lui come se fosse ancora vivo.[9]
Anche se all'inizio ne è un po' spaventato[10], col passare del tempo e l'assenza dei familiari sviluppa un attaccamento sempre più forte a Cagnaccio[8], trascorrendo gran parte del tempo a scorrazzare per il castello insieme a lui e ai metalupi dei fratelli.[7]
Ha un temperamento testardo[9] e tenta fieramente di emulare i fratelli più grandi[11].
Ama molto i dolci.[12]
Resoconto biografico
L'infanzia a Grande Inverno
"Ha soltanto tre anni. Non capisce cosa sta accadendo. Pensa che tutti lo abbiano abbandonato così viene dietro a me tutto il giorno. Si aggrappa alla mia gamba e piange, ma io non so come comportarmi con lui." | |
Rickon nasce nel 295 a Grande Inverno.[13]
Nel 298 riceve in regalo uno dei cuccioli di metalupo trovati dai suoi fratelli nella Foresta del Lupo. Partecipa insieme a loro alla discussione nelle cucine del castello per la scelta dei nomi da dare agli animali[10], decidendo infine di chiamare il proprio metalupo Cagnaccio.[14]
In occasione della visita ufficiale di Re Robert Baratheon a Grande Inverno, Rickon apre la sfilata dei figli legittimi di Lord Stark prima del banchetto in onore dell'ospite fermandosi sorridendo vicino a Jon Snow e sedendosi poi al tavolo posto ai piedi della piattaforma rialzata assieme ai fratelli e ai principi reali.[5] Durante il banchetto il bambino continua a chiedere perché Jon non sia insieme a tutti loro, finché Bran gli risponde che non può perché è un bastardo.[4]
Quando suo padre Eddard sceglie di accettare l'offerta di Re Robert di recarsi nella capitale per assumere l'incarico di Primo Cavaliere, decide con sua moglie che Rickon, per via della sua giovane età, rimarrà al sicuro a Grande Inverno.[13]
Dopo l'incidente di Bran e la partenza del padre e delle due sorelle, Rickon inizia a sentirsi trascurato dal momento che sua madre non lascia mai il capezzale del fratello infermo. Per queste ragioni, segue per tutto il tempo suo fratello Robb, aggrappandosi di continuo alle sue gambe e abbandonandosi a violente crisi di pianto quando lui se ne va.[3] Quando anche sua madre lascia il castello per informare Eddard del tentativo di assassinare Bran, Rickon comincia a rifiutare di farsi tagliare i capelli, arrivando a mordere una delle servette che ci prova.[4]
Quando Tyrion Lannister fa sosta a Grande Inverno dopo aver fatto visita alla Barriera, Rickon sta correndo e giocando nel cortile del castello in compagnia di Cagnaccio e dei metalupi dei suoi due fratelli, Vento Grigio ed Estate. Durante l'udienza concessa da Robb al Folletto il bambino entra all'improvviso nella Sala Grande in compagnia dei tre animali, che si accorgono subito della presenza di Tyrion e si mettono ad avanzare con aria minacciosa nella sua direzione. I ragazzi Stark intervengono allora per fermare i metalupi, e anche Rickon, esortato da Bran, dopo qualche esitazione richiama a sé Cagnaccio.[7]
Venuto a sapere che Robb sta per lasciare a sua volta Grande Inverno per andare in guerra, il comportamento di Rickon diventa ancora più selvaggio e irrequieto: alterna violenti scoppi d'ira a crisi di pianto irrefrenabile, si rifiuta di mangiare, urla durante la notte, e una sera, mentre la Vecchia Nan gli sta cantando una canzone per calmarlo e farlo addormentare, arriva al punto di colpire con un pugno l'anziana balia. Il giorno dopo scompare nel nulla per essere poi ritrovato, dopo lunghe e affannose ricerche, nelle cripte di Grande Inverno. Dopo essere stato scoperto, il bambino tenta di aggredire le guardie utilizzando una vecchia spada arrugginita presa da una delle tombe, mentre Cagnaccio, sbucato all'improvviso fuori dalle tenebre per difendere il padrone, morde Gage a un braccio e Mikken a una coscia. È solamente grazie all'intervento di Robb e di Vento Grigio che Rickon e il suo metalupo alla fine riescono a calmarsi e accettano di lasciare le cripte. In seguito a queste aggressioni Farlen incatena Cagnaccio nei canili, ma questa decisione provoca una violenta crisi di pianto da parte di Rickon, che diventa ancora più intrattabile e disperato. Quando, pochi giorni dopo, Robb lascia Grande Inverno alla testa dell'esercito del Nord, Rickon, nonostante le insistenze di Bran, si rifiuta di lasciare la sua stanza e scendere nel cortile per salutare il fratello maggiore, affermando che nessuno torna a casa dopo essere andato a sud.[8]
