Arya Stark: differenze tra le versioni

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Quando ad [[Approdo del Re]] giunge la notizia del risveglio di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]], [[Eddard Stark|Eddard]] porta Arya e [[Sansa Stark|Sansa]] nel [[Fortezza Rossa#Parco degli Dei|Parco degli Dei della Fortezza Rossa]] a ringraziare gli [[Antichi Dei]], e rimangono lì per tutta la notte. Alcuni giorni dopo, quando [[Eddard Stark|Eddard]] incontra Arya sulle scale durante uno dei suoi esercizi di equilibrio, i due parlano di nuovo di [[Brandon Stark (Bran)|Bran]], delle sue prospettive per il futuro e di quelle di Arya.<ref name="AGOT25">[[AGOT25]]</ref>
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Durante il banchetto che chiude il [[Torneo del Primo Cavaliere]] Arya rivela al padre il nuovo incarico assegnatole da [[Syrio Forel|Syrio]]: andare a caccia di gatti. [[Eddard Stark|Eddard]] è perplesso dalla bizzarria di questi esercizi, ma Arya rifiuta la sua proposta di sostituire l'insegnante braavosiano con uno più ordinario.<ref name="AGOT30" /> Inizialmente i tentativi di Arya di acchiappare i gatti della [[Fortezza Rossa]] falliscono, ma quando l'allieva torna da [[Syrio Forel|Syrio]] a mani vuote e piena di graffi quello si limita a rimproverarla per la lentezza e la spinge a insistere. Col passare del tempo Arya fa notevoli progressi, fino a riuscire a prendere persino il vecchio gatto nero, il più sveglio e aggressivo. Durante questa ultima caccia però la ragazza finisce anche per perdersi nel labirintico castello, ritrovandosi a percorrere un passaggio sotterraneo. Mentre cerca una via d'uscita origlia per caso dei complotti segreti tra [[Illyrio Mopatis|Illyrio]] e [[Varys]]: non comprende bene il senso del discorso e non riconosce i due uomini, ma intuisce che la vita di suo padre è in pericolo. Una volta uscita dai sotterranei e tornata nella [[Fortezza Rossa#Torre del Primo Cavaliere|Torre del Primo Cavaliere]] cerca di mettere al corrente [[Eddard Stark|Eddard]] di quanto ha sentito, ma quello non la prende sul serio per via del carattere confuso del suo racconto. In questa occasione Arya incontra per la prima volta [[Yoren]], un [[Guardiani della Notte|Guardiano della Notte]] sopraggiunto per un colloquio con il [[Primo Cavaliere]].<ref name="AGOT32" />
Durante il [[Torneo del Primo Cavaliere#Il banchetto di chiusura|banchetto che chiude il Torneo del Primo Cavaliere]] Arya rivela al padre il nuovo incarico assegnatole da [[Syrio Forel|Syrio]]: andare a caccia di gatti. [[Eddard Stark|Eddard]] è perplesso dalla bizzarria di questi esercizi, ma Arya rifiuta la sua proposta di sostituire l'insegnante braavosiano con uno più ordinario.<ref name="AGOT30" /> Inizialmente i tentativi di Arya di acchiappare i gatti della [[Fortezza Rossa]] falliscono, ma quando l'allieva torna da [[Syrio Forel|Syrio]] a mani vuote e piena di graffi quello si limita a rimproverarla per la lentezza e la spinge a insistere. Col passare del tempo Arya fa notevoli progressi, fino a riuscire a prendere persino il vecchio gatto nero, il più sveglio e aggressivo. Durante questa ultima caccia però la ragazza finisce anche per perdersi nel labirintico castello, ritrovandosi a percorrere un passaggio sotterraneo. Mentre cerca una via d'uscita origlia per caso dei complotti segreti tra [[Illyrio Mopatis|Illyrio]] e [[Varys]]: non comprende bene il senso del discorso e non riconosce i due uomini, ma intuisce che la vita di suo padre è in pericolo. Una volta uscita dai sotterranei e tornata nella [[Fortezza Rossa#Torre del Primo Cavaliere|Torre del Primo Cavaliere]] cerca di mettere al corrente [[Eddard Stark|Eddard]] di quanto ha sentito, ma quello non la prende sul serio per via del carattere confuso del suo racconto. In questa occasione Arya incontra per la prima volta [[Yoren]], un [[Guardiani della Notte|Guardiano della Notte]] sopraggiunto per un colloquio con il [[Primo Cavaliere]].<ref name="AGOT32" />


