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Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta pareti di tronchi alti fino a quaranta piedi e un tetto di pezze di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> Il palazzo è circondato da pascoli recintati con focolari, stalle e casupole di terra e giunchi.<ref name="AGOT36" /> | Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.<ref name="AGOT36" /> Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la [[Conquista]] c'è anche il palazzo del potente [[Khal]] [[Drogo]], che presenta pareti di tronchi alti fino a quaranta piedi e un tetto di pezze di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.<ref name="AGOT46">[[AGOT46]]</ref> Il palazzo è circondato da pascoli recintati con focolari, stalle e casupole di terra e giunchi.<ref name="AGOT36" /> | ||
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Versione attuale delle 13:40, 14 mag 2019
Vaes Dothrak | |
Demografia e società | |
Lingua ufficiale | Dothraki |
Etnie | Dothraki |
Organizzazioni | Dosh Khaleen |
Geografia | |
Regione | Terre Erbose |
Vaes Dothrak è la città sacra del popolo Dothraki.[1]
Topografia
Vaes Dothrak sorge nella zona centrale delle Terre Erbose, ai piedi della Madre delle Montagne; si affaccia sul lago, altrettanto sacro per i Dothraki, chiamato Grembo del Mondo.[2]
È una città molto vasta, al punto da essere in grado di ospitare l'intero popolo dei Dothraki, ma generalmente poco popolata e totalmente priva di mura. È caratterizzata da ampie strade pavimentate di erba e fango e battute dal vento.[3]
Il suo portale occidentale, chiamato Portale del Cavallo, è costituito da due enormi cavalli di bronzo, con gli zoccoli anteriori che si incontrano a cento piedi dal suolo formando un arco. Da lì inizia la Via degli Dei, che percorre l'interno della città, fiancheggiata da statue ottenute dai Dothraki nel corso di secoli di saccheggio.[3]
Gli edifici al suo interno sono tutti diversi tra loro, in quanto eretti da schiavi provenienti dalle terre razziate, ognuno dai quali nella costruzione ha seguito le proprie tradizioni. Padiglioni di pietra scolpita si alternano a grandi palazzi fatti di zolle e giunchi intrecciati, torrioni di legno fessurato, piramidi a gradoni rivestite di marmo, manieri di tronchi a cielo aperto. Alcune delle costruzioni hanno bastioni di rovi al posto delle mura.[3] Tra i vari edifici, alla fine del terzo secolo dopo la Conquista c'è anche il palazzo del potente Khal Drogo, che presenta pareti di tronchi alti fino a quaranta piedi e un tetto di pezze di seta che può essere rimosso in occasione di importanti banchetti.[4] Il palazzo è circondato da pascoli recintati con focolari, stalle e casupole di terra e giunchi.[3]
La città presenta due importanti mercati. Nel Mercato Orientale è possibile acquistare prodotti provenienti da luoghi come Qarth, Yi Ti, Asshai e la Terra delle Ombre. Tra le merci ci sono i frutti dell'albero delle uova, le torte di locuste, la pasta verde. Vi si possono inoltre trovare animali sconosciuti in molte parti del mondo come le manticore, gli elefanti e le zebre. Al Mercato Occidentale viene invece venduta merce proveniente dai Sette Regni, dalle Città Libere e delle Isole dell'Estate, tra cui i pizzi di Myr, i gioielli d'oro di Lannisport, i mantelli piumati delle Isole dell'Estate, oltre a una gran varietà di cibi tipici, spezie e vini.[5]
Il Mercato Occidentale è costituito da una grande piazza di terra battuta, circondata da abitazioni di mattoni di fango, serragli per animali e taverne dalle pareti imbiancate. I banchi dei venditori formano un labirinto di corridoi e sono ombreggiati da graticci di erba intrecciata. Il suolo è mosso da grosse gibbosità, che presentano delle aperture che conducono dentro magazzini interrati.[5]
Vaes Dothrak è caratterizzata da un clima secco[3] e da temperature fredde durante le ore notturne.[4]
Politica e amministrazione
A Vaes Dothrak ha sede il sacro ordine del Dosh Khaleen, composto da khaleesi rimaste vedove[1], estremamente considerato presso i Dothraki[4].
Cultura e società
I khalasar hanno l'usanza di recarsi a Vaes Dothrak per presentare le nuove khaleesi al Dosh Khaleen, da cui ricevono presagi riguardo le future imprese militari[1] e la sorte dei khalakka in procinto di nascere.[4] Al suo arrivo, ogni khal ha il dovere di recarsi sulla Madre delle Montagne a compiere sacrifici rituali.[3] Le khaleesi invece devono bagnarsi nel Grembo del Mondo durante le tradizionali cerimonie propiziatorie.[4]
Nella città sacra tutti i khalasar devono sospendere le loro inimicizie e considerarsi un unico popolo.[3] È inoltre assolutamente proibito sfoderare armi da taglio e versare sangue umano, trasgressioni che vengono punite con la morte.[6] Sono tuttavia ammesse uccisioni che non prevedono lo spargimento di sangue.[4]
Gli unici abitanti permanenti di Vaes Dothrak sono le anziane del Dosh Khaleen insieme alla loro servitù, ma presso i Dothraki si ritiene che un giorno tutti i khalasar si uniranno e torneranno a vivere lì.[3]
Siccome i Dothraki non comprendono appieno il commercio, i mercanti si recano a Vaes Dothrak soprattutto per commerciare tra di loro. Sono però tenuti a onorare le anziane del Dosh Khaleen con tradizionali offerte e ad evitare di profanare i luoghi sacri della Madre delle Montagne e del Grembo del Mondo.[5]
Storia
Nel corso dei secoli la città si accresce continuamente per via dei monumenti trafugati dai Dothraki alle civiltà saccheggiate e ai nuovi edifici lì costruiti dalle popolazioni depredate e ridotte in schiavitù.[4]
Eventi
Nel 298 il potente Khal Drogo giunge a Vaes Dothrak insieme alla sua Khaleesi Daenerys Targaryen, da poco presa in moglie e gravida di un figlio.[3] La sposa viene quindi presentata al Dosh Khaleen con la tradizionale cerimonia, durante la quale viene predetto che Rhaego, il khalakka che porta in grembo, diventerà lo Stallone che Monta il Mondo e riunirà tutti i khalasar. Quella stessa sera Drogo uccide il cognato Viserys con una colata di oro fuso, in modo da rispettare il divieto di versare sangue nella città sacra.[4]
In seguito alla decisione di Re dei Sette Regni Robert Baratheon di far assassinare la khaleesi, durante la visita di Daenerys al Mercato Occidentale un commerciante attenta alla sua vita offrendole del vino avvelenato. Il tentativo tuttavia fallisce grazie all'intervento di Jorah Mormont e spinge Khal Drogo a lasciare la città partendo per la guerra.[5]
Note