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Pentos | |
Demografia e società | |
Organizzazioni | Guardia Cittadina di Pentos |
Geografia | |
Regione | Città Libere |
Pentos è una delle nove Città Libere del continente di Essos.[1]
Topografia
Si affaccia sull'omonima baia della sponda orientale del Mare Stretto, ai confini sud-occidentali delle pianure di Andalos.[2]
La città è racchiusa in una cinta muraria difensiva, e il suo paesaggio urbano è caratterizzato da torri squadrate fatte di mattoni.[1] Al suo interno vi sono numerose aree destinate ai mercati.[3]
Politica e amministrazione
La città è governata da un consiglio di Magistri.[4]
Cultura e società
La legge di Pentos vieta la schiavitù, ma nella pratica il divieto viene talvolta aggirato e nella città vi sono comunque schiavi al servizio di personalità altolocate.[1]
A Pentos è diffuso il culto del Signore della Luce, e i preti rossi ritengono che la città goda della protezione divina dagli invasori.[1]
Gli spadaccini della città, detti bravo, prediligono uno stile di combattimento rapido e volto a colpire gli avversari di punta con spade sottili.[5]
Pentos intrattiene fitti rapporti commerciali con i Sette Regni.[6] Nei suoi mercati si possono acquistare delle tipiche salsicce, fatte con carne di maiale e insaporite con cipolle e spezie.[3]
Eventi
Alla fine del terzo secolo dalla Conquista, per prevenire il rischio di un attacco dei Dothraki del khalasar di Drogo, i magistri di Pentos donano al khal una sfarzosa residenza che si affaccia sulla baia.[1] Durante le visite del suo khalasar i Dothraki di rango inferiore rimangono accampati fuori dalle mura con le loro greggi, costruendo palazzi d'erba e nutrendosi con ciò che capita, attirandosi l'insofferenza della cittadinanza.[4]
Nel 297 a Pentos soggiornano gli ultimi discendenti in esilio della Casa Targaryen, Viserys e sua sorella Daenerys, ospitati nella residenza di Magistro Illyrio Mopatis. Viene quindi organizzato il matrimonio della ragazza con Khal Drogo[1], celebrato in un campo appena fuori dalle mura della città[4].
Note