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| Legenda = <center>La regina dei draghi<br />(Mondadori)</center> | | Legenda = <center>La regina dei draghi<br />(Mondadori)</center> | ||
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Nel cuore della notte [[Arya Stark|Arya]] si trova nelle cucine di [[Harrenhal]] a conversare con [[Frittella]]. Dalla morte di [[Weese]] ha infatti più libertà di muoversi per il castello, avvantaggiata dalla minore sorveglianza del nuovo supervisore [[Occhio Moscio]]. | {{Citazione | Testo = "Ero una pecora, e poi sono stata un topo, e la sola cosa che ho potuto fare è stata nascondermi." Arya si morse nuovamente il labbro inferiore, cercando di ricordare quando il coraggio le era tornato. "Jaqen mi ha ridato la fierezza. Lui mi ha tramutato in uno spettro, invece di essere un topo."}} | ||
Nel cuore della notte [[Arya Stark|Arya]] si trova nelle cucine di [[Harrenhal]] a conversare con [[Frittella]]. Dalla morte di [[Weese]] ha infatti più libertà di muoversi per il castello, avvantaggiata dalla minore sorveglianza del nuovo supervisore [[Mebble|Occhio Moscio]]. | |||
All'improvviso sente sollevarsi il portone d'ingresso e corre a vedere chi è arrivato. Si tratta dei [[Bravi Camerati]] che, di ritorno da una spedizione, portano con sé un grosso orso e almeno un centinaio di prigionieri del [[Nord]]. Rivolgendosi ad [[Amory Lorch]], presente ad accogliere i nuovi arrivati, [[Vargo Hoat]] gli spiega che sono uomini provenienti dall'armata di [[Roose Bolton]], da loro sconfitta e messa in fuga. | All'improvviso sente sollevarsi il portone d'ingresso e corre a vedere chi è arrivato. Si tratta dei [[Bravi Camerati]] che, di ritorno da una spedizione, portano con sé un grosso orso e almeno un centinaio di prigionieri del [[Nord]]. Rivolgendosi ad [[Amory Lorch]], presente ad accogliere i nuovi arrivati, [[Vargo Hoat]] gli spiega che sono uomini provenienti dall'armata di [[Roose Bolton]], da loro sconfitta e messa in fuga. | ||
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Continuando a girovagare per il castello, [[Arya Stark|Arya]] ripensa alla condizione di debolezza in cui si trovava prima di ricevere da [[Jaqen H'ghar]] il potere di uccidere. È proprio la paura di perderlo, insieme all'indecisione sulla scelta, il motivo per cui esita nel rivelare al misterioso assassino il terzo bersaglio. Raggiunge il [[Harrenhal|Parco degli Dei]], dove prega per la liberazione dei prigionieri e il suo ritorno a [[Grande Inverno]]. Sopraggiunge [[Jaqen H'ghar]], che le domanda indicazioni sulla prossima vittima. [[Arya Stark|Arya]] gli chiede di uccidere le guardie della prigione e, di fronte al rifiuto di [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] di uccidere più vittime di quante le ha promesso, ricorre a uno stratagemma: sussurra all'assassino il suo stesso nome, ordinandogli così di suicidarsi, ma promette di ritirare la richiesta in cambio dell'aiuto ai prigionieri. [[Jaqen H'ghar]] accetta controvoglia il patto e la invita a collaborare. | Continuando a girovagare per il castello, [[Arya Stark|Arya]] ripensa alla condizione di debolezza in cui si trovava prima di ricevere da [[Jaqen H'ghar]] il potere di uccidere. È proprio la paura di perderlo, insieme all'indecisione sulla scelta, il motivo per cui esita nel rivelare al misterioso assassino il terzo bersaglio. Raggiunge il [[Harrenhal|Parco degli Dei]], dove prega per la liberazione dei prigionieri e il suo ritorno a [[Grande Inverno]]. Sopraggiunge [[Jaqen H'ghar]], che le domanda indicazioni sulla prossima vittima. [[Arya Stark|Arya]] gli chiede di uccidere le guardie della prigione e, di fronte al rifiuto di [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] di uccidere più vittime di quante le ha promesso, ricorre a uno stratagemma: sussurra all'assassino il suo stesso nome, ordinandogli così di suicidarsi, ma promette di ritirare la richiesta in cambio dell'aiuto ai prigionieri. [[Jaqen H'ghar]] accetta controvoglia il patto e la invita a collaborare. | ||