Venti di guerra
L'acqua si colorò di sangue, tutti e due i Walder strillavano talmente forte come se stessero andando al macello e Rickon, seduto nel fango, era piegato in due dalle risate. | |
Una notte Rickon fa un sogno in cui suo padre si trova nelle cripte di Grande Inverno. Decide perciò, dopo aver liberato Cagnaccio dalle catene, di scendere nuovamente con lui nei sepolcri per andarlo a cercare laggiù. Quando Bran ed Estate si recano a loro volta nelle cripte insieme a Osha e Luwin, Cagnaccio aggredisce l'anziano sapiente di fronte al sepolcro vuoto di Eddard. Ne segue una lotta tra lui ed Estate, finché con un grido Rickon non richiama a sé il suo metalupo. Rivolgendosi in lacrime a Luwin e al fratello, il bambino sostiene con convinzione di aver sognato che loro padre sta per far ritorno a casa e dice di non aver paura di rimanere ad aspettarlo nelle cripte. Alla fine cede alle insistenze di Bran e acconsente a recarsi insieme agli altri nella torretta di Maestro Luwin.[6]
Nella stanza dell'anziano maestro Rickon si distrae per un po' guardando attraverso il cannocchiale di Myr e ascoltando i racconti di Luwin riguardanti i Figli della Foresta e i Primi Uomini durante l'Età dell'Alba, e rimane incuriosito quando il vecchio maestro mostra loro alcune punte di freccia di ossidiana. All'improvviso gli ululati di Cagnaccio ed Estate annunciano l'arrivo di un corvo messaggero, e dopo aver letto il messaggio Maestro Luwin comunica ai due ragazzi abbracciati la triste notizia della morte del loro padre.[6]
Qualche tempo dopo, in seguito agli accordi di Robb con i Frey, arrivano a Grande Inverno come protetti Grande Walder e Piccolo Walder. Nel vederli Rickon urla arrabbiato di volere il ritorno dei suoi familiari e non quegli estranei. Un giorno i due giovani Frey propongono di giocare al gioco del Lord del Guado in una delle pozze del Parco degli Dei; attirato dalle grida degli altri ragazzi, Rickon arriva con Cagnaccio affermando di voler giocare anche lui. Dopo aver ordinato al metalupo di stare in disparte, inizia quindi a lottare con Piccolo Walder per il possesso del bastone, ma quando viene colpito dal ragazzo Cagnaccio, credendolo in pericolo, balza in avanti mordendo Piccolo Walder, che comincia a urlare di spavento provocando le risate del bambino. Dopo quest'episodio, nonostante Cagnaccio venga confinato nel Parco degli Dei per l’aggressione, Rickon prende improvvisamente in simpatia i due Frey e da quel momento giocano insieme a Vergini e mostri, Gatti e topi e Vieni-nel-mio-castello, compiono razzie di dolci nelle cucine, gettano ossi ai cuccioli nei canili e si addestrano con le spade di legno sotto il controllo di Ser Rodrik Cassel. Rickon porta inoltre i due ragazzi nelle cripte del castello, facendo infuriare Bran che lo ritiene un posto per i soli Stark.[15]
Quando a Grande Inverno giungono alcuni degli alfieri del Nord in occasione della Festa del Raccolto, Rickon partecipa al banchetto che si tiene nella Sala Grande sedendo al tavolo sulla piattaforma sopraelevata alla destra di Bran. Durante il banchetto urla allegramente insieme ai Frey, e si mostra incuriosito dall'arrivo inaspettato di Meera e Jojen Reed.[4]