Nel frattempo i rapporti tra [[Nobile Casa Lannister|Casa Lannister]] e [[Nobile Casa Stark|Casa Stark]] si fanno sempre più tesi e quando [[Eddard Stark|Eddard]] viene riportato al castello privo di sensi dopo lo scontro con [[Jaime Lannister]], Arya e [[Sansa Stark|Sansa]] passano ogni giorno accanto a lui. Arya si chiude di nuovo nel silenzio e [[Alyn]] osserva di non aver mai visto un tale furore in una bambina.<ref name="AGOT39">[[AGOT39]]</ref>
Nel frattempo i rapporti tra [[Nobile Casa Lannister|Casa Lannister]] e [[Nobile Casa Stark|Casa Stark]] si fanno sempre più tesi e quando [[Eddard Stark|Eddard]] viene riportato al castello privo di sensi dopo lo scontro con [[Jaime Lannister]], Arya e [[Sansa Stark|Sansa]] passano ogni giorno accanto a lui. Arya si chiude di nuovo nel silenzio e [[Alyn]] osserva di non aver mai visto un tale furore in una bambina.<ref name="AGOT39">[[AGOT39]]</ref>

Versione delle 10:26, 28 set 2014

 Arya Stark 
Dati personali
289
Arya faccia di cavallo
Arya dappertutto
Nobile Casa Stark
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Maisie Williams
Sara Labidi
Prima stagione

Arya Stark è la terza figlia di Lord Eddard Stark di Grande Inverno e sua moglie Catelyn Tully.[1]


Descrizione fisica

Arya è l'unica tra i figli di Eddard e Catelyn ad aver ereditato dal padre i tratti tipici degli Stark, con il volto allungato, occhi scuri[2] e capelli color castano spento[3], spesso spettinati[4]. È di corporatura magra[3] ed è mancina[5]. A differenza di sua sorella Sansa, Arya non viene mai definita bella, anche se secondo Eddard assomiglia all'avvenente zia Lyanna.[5]

Pur essendo di estrazione nobile, non ama vestirsi in modo raffinato. In particolare, durante i suoi allenamenti e le sue esplorazioni indossa un abbigliamento semplice e maschile[6], che a volte spinge la gente a scambiarla per un ragazzino di strada[7].

Possiede una spada chiamata Ago, donatale da Jon Snow e adatta alla sua corporatura.[2]

Descrizione psicologica

Arya è sottoposta all'educazione tipica delle fanciulle nobili, ma si rivela poco portata per le arti femminili come il ricamo o la musica, e infatti la sua educatrice Septa Mordane sostiene che abbia le mani di un fabbro. Pur detestando ricamare e pur ritenendo ingiusto essere costretta a farlo, Arya trova umilianti i propri insuccessi e i rimproveri che le vengono rivolti a riguardo. Riesce invece bene nello studio dell'amministrazione della casa, essendo brava coi numeri, ed è abile anche nell'equitazione.[3] In generale è piuttosto atletica: sa nuotare ed è in grado di correre, saltare, arrampicarsi e divincolarsi con agilità.[7]