Seguendo le sue istruzioni [[Arya Stark|Arya]] si reca nelle cucine chiedendo al capocuoco di far bollire del brodo. Poco dopo viene raggiunta da [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] stesso, accompagnato da [[Rorge]] e [[Mordente]]. Tutti e quattro trasportano i pentoloni nelle prigioni, spingendo le guardie a raccogliersi attorno al tavolo alla vista del cibo; i tre criminali le prendono quindi alla sprovvista lanciando loro addosso il brodo per poi ucciderle. Una volta liberi, i prigionieri si lanciano in combattimento contro i soldati [[Nobile Casa Lannister|Lannister]]. Tra loro c'è [[Robett Glover]], che domanda se il piano del brodo sia stato orchestrato da [[Vargo Hoat]]. Di fronte alla perplessità di [[Arya Stark|Arya]], [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] le spiega che i [[Bravi Camerati]] hanno in realtà tradito i [[Nobile Casa Lannister|Lannister]], facendo un accordo con [[Roose Bolton]] per aiutarlo a prendere [[Harrenhal]]. Poi, prima di separarsi definitivamente da lei, si passa una mano sul volto e cambia per magia il proprio aspetto. Di fronte allo stupore di [[Arya Stark|Arya]], che vorrebbe apprendere i suoi stessi poteri, la invita nella [[Città Libere|Città Libera]] di [[Braavos]]. Le regala quindi un'insolita moneta, dicendole di mostrarla a un qualsiasi braavosiano rivolgendogli le parole "Valar Morghulis". | Seguendo le sue istruzioni [[Arya Stark|Arya]] si reca nelle cucine chiedendo al capocuoco di far bollire del brodo. Poco dopo viene raggiunta da [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] stesso, accompagnato da [[Rorge]] e [[Mordente]]. Tutti e quattro trasportano i pentoloni nelle prigioni, spingendo le guardie a raccogliersi attorno al tavolo alla vista del cibo; i tre criminali le prendono quindi alla sprovvista lanciando loro addosso il brodo per poi ucciderle. Una volta liberi, i prigionieri si lanciano in combattimento contro i soldati [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]]. Tra loro c'è [[Robett Glover]], che domanda se il piano del brodo sia stato orchestrato da [[Vargo Hoat]]. Di fronte alla perplessità di [[Arya Stark|Arya]], [[Jaqen H'ghar|Jaqen]] le spiega che i [[Bravi Camerati]] hanno in realtà tradito i [[Nobile Casa Lannister (Castel Granito)|Lannister]], facendo un accordo con [[Roose Bolton]] per aiutarlo a prendere [[Harrenhal]]. Poi, prima di separarsi definitivamente da lei, si passa una mano sul volto e cambia per magia il proprio aspetto. Di fronte allo stupore di [[Arya Stark|Arya]], che vorrebbe apprendere i suoi stessi poteri, la invita nella [[Città Libere|Città Libera]] di [[Braavos]]. Le regala quindi un'insolita moneta, dicendole di mostrarla a un qualsiasi braavosiano rivolgendogli le parole "Valar Morghulis". | ||
[[Harrenhal]] passa quindi sotto il potere di [[Roose Bolton]], che arriva al castello la sera successiva. Gli vengono subito presentati gli autori del piano della zuppa, [[Rorge]], [[Mordente]] e [[Arya Stark|Arya]]. [[Roose Bolton|Lord Bolton]] fa entrare i primi due nei [[Bravi Camerati]], mentre [[Arya Stark|Arya]] diventa sua coppiera. La ragazza però non si fida a rivelargli la propria identità e dichiara di chiamarsi [[Arya Stark|Nan]]. All'ora di cena, mentre riempie una coppa di vino, guarda i [[Bravi Camerati]] spingere [[Amory Lorch]] in pasto all'orso. | [[Harrenhal]] passa quindi sotto il potere di [[Roose Bolton]], che arriva al castello la sera successiva. Gli vengono subito presentati gli autori del piano della zuppa, [[Rorge]], [[Mordente]] e [[Arya Stark|Arya]]. [[Roose Bolton|Lord Bolton]] fa entrare i primi due nei [[Bravi Camerati]], mentre [[Arya Stark|Arya]] diventa sua coppiera. La ragazza però non si fida a rivelargli la propria identità e dichiara di chiamarsi [[Arya Stark|Nan]]. All'ora di cena, mentre riempie una coppa di vino, guarda i [[Bravi Camerati]] spingere [[Amory Lorch]] in pasto all'orso. | ||
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*[[File: | *[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 507-522 | ||
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Versione attuale delle 13:57, 2 ott 2020
ACOK47 - ARYA | ||||||||||||||||
POV | Arya Stark | |||||||||||||||
Ambientazione | Harrenhal | |||||||||||||||
Serie TV | 02x08 Il principe di Grande Inverno 02x10 - Chiunque può essere ucciso | |||||||||||||||
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ACOK47 è il quarantasettesimo capitolo de A Clash of Kings e il sedicesimo de La regina dei draghi.