In seguito Rickon viene chiamato nella torretta di Maestro Luwin, insieme a Bran, Grande Walder e Piccolo Walder: lì ascolta la lettura della lettera con cui Robb li informa della vittoria ottenuta nella Battaglia di Oxcross. Chiede quindi se questo significhi che il fratello sta per tornare a casa, ma alla risposta negativa del maestro Rickon dice a Luwin di riferire a Robb che vuole che torni presto a casa, insieme al suo metalupo, alla madre e al padre.[9]
La caduta di Grande Inverno
"Non puoi!" disse Rickon con rabbia. "No che non puoi!" Accanto a lui, Cagnaccio mostrò i denti e ringhiò. "Zitto, piccolo." sorrise Luwin. "Sono molto più vecchio di te. E posso... morire quando ne ho voglia." | |
Qualche tempo dopo Grande Inverno viene occupato dagli Uomini di Ferro di Theon Greyjoy con un'incursione notturna. Bran viene quindi condotto insieme a Luwin nella Sala Grande, dove sono stati radunati tutti gli abitanti del castello. Durante il tragitto l'anziano maestro fa una breve sosta nella stanza di Rickon per svegliarlo e portarlo con loro; il bambino comincia a fare i capricci, ma Luwin lo rassicura e lo accompagna tenendolo per mano. Nella Sala Grande, non rendendosi conto di quanto accaduto, Rickon fa notare che Theon è seduto sullo scranno di Robb, venendo perciò invitato al silenzio da Bran. Quando Mikken viene ucciso per la sua ribellione a Theon, Meera Reed copre il bambino con le sue braccia per nascondergli la scena.[16]
Una delle notti successive, grazie all'aiuto di Osha, Rickon e Bran riescono a fuggire insieme a Hodor e ai fratelli Reed, che liberano anche i due metalupi. Il gruppo si dirige quindi verso la Foresta del Lupo[17] ma una volta arrivati ai suoi margini, mentre i metalupi vengono mandati avanti per lasciare delle tracce, gli altri tornano indietro per nascondersi nelle cripte di Grande Inverno.[18] Theon cade nella trappola e, non riuscendo a trovarli, rientra al castello coi cadaveri irriconoscibili di due bambini spacciandoli per i principi ed esponendo le loro teste sulle mura.[19]
Nel periodo di permanenza al buio nelle cripte Rickon trascorre la maggior parte del tempo dormendo, nutrendosi con gli scarsi viveri a disposizione e parlando solo sottovoce, cosa che gli viene permessa per farlo stare buono. Dopo che Bran, attraverso gli occhi di Estate, vede il castello incendiato e tutti gli abitanti uccisi, Osha decide di andare fuori a controllare e, seguendola, l'intero gruppo fuoriesce dal nascondiglio. Una volta fuori, vedendo le rovine attorno a sé il bambino si lamenta, ma non appena compaiono Estate e Cagnaccio Rickon chiama felice il suo metalupo, che gli corre incontro. Il gruppo trova poi Maestro Luwin agonizzante nel Parco degli Dei, che racconta loro della distruzione del castello da parte di Ramsay Snow e raccomanda di non tenere insieme i due principi in quanto eredi di Robb. Quando l'uomo dice che non serve trasportarlo perché ormai sta morendo, Rickon si oppone testardamente dicendogli che non può; viene quindi portato via col fratello mentre Osha esegue la richiesta di Luwin di porre fine alle sue sofferenze. Dopo essersi riforniti di cibo, il gruppo si divide: Rickon viene preso in custodia da Osha, che dichiara la sua intenzione di uscire dalla porta est del castello proseguendo per un po' sulla Strada del Re, mentre Bran con Hodor e i fratelli Reed decide di uscire dalla Porta dei Cacciatori. Al momento di separarsi, Rickon si aggrappa a una gamba di Hodor e continua a piangere fino a quando Osha non gli dà un colpetto con l'asta della sua picca; il bambino la segue allora senza troppe proteste insieme a Cagnaccio.[18]
Famiglia e genealogia
Rickard Stark | ??? | Hoster Tully | Minisa Whent | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eddard Stark | Catelyn Tully | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Robb Stark | Sansa Stark | Arya Stark | Brandon Stark | Rickon Stark | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note