È una ragazza curiosa e attiva. Le piace andare a cavallo ed esplorare luoghi nuovi, anche inospitali e pericolosi, e scoprire piante e animali che non ha mai visto prima.[6] Tende a osservare con attenzione l'ambiente che la circonda e a raccogliere in questo modo informazioni utili.[8] È dotata di un coraggio notevole per la sua età e il motto insegnatole da Syrio Forel, "la paura uccide più della spada", la aiuta ancora di più a non perdersi d'animo nelle situazioni difficili.[7] Ha una mente portata a intuizioni veloci e un approccio pratico alla vita.[2] Non bada troppo all'ordine[2] e alla bellezza esteriore, né tantomeno ha paura sporcarsi di fango o di procurarsi lividi.[6] La sua appartenenza a una casata nobiliare non la frena dal fare amicizia con la gente del più basso ceto sociale e spesso Arya addirittura preferisce la loro compagnia a quella di altri nobili.[6] Nel rapportarsi con gli altri, tende a essere spontanea e diretta, senza badare troppo alla cortesia.[7]

È attratta dall'allenamento con la spada[3] e si dedica con entusiasmo alle lezioni di scherma di Syrio Forel, riuscendo a impararne i rudimenti.[5] Ammira la regina guerriera Nymeria, tanto da dare al suo metalupo lo stesso nome.[3] Dal giorno in cui riceve Ago in regalo da Jon,[2] Arya diventa molto legata alla spada e la considera il suo oggetto più prezioso[8]: stringerne l'elsa la fa sentire più forte, oltre a farle tornare in mente il fratellastro.[9]

Ha un carattere testardo, impulsivo e combattivo, che la porta a reagire con forza a situazioni che considera ingiuste o minacciose. La sua tendenza all'aggressività la spinge a manifestare la propria ostilità talvolta anche in modo violento.[6] Il padre osserva in lei segni di una personalità selvaggia, che definisce "sangue del lupo".[5] Sviluppa presto un'antipatia per Joffrey[3], che dopo la morte di Mycah si trasforma in vero e proprio odio[5]. In generale, quando le disavventure iniziano ad abbattersi sulla sua famiglia, Arya comincia a covare dentro di sé molto rancore[5] e impara a diffidare di coloro che non conosce bene[9].

Nutre un grande affetto per Jon Snow e lo considera suo fratello benché in realtà sia un fratellastro.[3] Le piace scherzare con lui[2] e riesce sempre a farlo sorridere[4]. Quando viene costretta a separarsene sente molto la sua mancanza, ripensando con nostalgia ai momenti in cui le scompigliava i capelli, la chiamava "sorellina" e finiva le frasi insieme a lei. Quando si ritrova separata dalla sua famiglia, sente la mancanza anche del resto dei suoi fratelli. Ha un forte legame con il padre Eddard.[5] Il suo rapporto con la sorella Sansa invece è spesso burrascoso a causa della loro grande diversità di carattere e di interessi. Arya si sente sminuita dal confronto con la sorella maggiore, che la supera in bellezza e in tutte le attività tipicamente femminili, e che viene spesso lodata per questo, mentre Sansa disapprova il comportamento anticonformista di Arya.[3] Tra le due ragazze si verificano quindi frequenti litigi e dissapori.[5]

Arya è molto affezionata alla sua metalupa Nymeria. Prima di essere costretta a cacciarla, ci passa insieme più tempo possibile[3] e anche in seguito continua a ripensare a lei[5].

Ha l'abitudine di mordersi il labbro inferiore.[10]

Resoconto biografico

L'infanzia a Grande Inverno

Tutti storti. I punti del suo ricamo erano un disastro, di nuovo.


