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Il [[Khalasar|khalasar]] di [[Drogo]] arriva a [[Vaes Dothrak]]. [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] fa il suo ingresso accompagnata da [[Jorah Mormont|Ser Jorah Mormont]] e da suo fratello [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]], il quale per intercessione della [[Khaleesi|khaleesi]] stessa presso il marito è riuscito a ottenere di nuovo il diritto di cavalcare. Passando sotto l'entrata della città, due immensi cavalli di bronzo rampanti, alle cui spalle si vede la montagna dove sono diretti, [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] nota l'assenza di mura o edifici, ma si accorge delle migliaia di statue che punteggiano il mare d'erba. [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] esprime ancora una volta il proprio disprezzo per la [[Dothraki | Il [[Khalasar|khalasar]] di [[Drogo]] arriva a [[Vaes Dothrak]]. [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] fa il suo ingresso accompagnata da [[Jorah Mormont|Ser Jorah Mormont]] e da suo fratello [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]], il quale per intercessione della [[Khaleesi|khaleesi]] stessa presso il marito è riuscito a ottenere di nuovo il diritto di cavalcare. Passando sotto l'entrata della città, due immensi cavalli di bronzo rampanti, alle cui spalle si vede la montagna dove sono diretti, [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Daenerys]] nota l'assenza di mura o edifici, ma si accorge delle migliaia di statue che punteggiano il mare d'erba. [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] esprime ancora una volta il proprio disprezzo per la [[Dothraki#Cultura e società|cultura dothraki]], sostenendo che le statue siano ciarpame di città morte trafugate dal [[Dothraki|popolo dei cavalli]], per poi lamentare la propria impazienza di ottenere l'esercito promesso da [[Drogo]] in cambio del [[Matrimonio tra Drogo e Daenerys Targaryen|matrimonio]] della sorella. | ||
Allontanatisi per osservare una statua, [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Dany]] e [[Jorah Mormont|Ser Jorah]] hanno uno scambio di opinioni: il cavaliere in esilio sostiene che il giovane [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] non sarebbe stato in grado di riconquistare i [[Sette Regni]] nemmeno col possente esercito di [[Dothraki]], ed in ogni caso era uno sciocco a pensare di poter pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]]. Inoltre puntualizza l'assenza di disciplina e di metodi di assedio da parte dei signori dei cavalli: [[Robert Baratheon]] sarebbe abbastanza folle da affrontare l'ultimo [[Nobile Casa Targaryen|Targaryen]] in campo aperto, ma i suoi consiglieri lo farebbero certamente desistere dalla folle impresa. | Allontanatisi per osservare una statua, [[Daenerys Targaryen (Nata dalla Tempesta)|Dany]] e [[Jorah Mormont|Ser Jorah]] hanno uno scambio di opinioni: il cavaliere in esilio sostiene che il giovane [[Viserys Targaryen (Re Mendicante)|Viserys]] non sarebbe stato in grado di riconquistare i [[Sette Regni]] nemmeno col possente esercito di [[Dothraki]], ed in ogni caso era uno sciocco a pensare di poter pretendere qualcosa da un [[Khal|khal]]. Inoltre puntualizza l'assenza di disciplina e di metodi di assedio da parte dei signori dei cavalli: [[Robert Baratheon]] sarebbe abbastanza folle da affrontare l'ultimo [[Nobile Casa Targaryen|Targaryen]] in campo aperto, ma i suoi consiglieri lo farebbero certamente desistere dalla folle impresa. | ||
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*[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 321-331 | *[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Game of Thrones'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 321-331 | ||
*[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''Il grande inverno'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 7-17 | *[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''Il grande inverno'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 7-17 | ||
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Versione attuale delle 09:33, 10 lug 2020
AGOT36 - DAENERYS | ||||||||||||||||
POV | Daenerys Targaryen | |||||||||||||||
Ambientazione | Vaes Dothrak | |||||||||||||||
Serie TV | 01x04 - Il giuramento | |||||||||||||||
Fumetti | AGOT - Uscita 11 | |||||||||||||||
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AGOT36 è il trentaseiesimo capitolo de A Game of Thrones e il primo de Il grande inverno.