È il secondo capitolo dedicato ad Arya Stark de La regina dei draghi, il nono de A Clash of Kings e il quattordicesimo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Sinossi
"Ero una pecora, e poi sono stata un topo, e la sola cosa che ho potuto fare è stata nascondermi." Arya si morse nuovamente il labbro inferiore, cercando di ricordare quando il coraggio le era tornato. "Jaqen mi ha ridato la fierezza. Lui mi ha tramutato in uno spettro, invece di essere un topo." | |
Nel cuore della notte Arya si trova nelle cucine di Harrenhal a conversare con Frittella. Dalla morte di Weese ha infatti più libertà di muoversi per il castello, avvantaggiata dalla minore sorveglianza del nuovo supervisore Occhio Moscio.
All'improvviso sente sollevarsi il portone d'ingresso e corre a vedere chi è arrivato. Si tratta dei Bravi Camerati che, di ritorno da una spedizione, portano con sé un grosso orso e almeno un centinaio di prigionieri del Nord. Rivolgendosi ad Amory Lorch, presente ad accogliere i nuovi arrivati, Vargo Hoat gli spiega che sono uomini provenienti dall'armata di Roose Bolton, da loro sconfitta e messa in fuga.
Arya si reca poi all'armeria dove lavora Gendry per chiedergli di aiutarla a liberare i prigionieri. Questi però non reputa l'impresa fattibile a causa della massiccia presenza di guardie, e inoltre pensa di non avere motivi per aiutare gli Stark in guerra, essendo lui un semplice fabbro. Il suo ostinato rifiuto irrita la ragazza, che si allontana rassegnata.
Continuando a girovagare per il castello, Arya ripensa alla condizione di debolezza in cui si trovava prima di ricevere da Jaqen H'ghar il potere di uccidere. È proprio la paura di perderlo, insieme all'indecisione sulla scelta, il motivo per cui esita nel rivelare al misterioso assassino il terzo bersaglio. Raggiunge il Parco degli Dei, dove prega per la liberazione dei prigionieri e il suo ritorno a Grande Inverno. Sopraggiunge Jaqen H'ghar, che le domanda indicazioni sulla prossima vittima. Arya gli chiede di uccidere le guardie della prigione e, di fronte al rifiuto di Jaqen di uccidere più vittime di quante le ha promesso, ricorre a uno stratagemma: sussurra all'assassino il suo stesso nome, ordinandogli così di suicidarsi, ma promette di ritirare la richiesta in cambio dell'aiuto ai prigionieri. Jaqen H'ghar accetta controvoglia il patto e la invita a collaborare.
Seguendo le sue istruzioni Arya si reca nelle cucine chiedendo al capocuoco di far bollire del brodo. Poco dopo viene raggiunta da Jaqen stesso, accompagnato da Rorge e Mordente. Tutti e quattro trasportano i pentoloni nelle prigioni, spingendo le guardie a raccogliersi attorno al tavolo alla vista del cibo; i tre criminali le prendono quindi alla sprovvista lanciando loro addosso il brodo per poi ucciderle. Una volta liberi, i prigionieri si lanciano in combattimento contro i soldati Lannister. Tra loro c'è Robett Glover, che domanda se il piano del brodo sia stato orchestrato da Vargo Hoat. Di fronte alla perplessità di Arya, Jaqen le spiega che i Bravi Camerati hanno in realtà tradito i Lannister, facendo un accordo con Roose Bolton per aiutarlo a prendere Harrenhal. Poi, prima di separarsi definitivamente da lei, si passa una mano sul volto e cambia per magia il proprio aspetto. Di fronte allo stupore di Arya, che vorrebbe apprendere i suoi stessi poteri, la invita nella Città Libera di Braavos. Le regala quindi un'insolita moneta, dicendole di mostrarla a un qualsiasi braavosiano rivolgendogli le parole "Valar Morghulis".
Harrenhal passa quindi sotto il potere di Roose Bolton, che arriva al castello la sera successiva. Gli vengono subito presentati gli autori del piano della zuppa, Rorge, Mordente e Arya. Lord Bolton fa entrare i primi due nei Bravi Camerati, mentre Arya diventa sua coppiera. La ragazza però non si fida a rivelargli la propria identità e dichiara di chiamarsi Nan. All'ora di cena, mentre riempie una coppa di vino, guarda i Bravi Camerati spingere Amory Lorch in pasto all'orso.
Prime apparizioni
Mebble - Pia - Elmar Frey
Paginazione
- - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 507-522
- - La regina dei draghi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49656-4, 2001, pagg. 193-212