Nasce a Grande Inverno nel 289, senza mai conoscere un inverno nel corso della sua infanzia.[1]

In tenera età, un giorno viene presa dal timore di essere una bastarda a causa della propria diversità fisica dagli altri figli legittimi di Eddard e della sua maggiore somiglianza con Jon, ma è proprio quest'ultimo a rassicurarla a riguardo.[3]

All'età di circa sei anni viene portata per la prima volta da suo fratello Robb nelle cripte di Grande Inverno, insieme a Sansa e a Bran. Quando Jon emerge da una tomba coperto di farina nel tentativo di imitare un fantasma, Sansa e Bran si spaventano, mentre Arya gli tira un pugno e lo rimprovera per aver messo paura al fratellino. Quando però Robb e Jon scoppiano a ridere, Arya e Bran fanno lo stesso.[9] In seguito tutti loro tornano di frequente a giocare nelle cripte.[11]

Nel 298, all'età di nove anni, riceve in regalo uno dei metalupi trovati nella Foresta del Lupo e se ne innamora subito. Si mette a discutere con i suoi fratelli nelle cucine del castello sui nomi da dare ai cuccioli[12] e sceglie di chiamare il proprio Nymeria[3].

Il giorno dell'arrivo di Re Robert Baratheon a Grande Inverno, i figli legittimi di Lord Eddard sfilano nella Sala Grande insieme a quelli del re, e ad Arya tocca Tommen come compagno. Durante il banchetto che segue, Arya siede ai piedi della piattaforma rialzata insieme ai suoi fratelli e ai principi. In quell'occasione le viene concesso di bere una coppa di vino.[13]

Quando Eddard decide di accettare la proposta di Robert di diventare suo Primo Cavaliere, viene deciso che Arya dovrà trasferirsi ad Approdo del Re insieme a lui e a Sansa[14], ma prima della partenza ha modo di trascorrere altre giornate a Grande Inverno. Una mattina, durante una lezione di ricamo sotto la supervisione di Septa Mordane a cui partecipano anche altre fanciulle tra cui Sansa, Jeyne Poole e la Principessa Myrcella, Arya scopre che sua sorella è stata promessa in sposa al Principe Joffrey e poi ha con lei una discussione in cui difende Jon, il quale pensa che Joffrey sembri una femmina e che viene accusato di gelosia da Sansa perché è un bastardo. Quando Septa Mordane le si avvicina criticando pubblicamente il suo ricamo, Arya si sente in imbarazzo e scappa dalla lezione. Assieme a Nymeria si reca sul ponte coperto che si affaccia sul cortile degli addestramenti, dove trova Jon intento a osservare Tommen duellare con Bran. Contenta di vedere il suo amato fratello, Arya resta a parlare con lui, mentre insieme assistono al litigio che si scatena tra Robb e Joffrey. Quando il cortile inizia a svuotarsi Jon si allontana e Arya fa ritorno alla sua stanza per affrontare i rimproveri di Septa Mordane.[3]

Quando Arya finisce di preparare i bagagli per la partenza per Approdo del Re, Septa Mordane la rimprovera dicendo che i vestiti non sono stati piegati adeguatamente e le costringe a restare in camera a rifarli, senza concederle di uscire per gli addii. Arya teme che Jon parta per la Barriera senza che lei riesca a salutarlo, ma poi lo vede entrare nella sua stanza e gli corre incontro abbracciandolo. Il fratellastro le consegna una spada, a cui a cui ha dato il nome di Ago, come regalo d'addio e le raccomanda di allenarsi ogni giorno.[2]

Il viaggio verso sud: esplorazioni e tragedie

Era così minuta tra le sue braccia, una ragazzina tutta pelle e ossa. Chi poteva credere che fosse stata in grado di creare tanti e così gravi problemi?


