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È il primo capitolo dedicato ad [[Davos Seaworth]] de ''[[Il regno dei lupi]]'', de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.
È il primo capitolo dedicato ad [[Davos Seaworth]] de ''[[Il regno dei lupi]]'', de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.
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== Sinossi ==
== Sinossi ==
{{Citazione | Testo = "I Sette Dei non mi hanno mai dato neppure un passero. È venuto il tempo che io tenti con un nuovo falco, Davos... un falco rosso!"}}
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A [[Roccia del Drago]] [[Davos Seaworth|Davos]] assiste al rogo delle statue dei [[Sette Dei]] voluto dalla [[Preti rossi|Sacerdotessa Rossa]] [[Melisandre]] con il consenso di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon]], trattenendo i suoi figli [[Allard Seaworth|Allard]] e [[Dale Saworth|Dale]] dall'esprimere ad alta voce la loro disapprovazione. Lui stesso è dispiaciuto nel veder bruciare le divinità a lui familiari, ma ricorda che tutti quelli che si sono opposti si trovano ora nelle prigioni. Altri nobili guardano le fiamme con aria cupa, ma [[Davos Seaworth|Davos]] sa di non potersi confidare con loro, che lo disprezzano per le sue umili origini. Sa anche che la sua ascesa sociale è dovuta solo a [[Stannis Baratheon|Stannis]], e che solo la vittoria di quest'ultimo potrà assicurare un futuro alla sua famiglia. Mentre il rogo prosegue [[Melisandre]] celebra un rituale dedicato a [[R'hllor]], la nuova divinità imposta ai sudditi di [[Stannis Baratheon|Stannis]]. Rievoca il mitico eroe [[Azor Azhai]], che secondo la leggenda salvò il mondo dalle tenebre grazie all'aiuto della spada magica [[Portatrice di luce]].  Incita quindi [[Stannis Baratheon|Stannis]] a raccogliere la spada tra le fiamme, conficcata nel petto della statua della [[Sette Dei#La Madre|Madre]] prima del rituale, e poi lo proclama reincarnazione di [[Azhor Ahai]]..
A [[Roccia del Drago (Isola)|Roccia del Drago]] [[Davos Seaworth|Davos]] assiste al rogo delle statue dei [[Sette Dei]] voluto dalla [[Preti rossi|Sacerdotessa Rossa]] [[Melisandre]] con il consenso di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon]], trattenendo i suoi figli [[Allard Seaworth|Allard]] e [[Dale Seaworth|Dale]] dall'esprimere ad alta voce la loro disapprovazione. Lui stesso è dispiaciuto nel veder bruciare le divinità a lui familiari, ma ricorda che tutti quelli che si sono opposti si trovano ora nelle prigioni. Altri nobili guardano le fiamme con aria cupa, ma [[Davos Seaworth|Davos]] sa di non potersi confidare con loro, che lo disprezzano per le sue umili origini. Sa anche che la sua ascesa sociale è dovuta solo a [[Stannis Baratheon|Stannis]], e che solo la vittoria di quest'ultimo potrà assicurare un futuro alla sua famiglia. Mentre il rogo prosegue [[Melisandre]] celebra un rituale dedicato a [[R'hllor]], la nuova divinità imposta ai sudditi di [[Stannis Baratheon|Stannis]]. Rievoca il mitico eroe [[Azor Ahai]], che secondo la leggenda salvò il mondo dalle tenebre grazie all'aiuto della spada magica [[Portatrice di Luce]].  Incita quindi [[Stannis Baratheon|Stannis]] a raccogliere la spada tra le fiamme, conficcata nel petto della statua della [[Sette Dei#La Madre|Madre]] prima del rituale, e poi lo proclama reincarnazione di [[Azor Ahai]].