È il primo capitolo dedicato a Daenerys Targaryen de Il grande inverno, e il quarto de A Game of Thrones e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Sinossi
Le piaceva tenere contro di sé le uova di drago. Erano così belle, a volte il solo stringerle la faceva sentire più forte, più coraggiosa, come se in qualche modo si riversasse in lei la forza dei draghi pietrificati che esse contenevano. | |
Il khalasar di Drogo arriva a Vaes Dothrak. Daenerys fa il suo ingresso accompagnata da Ser Jorah Mormont e da suo fratello Viserys, il quale per intercessione della khaleesi stessa presso il marito è riuscito a ottenere di nuovo il diritto di cavalcare. Passando sotto l'entrata della città, due immensi cavalli di bronzo rampanti, alle cui spalle si vede la montagna dove sono diretti, Daenerys nota l'assenza di mura o edifici, ma si accorge delle migliaia di statue che punteggiano il mare d'erba. Viserys esprime ancora una volta il proprio disprezzo per la cultura dothraki, sostenendo che le statue siano ciarpame di città morte trafugate dal popolo dei cavalli, per poi lamentare la propria impazienza di ottenere l'esercito promesso da Drogo in cambio del matrimonio della sorella.
Allontanatisi per osservare una statua, Dany e Ser Jorah hanno uno scambio di opinioni: il cavaliere in esilio sostiene che il giovane Viserys non sarebbe stato in grado di riconquistare i Sette Regni nemmeno col possente esercito di Dothraki, ed in ogni caso era uno sciocco a pensare di poter pretendere qualcosa da un khal. Inoltre puntualizza l'assenza di disciplina e di metodi di assedio da parte dei signori dei cavalli: Robert Baratheon sarebbe abbastanza folle da affrontare l'ultimo Targaryen in campo aperto, ma i suoi consiglieri lo farebbero certamente desistere dalla folle impresa.
Mentre i due discorrono, il khalasar arriva finalmente alla parte abitata di Vaes Dothrak, dove un'accozzaglia di edifici di ogni tipo si erge ai piedi della Madre delle Montagne. La khaleesi nota che le uniche persone incontrate in quel momento sono bambini ed eunuchi, e Mormont le spiega che solo le anziane del Dosh Khaleen possono vivere nella città, insieme agli schiavi che hanno il compito di accudirle. Sono però presenti anche mercanti provenienti da tutto il mondo per commerciare.
Arrivati a un grande palazzo ai piedi della montagna, tutti i guerrieri si spogliano delle armi, compresi Drogo e i suoi cavalieri di sangue: nella città non sono infatti ammessi spargimenti di sangue. Quindi il khal ascende alla montagna per i sacrifici e i riti propiziatori. Appreso ciò, Daenerys fa preparare il pasto alle proprie servitrici e incarica Doreah di invitare suo fratello Viserys.
Mentre la khaleesi sta finendo i preparativi per l'arrivo del fratello, questi irrompe nella tenda di Dany trascinando una Doreah in lacrime: la servitrice aveva ha riferito che la khaleesi comandava al fratello di presentarsi a cena, cosa che lo ha mandato su tutte le furie. I tentativi di Dany di rabbonirlo mostrandogli dei regali, ovvero nuovi indumenti in stile dothraki, sortiscono solo l'effetto contrario di farlo infuriare di più. Viserys, oramai cieco di rabbia, urla che la ragazza ha risvegliato il drago e le si avventa contro per picchiarla, ma Dany si difende colpendolo con una cintura di medaglioni di bronzo, lasciando il fratello dolorante e allibito. La giovane khaleesi lo avverte quindi di non osare più attaccarla, o lo riferirà al marito. Una volta che Viserys se ne è andato, la ragazza concede alle sue serve di spartirsi la cena e comanda di farne avere anche a Ser Jorah, quindi si ritira nella sua tenda. Chiede di portarle un uovo di drago e, mentre lo culla per calmarsi, sente il bambino muoversi nel proprio grembo.
Prime apparizioni
Paginazione
- - A Game of Thrones, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 321-331
- - Il grande inverno, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 7-17