Durante il viaggio lungo la Strada del Re, Arya si allontana spesso dalla carovana per dedicarsi alle sue esplorazioni insieme a Nymeria. Fa amicizia anche con un garzone di macellaio di nome Mycah, col quale inizia a passare le giornate. Mentre attraversano l'Incollatura, Arya si avventura persino nelle paludi, dove vede per la prima volta le lucertole-leone e diversi nuovi fiori, tra cui i baci velenosi, che raccoglie e dona a suo padre. In altre tappe del viaggio, lei e Mycah inseguono un branco di cavalli selvaggi e trovano una torre di guardia ritenuta stregata.[6]

Quando la carovana passa vicino al Tridente, Arya decide di andare con Mycah a cercare i rubini caduti dall'armatura di Rhaegar Targaryen nel fiume durante la Battaglia del Tridente, rifiutando l'invito di Sansa a trascorrere il pomeriggio con lei e la regina. Ad un certo punto della giornata, Arya chiede a Mycah di duellare con dei bastoni di legno e durante il gioco il ragazzo la colpisce alle dita. Proprio in quel momento i due vengono visti da Joffrey e Sansa, a passeggio nelle vicinanze. Il principe umilia il garzone verbalmente poi, incurante delle proteste di Arya, lo minaccia con la sua spada Dente di Leone. Arya allora lo colpisce alla nuca con il bastone di legno, dando a Mycah il tempo di scappare nel frattempo. Ne segue una lotta in cui Joffrey, armato di spada, riesce ad avere la meglio, ma all'improvviso viene attaccato da Nymeria, che permette così anche alla propria padrona di allontanarsi.[6]

Entrambe restano nascoste nel bosco per quattro giorni, fino a quando non vengono ritrovate da Jory Cassel, capitano delle guardie di Eddard.[15] Con l'aiuto di quest'ultimo, Arya lancia delle pietre contro Nymeria fino a cacciarla via, consapevole che se la metalupa tornerà alla carovana reale con lei verrà uccisa per aver morso il principe.[5]

Arya viene quindi condotta a Darry, castello in cui si è fermato il re con il suo seguito. Lì viene tenuto un processo sull'accaduto, in cui la ragazza espone la propria versione, mentre Joffrey ne racconta una falsata in cui presenta Arya e Mycah come i primi e unici aggressori. Dopo il rifiuto di Sansa di fornire la propria testimonianza, Re Robert decide di liquidare la questione senza conseguenze per nessuno dei due ragazzi, ma accetta la richiesta di Cersei di far giustiziare Lady, la metalupa di Sansa, in quanto animale pericoloso.[15] Più tardi Arya scopre che Mycah è stato ritrovato e ucciso da Sandor Clegane, e reagisce chiudendosi per tutto il resto del viaggio in un cupo silenzio. Sansa invece continua a incolpare Arya per la morte della sua metalupa, dicendo che sarebbe dovuta morire Nymeria al posto suo.[16]

Figlia del Primo Cavaliere

Tenne l'animale stretto al petto e girò su sé stessa ridendo mentre gli artigli le graffiavano il davanti del gilè di cuoio. Rapidissima, gli diede un bacio proprio tra gli occhi e arretrò prima che gli artigli sguainati trovassero la sua faccia. Il gatto sputò e soffiò.


Ad Approdo del Re viene assegnata ad Arya una camera nella Torre del Primo Cavaliere.[16] Durante le prime notti passate nel nuovo castello la ragazza fa incubi in cui sogna di perdersi al suo interno e girovagare in mezzo a pareti che grondano sangue mentre la voce di suo padre si perde nell'oscurità.[7] Di giorno invece rimane immersa nel suo stato d'animo di rabbia e tristezza, rancorosa verso tutti coloro che ritiene responsabili della morte di Mycah e delusa dall'indifferenza generale a riguardo.[5]

Un giorno, durante il pranzo, Arya ha un altro scambio di parole ostili con Sansa e poi, non riuscendo più a tollerare la presenza degli altri commensali, abbandona la tavola e corre a rinchiudersi nella sua stanza. Una volta sola, si concede di scoppiare a piangere, si sofferma sull'idea di fuggire dal castello e poi estrae Ago dal baule in cui l'ha tenuto nascosto. Quando Eddard entra nella stanza per parlarle, hanno una conversazione in cui Arya ha finalmente modo di sfogarsi e confidargli di sentirsi lei stessa in colpa per quanto accaduto a Mycah. Eddard la consola, spiegandole poi che per la famiglia sono arrivati tempi duri, in cui bisogna stare uniti ed essere forti. Infine, pur avendo trovato Ago e disapprovando che sua figlia ne sia entrata segretamente in possesso, le consente di tenere l'arma.[5]