Dopo il rituale [[Davos Seaworth|Davos]] ha una breve conversazione con i figli, che si lamentano del sacrilegio perpetrato e della scarsa considerazione di cui godono presso gli altri nobili. Percorre poi il porto di [[Roccia del Drago (Isola)|Roccia del Drago]] osservando le navi da guerra lì ormeggiate, tra cui la ''[[Valyriana]]'' di [[Salladhor Saan]], mercenario di [[Lys]] e sua vecchia conoscenza, che incontra in una locanda alla fine del molo. Dopo averlo salutato amichevolmente, [[Salladhor Saan|Salladhor]] gli riferisce le ultime notizie da [[Approdo del Re]], l'arrivo di [[Tyrion Lannister (Folletto)|Tyrion Lannister]] e la destituzione di [[Janos Slynt]] dal comando delle [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]]. Considera la città una facile preda per via scarsità di uomini che la presiedono, ed è quindi impaziente di sferrare l'attacco in modo da incassare al più presto la ricompensa che [[Stannis Baratheon|Stannis]] non gli ha ancora pagato. Tuttavia, quando [[Davos Seaworth|Davos]] gli fa notare che potrebbe rivelarsi difficile tenere [[Approdo del Re]] contro i nemici che si trovano al suo esterno, [[Salladhor Saan|Salladhor]] lo informa che in effetti [[Renly Baratheon]] è in marcia verso la capitale con un enorme esercito. Infine commenta la spada estratta da [[Stannis Baratheon|Stannis]] durante il rito, definendola priva di valore e raccontando al [[Davos Seaworth|Cavaliere delle Cipolle]] la storia della vera Portatrice di luce, che [[Azhor Ahai]] avrebbe temprato affondandola nel petto di sua moglie [[Nissa Nissa]]. Una volta rimasto solo, [[Davos Seaworth|Davos]] ripensa a quella leggenda e all'amore che nutre per la propria consorte, ritenendosi incapace di un gesto analogo.
Dopo il rituale [[Davos Seaworth|Davos]] ha una breve conversazione con i figli, che si lamentano del sacrilegio perpetrato e della scarsa considerazione di cui godono presso gli altri nobili. Percorre poi il porto di [[Roccia del Drago (Isola)|Roccia del Drago]] osservando le navi da guerra lì ormeggiate, tra cui la ''[[Valyriana]]'' di [[Salladhor Saan]], mercenario di [[Lys]] e sua vecchia conoscenza, che incontra in una locanda alla fine del molo. Dopo averlo salutato amichevolmente, [[Salladhor Saan|Salladhor]] gli riferisce le ultime notizie da [[Approdo del Re]], l'arrivo di [[Tyrion Lannister (Folletto)|Tyrion Lannister]] e la destituzione di [[Janos Slynt]] dal comando delle [[Guardia Cittadina di Approdo del Re|Cappe Dorate]]. Considera la città una facile preda per via scarsità di uomini che la presiedono, ed è quindi impaziente di sferrare l'attacco in modo da incassare al più presto la ricompensa che [[Stannis Baratheon|Stannis]] non gli ha ancora pagato. Tuttavia, quando [[Davos Seaworth|Davos]] gli fa notare che potrebbe rivelarsi difficile tenere [[Approdo del Re]] contro i nemici che si trovano al suo esterno, [[Salladhor Saan|Salladhor]] lo informa che in effetti [[Renly Baratheon]] è in marcia verso la capitale con un enorme esercito. Infine commenta la spada estratta da [[Stannis Baratheon|Stannis]] durante il rito, definendola priva di valore e raccontando al [[Davos Seaworth|Cavaliere delle Cipolle]] la storia della vera [[Portatrice di Luce]], che [[Azor Ahai]] avrebbe temprato affondandola nel petto di sua moglie [[Nissa Nissa]]. Una volta rimasto solo, [[Davos Seaworth|Davos]] ripensa a quella leggenda e all'amore che nutre per la propria consorte, ritenendosi incapace di un gesto analogo.


Quella notte viene convocato d'urgenza al cospetto di [[Stannis Baratheon|Stannis]], che gli legge la lettera che intende diffondere nei [[Sette Regni]] contenente la dichiarazione dell'illegittimità del giovane [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], generato dall'incesto tra la regina ed il fratello [[Jaime Lannister|Jaime]]. Oltre a servirsi dei [[Corvi messaggeri|corvi messaggeri]] [[Stannis Baratheon|Stannis]] vuole sfruttare le abilità di contrabbandiere di [[Davos Seaworth|Davos]], che viene incaricato di sbarcare sulle coste portando bauli pieni di copie della lettera. Quando il [[Davos Seaworth|Cavaliere delle Cipolle]] gli fa notare la mancanza di prove a sostegno di quanto scritto, [[Stannis Baratheon|Stannis]] accenna alla possibilità di servirsi di [[Edric Storm]], figlio bastardo del defunto [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Robert Baratheon|Robert]], la cui somiglianza con il padre contrasta con l'aspetto di [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. [[Davos Seaworth|Davos]] obietta allora sulle righe finali della lettera, che fanno riferimento alla religione di [[R'hllor]], lontana dalle tradizioni degli abitanti dei [[Sette Regni]], e [[Stannis Baratheon|Stannis]] gli spiega di essere disinteressato alle divinità e di aver abbracciato la nuova fede per beneficiare dell'aiuto di [[Melisandre]], ritenendola molto potente e utile alla riconquista del trono.
Quella notte viene convocato d'urgenza al cospetto di [[Stannis Baratheon|Stannis]], che gli legge la lettera che intende diffondere nei [[Sette Regni]] contenente la dichiarazione dell'illegittimità del giovane [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Joffrey Baratheon|Joffrey]], generato dall'incesto tra la regina ed il fratello [[Jaime Lannister|Jaime]]. Oltre a servirsi dei [[Corvi messaggeri|corvi messaggeri]] [[Stannis Baratheon|Stannis]] vuole sfruttare le abilità di contrabbandiere di [[Davos Seaworth|Davos]], che viene incaricato di sbarcare sulle coste portando bauli pieni di copie della lettera. Quando il [[Davos Seaworth|Cavaliere delle Cipolle]] gli fa notare la mancanza di prove a sostegno di quanto scritto, [[Stannis Baratheon|Stannis]] accenna alla possibilità di servirsi di [[Edric Storm]], figlio bastardo del defunto [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Robert Baratheon|Robert]], la cui somiglianza con il padre contrasta con l'aspetto di [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. [[Davos Seaworth|Davos]] obietta allora sulle righe finali della lettera, che fanno riferimento alla religione di [[R'hllor]], lontana dalle tradizioni degli abitanti dei [[Sette Regni]], e [[Stannis Baratheon|Stannis]] gli spiega di essere disinteressato alle divinità e di aver abbracciato la nuova fede per beneficiare dell'aiuto di [[Melisandre]], ritenendola molto potente e utile alla riconquista del trono.


== Prime apparizioni ==
== Prime apparizioni ==
[[Allard Seaworth]] - [[Byren Farring]] - [[Dale Seaworth]] - [[Devan Seaworth]] - [[Salladhor Saan]]
[[Allard Seaworth]] - [[Bryen Farring]] - [[Dale Seaworth]] - [[Devan Seaworth]] - [[Salladhor Saan]]


== Paginazione ==
== Paginazione ==
<br /><center>{{Riquadro | Sfondo = B | Testo = Per approfondire la paginazione di ''A Clash of Kings'', vedi la voce [[Paginazione dei libri (ACOK)|dedicata]]}}</center><br />


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*[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 111-124
 
*[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''Il regno dei lupi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 150-167
*[[File:usa.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 111-124
*[[File:uk.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Harper Collins, ISBN 978-0-00-224585-2, 1998, pagg. 108-120
*[[File:ger.png | 32px]] - ''Der Thron der Sieben Königreiche'', edizione ''paperback'', Blanvalet, ISBN 978-3-442-24923-7, 2000, pagg. 173-193
*[[File:fra.png | 32px]] - ''La Bataille des Rois'', edizione ''paperback'', J'ai Lu, ISBN 978-2-857-04620-2, 2000, pagg. 143-160
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il regno dei lupi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 150-167
*[[File:esp.png | 32px]] - ''Choque de reyes'', edizione ''paperback'', Gigamesh, ISBN 978-84-93270-22-3, 2003, pagg. XXX




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Versione attuale delle 11:58, 12 lug 2020

ACOK10 - DAVOS
Il Regno dei Lupi
(Mondadori)
Davos Seaworth
Roccia del Drago
02x01 Il Nord non dimentica
02x02 Oltre la Barriera
-
ACOK09
ARYA III
ACOK10
DAVOS I
ACOK11
THEON I

ACOK42
DAVOS II

ACOK10 è il decimo capitolo de A Clash of Kings e de Il regno dei lupi.

È il primo capitolo dedicato ad Davos Seaworth de Il regno dei lupi, de A Clash of Kings e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

"I Sette Dei non mi hanno mai dato neppure un passero. È venuto il tempo che io tenti con un nuovo falco, Davos... un falco rosso!"