Tre giorni dopo Arya viene condotta nella Sala Piccola, in cui fa conoscenza con Syrio Forel, l'insegnante di scherma che Eddard ha ingaggiato per lei. L'uomo inizia subito a istruirla su uno stile schermistico adatto alla sua spada sottile, basato sulla velocità e sui tentativi di infilzare l'avversario con colpi improvvisi.[5] Arya si appassiona presto alle sue lezioni. Oltre all'allenamento con la spada, l'istruttore le affida anche compiti più insoliti, come camminare con una benda sugli occhi o tenersi in equilibrio su una gamba sola.[17]

Quando ad Approdo del Re giunge la notizia del risveglio di Bran, Eddard porta Arya e Sansa nel Parco degli Dei della Fortezza Rossa a ringraziare gli Antichi Dei, e rimangono lì per tutta la notte. Alcuni giorni dopo, quando Eddard incontra Arya sulle scale durante uno dei suoi esercizi di equilibrio, i due parlano di nuovo di Bran, delle sue prospettive per il futuro e di quelle di Arya.[18]

Durante il banchetto che chiude il Torneo del Primo Cavaliere Arya rivela al padre il nuovo incarico assegnatole da Syrio: andare a caccia di gatti. Eddard è perplesso dalla bizzarria di questi esercizi, ma Arya rifiuta la sua proposta di sostituire l'insegnante braavosiano con uno più ordinario.[17] Inizialmente i tentativi di Arya di acchiappare i gatti della Fortezza Rossa falliscono, ma quando l'allieva torna da Syrio a mani vuote e piena di graffi quello si limita a rimproverarla per la lentezza e la spinge a insistere. Col passare del tempo Arya fa notevoli progressi, fino a riuscire a prendere persino il vecchio gatto nero, il più sveglio e aggressivo. Durante questa ultima caccia però la ragazza finisce anche per perdersi nel labirintico castello, ritrovandosi a percorrere un passaggio sotterraneo. Mentre cerca una via d'uscita origlia per caso dei complotti segreti tra Illyrio e Varys: non comprende bene il senso del discorso e non riconosce i due uomini, ma intuisce che la vita di suo padre è in pericolo. Una volta uscita dai sotterranei e tornata nella Torre del Primo Cavaliere cerca di mettere al corrente Eddard di quanto ha sentito, ma quello non la prende sul serio per via del carattere confuso del suo racconto. In questa occasione Arya incontra per la prima volta Yoren, un Guardiano della Notte sopraggiunto per un colloquio con il Primo Cavaliere.[7]

Nel frattempo i rapporti tra Casa Lannister e Casa Stark si fanno sempre più tesi e quando Eddard viene riportato al castello privo di sensi dopo lo scontro con Jaime Lannister, Arya e Sansa passano ogni giorno accanto a lui. Arya si chiude di nuovo nel silenzio e Alyn osserva di non aver mai visto un tale furore in una bambina.[19]

Diverso tempo dopo il risveglio del padre, parlando della condanna a morte di Gregor Clegane durante la colazione, le due sorelle finiscono per rievocare gli spiacevoli eventi in riva al Tridente e iniziano a litigare, spingendo Septa Mordane a rimandarle nelle loro camere. Più tardi Eddard annuncia di volerle rispedire a Grande Inverno per la loro sicurezza, concedendo però ad Arya di portare con sé Syrio Forel.[19] Fa quindi preparare la nave Strega dei Venti, su cui le due ragazze dovranno imbarcarsi.[20]

La perdita dell'innocenza

La mano di Arya scivolò sotto la cappa e trovò Ago. Le sue dita si chiusero attorno a essa e strinsero, strinsero con una forza quale mai lei aveva usato per stringere qualsiasi altra cosa. "Dei, vi prego, conservatelo sano e salvo." pregò "Non permettere che facciano del male a mio padre."