A Roccia del Drago Davos assiste al rogo delle statue dei Sette Dei voluto dalla Sacerdotessa Rossa Melisandre con il consenso di Re Stannis Baratheon, trattenendo i suoi figli Allard e Dale dall'esprimere ad alta voce la loro disapprovazione. Lui stesso è dispiaciuto nel veder bruciare le divinità a lui familiari, ma ricorda che tutti quelli che si sono opposti si trovano ora nelle prigioni. Altri nobili guardano le fiamme con aria cupa, ma Davos sa di non potersi confidare con loro, che lo disprezzano per le sue umili origini. Sa anche che la sua ascesa sociale è dovuta solo a Stannis, e che solo la vittoria di quest'ultimo potrà assicurare un futuro alla sua famiglia. Mentre il rogo prosegue Melisandre celebra un rituale dedicato a R'hllor, la nuova divinità imposta ai sudditi di Stannis. Rievoca il mitico eroe Azor Ahai, che secondo la leggenda salvò il mondo dalle tenebre grazie all'aiuto della spada magica Portatrice di Luce. Incita quindi Stannis a raccogliere la spada tra le fiamme, conficcata nel petto della statua della Madre prima del rituale, e poi lo proclama reincarnazione di Azor Ahai.

Dopo il rituale Davos ha una breve conversazione con i figli, che si lamentano del sacrilegio perpetrato e della scarsa considerazione di cui godono presso gli altri nobili. Percorre poi il porto di Roccia del Drago osservando le navi da guerra lì ormeggiate, tra cui la Valyriana di Salladhor Saan, mercenario di Lys e sua vecchia conoscenza, che incontra in una locanda alla fine del molo. Dopo averlo salutato amichevolmente, Salladhor gli riferisce le ultime notizie da Approdo del Re, l'arrivo di Tyrion Lannister e la destituzione di Janos Slynt dal comando delle Cappe Dorate. Considera la città una facile preda per via scarsità di uomini che la presiedono, ed è quindi impaziente di sferrare l'attacco in modo da incassare al più presto la ricompensa che Stannis non gli ha ancora pagato. Tuttavia, quando Davos gli fa notare che potrebbe rivelarsi difficile tenere Approdo del Re contro i nemici che si trovano al suo esterno, Salladhor lo informa che in effetti Renly Baratheon è in marcia verso la capitale con un enorme esercito. Infine commenta la spada estratta da Stannis durante il rito, definendola priva di valore e raccontando al Cavaliere delle Cipolle la storia della vera Portatrice di Luce, che Azor Ahai avrebbe temprato affondandola nel petto di sua moglie Nissa Nissa. Una volta rimasto solo, Davos ripensa a quella leggenda e all'amore che nutre per la propria consorte, ritenendosi incapace di un gesto analogo.

Quella notte viene convocato d'urgenza al cospetto di Stannis, che gli legge la lettera che intende diffondere nei Sette Regni contenente la dichiarazione dell'illegittimità del giovane Re Joffrey, generato dall'incesto tra la regina ed il fratello Jaime. Oltre a servirsi dei corvi messaggeri Stannis vuole sfruttare le abilità di contrabbandiere di Davos, che viene incaricato di sbarcare sulle coste portando bauli pieni di copie della lettera. Quando il Cavaliere delle Cipolle gli fa notare la mancanza di prove a sostegno di quanto scritto, Stannis accenna alla possibilità di servirsi di Edric Storm, figlio bastardo del defunto Re Robert, la cui somiglianza con il padre contrasta con l'aspetto di Joffrey. Davos obietta allora sulle righe finali della lettera, che fanno riferimento alla religione di R'hllor, lontana dalle tradizioni degli abitanti dei Sette Regni, e Stannis gli spiega di essere disinteressato alle divinità e di aver abbracciato la nuova fede per beneficiare dell'aiuto di Melisandre, ritenendola molto potente e utile alla riconquista del trono.

Prime apparizioni

Allard Seaworth - Bryen Farring - Dale Seaworth - Devan Seaworth - Salladhor Saan

Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Clash of Kings, vedi la voce dedicata


  • - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 111-124
  • - Il regno dei lupi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 150-167