Poco prima della partenza Arya ha tempo per un'altra lezione con Syrio, durante la quale il braavosiano le spiega l'importanza dell'osservare attentamente ciò che si ha davanti e fidarsi dei propri sensi prima che del pensiero. La loro conversazione viene interrotta dall'arrivo di Ser Meryn Trant, che comanda ad Arya di venire con lui, senza rivelarle che Eddard è stato fatto arrestare dalla Regina Cersei. Diffidente, Syrio dissuade l'allieva dal seguire il cavaliere e quando quello passa all'uso della forza si interpone per difenderla, dandole il tempo per allontanarsi nel frattempo.[9]

Fuggendo, Arya raggiunge le stalle e si precipita a frugare nel suo baule, intenzionata a prendere alcune cose da portare con sé, tra cui Ago. Nel frattempo entra un giovane stalliere che la afferra dicendo di volerla consegnare alla regina, e d'istinto Arya lo infilza con la propria spada, uccidendolo. Poi ritrova il passaggio sotterraneo che aveva esplorato durante la caccia al gatto nero, che la conduce fuori dalla Fortezza Rossa attraverso le fogne.[9]

Nel frattempo suo fratello Robb giunge con il suo esercito nelle Terre dei Fiumi per affrontare i Lannister. Per convincere Lord Walder Frey a permettere ai suoi uomini di attraversare il fiume sovrastato dalle Torri Gemelle, tra le condizioni che deve accettare in cambio c'è un patto matrimoniale tra Arya ed Elmar Frey, il figlio più giovane di Lord Walder.[21]

Arya intanto vive diversi giorni nei bassifondi di Approdo del Re, intimorita sia dall'idea di tornare al castello che dalla sorveglianza della Guardia Cittadina presso le porte della città. La prima notte passata all'aperto viene derubata di tutte le sue cose, ad eccezione della spada da addestramento e Ago. Si sfama catturando piccioni, adattandosi addirittura a mangiarli crudi prima di scoprire dei calderoni dove poterli cucinare nel Fondo delle Pulci. Cerca di fare amicizia con altri bambini, ma incontra solo diffidenza e ostilità. Quando una ragazza più grande la aggredisce nel tentativo di sottrarle le scarpe, Arya si difende colpendola con la spada di legno. Un giorno, dimenticandosi gli insegnamenti di suo padre sull'immoralità del furto, è sul punto di rubare un dolce a un venditore, ma è dissuasa dalla presenza delle Cappe Dorate nelle vicinanze.[8]

Quello stesso giorno Eddard è chiamato a confessare pubblicamente il proprio tradimento nella piazza del Grande Tempio di Baelor, che Arya raggiunge insieme al resto del popolo radunatosi per l'evento. La ragazza assiste quindi alla confessione e all'umiliazione del padre, per poi sentire Re Joffrey pronunciarne la condanna a morte malgrado le richieste di clemenza. Arya si getta in mezzo alla folla nel disperato tentativo di raggiungere il pulpito su cui sta per avvenire l'esecuzione ma viene afferrata da Yoren, che la riconosce nonostante l'aspetto trasandato e gli abiti maschili e la obbliga a distogliere lo sguardo dalla scena.[8]

Famiglia e genealogia

Rickard Stark???Hoster TullyMinisa Whent
Eddard StarkCatelyn Tully
Robb StarkSansa StarkArya StarkBrandon StarkRickon Stark

Capitoli

AGOT07  •  AGOT22  •  AGOT32  •  AGOT50  •  AGOT65

Note