La regina dei draghi: differenze tra le versioni
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[[La regina dei draghi]] è il quarto volume dell'edizione italiana de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]'', una saga fantasy in sette volumi in corso di scrittura da parte di George R. R. Martin, pubblicato nel 2001 dalla casa editrice Mondadori. | [[La regina dei draghi]] è il quarto volume dell'edizione italiana de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]'', una saga fantasy in sette volumi in corso di scrittura da parte di George R. R. Martin, pubblicato nel 2001 dalla casa editrice Mondadori. | ||
Il libro costituisce la seconda parte di [[A Clash of Kings]], pubblicato dalla Harper Collins il 16 novembre 1999. La prima parte del | Il libro costituisce la seconda parte di [[A Clash of Kings]], pubblicato dalla Harper Collins il 16 novembre 1999. La prima parte del secondo volume in lingua originale è stata pubblicata dalla Mondadori nel 2001 con il titolo [[Il regno dei lupi]]. | ||
Versione delle 13:07, 28 dic 2014
La regina dei draghi | ||||
A Song of Ice and Fire Volume 4 | ||||
ISBN | 978-88-04-49656-4 | |||
Autore | George Raymond Richard Martin | |||
Traduttore | Sergio Altieri | |||
Editore | Mondadori | |||
Genere | Fantasy | |||
Prima edizione | 2001 | |||
Capitoli | 38 | |||
Pagine | 470 | |||
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La regina dei draghi è il quarto volume dell'edizione italiana de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, una saga fantasy in sette volumi in corso di scrittura da parte di George R. R. Martin, pubblicato nel 2001 dalla casa editrice Mondadori.
Il libro costituisce la seconda parte di A Clash of Kings, pubblicato dalla Harper Collins il 16 novembre 1999. La prima parte del secondo volume in lingua originale è stata pubblicata dalla Mondadori nel 2001 con il titolo Il regno dei lupi.
Quarta di copertina
Mentre la cometa di sangue continua a brillare nel cielo dei Sette Regni, la Guerra dei Re prosegue senza esclusione di colpi. Robb Stark conquista una vittoria dietro l'altra, arrivando a minacciare le piazzeforti dei Lannister; dal canto suo anche l'astuto Tyrion fatica a tenere sotto controllo il proprio reame. Intanto nella fortezza maledetta di Harrenhal il crudele Lord Tywin Lannister si sta preparando a marciare verso occidente per affrontare Stark. Ma qualcun altro sta tessendo la sua inesorabile tela di morte. infatti, all'estremo Nord, oltre la Barriera di ghiaccio, forze oscure vanno facendosi sempre più minacciose e sempre più incombenti. Solo Jon Snow con un pugno di Guardiani della Notte può difendere il regno degli uomini dall'invasione di barbari e giganti. Uno scontro da cui dipenderà l'esistenza stessa dei Sette Regni.
Sinossi
Tra Stannis e Renly
Nei pressi di Capo Tempesta, Stannis e Renly si incontrano, ma i tentativi di Catelyn di indurli ad un accordo si rivelano vani, perché entrambi vogliono essere riconosciuti come sovrani. Renly decide pertanto di affrontare militarmente il fratello.[1] Mentre si prepara alla battaglia con l'aiuto di Brienne e in presenza di Catelyn, un'ombra, generata dalla magia di Melisandre, esce dalla parete e lo uccide. Brienne viene subito accusata dell'omicidio, ma Catelyn la aiuta a fuggire dall'accampamento.[2]
Dopo la morte di Renly una parte del suo esercito si schiera dalla parte di Stannis, mentre altri, tra cui i Tyrell, si disperdono.[3]
Stannis continua l'assedio a Capo Tempesta, chiedendo al castellano Ser Cortnay Penrose di consegnargli il giovane Edric Storm, unico bastardo riconosciuto di Re Robert. Pur di non farlo, Ser Cortnay sfida il re a duello, ma Melisandre, portata sotto la fortezza da Davos, partorisce un'altra ombra che uccide il castellano, ponendo così fine alla resistenza di Capo Tempesta.[4]
In spedizione oltre la Barriera
I Guardiani della Notte ripartono alla volta del Pugno dei Primi Uomini, luogo fortificato dove decidono di attendere l'arrivo dei dispersi. Spettro induce Jon a seguirlo ai piedi della collina, dove il ragazzo trova una tomba contenente delle armi di ossidiana avvolte in un pezzo di stoffa.[5] Lì il gruppo viene raggiunto da alcuni uomini della Torre delle Ombre guidati da Qhorin il Monco, che riferisce che Mance Rayder sta riunendo i suoi uomini presso gli Artigli del Gelo. Il ranger si offre di guidare un gruppo di esploratori diretti fino a lì e chiede che Jon faccia parte del suo gruppo.[6]
Durante la missione il ragazzo viene inviato al Passo di Skirling insieme a Stonesnake, dove i due avvistano un gruppo di bruti e lo attaccano. Tuttavia, dopo aver ucciso uno dei nemici, Jon risparmia la vita a un altro di loro, una donna di nome Ygritte, e le concede di fuggire.[7]
Proseguendo verso il Passo di Skirling, anche Jon inizia a fare i sogni di lupo entrando nei panni di Spettro, intravedendo un grosso esercito di Bruti e ritrovandosi a lottare con un'aquila posseduta da un metamorfo dei nemici. Quando Jon racconta il sogno e il gruppo si scopre effettivamente osservato da un'aquila, Qhorin decide di interrompere la missione.[8]
Uno a uno, i compagni di Jon soccombono al gelo, finché non rimangono solo lui e Qhorin il Monco, che incarica il ragazzo di arrendersi a Mance Rayder ed infiltrarsi tra i Bruti in modo da scoprire i loro piani. Poco dopo i due confratelli vengono circondati e Jon mette in atto il piano fingendo di passare della parte dei nemici e ritrovandosi costretto a uccidere Qhorin il Monco per guadagnarsi la loro fiducia.[9]
Attacco al Nord
Qualche tempo dopo, Jojen parla a Bran delle sue visioni, sostenendo di essere capace di predire fatti futuri grazie ad esse. Gli racconta anche di averne avute alcune riguardo al Corvo con tre occhi, che avrebbe mandato i due ragazzi Reed ad aiutare Bran ad aprire il terzo occhio, grazie al quale riuscirebbe a volare e avere visioni di luoghi lontani. Inoltre interroga il giovane Stark sui suoi sogni di lupo, sostenendo che il ragazzo in quei momenti entra veramente nell'animale.[10] Successivamente Jojen racconta a Bran alcuni suoi sogni profetici, riguardanti il mare che dilaga a Grande Inverno e la morte di alcuni abitanti del castello.[11]
Nel frattempo, giunge la notizia che il bastardo di Bolton ha sposato Lady Hornwood e poi l'ha uccisa, dichiarandosi padrone delle sue terre. Ser Rodrik si reca quindi ad arrestarlo, ma per sfuggire alla cattura l'uomo scambia la propria identità con quella del suo amico e servitore, Reek, che invece resta ucciso nello scontro. L'anziano cavaliere fa ritorno a Grande Inverno con Ramsay prigioniero senza conoscerne la vera identità.[11]
Sotto la guida di quest'ultimo, Theon attacca le terre dei Tallhart, ma si sente insoddisfatto dell'incarico ricevuto. Suggerisce quindi a Dagmer di cingere d'assedio Piazza di Torrhen, in modo da attirare lì Ser Rodrik Cassel e costringerlo a lasciare sguarnita Grande Inverno.[12]
Theon riesce così a prendere Grande Inverno con una manciata di uomini. Si dichiara principe del Nord e riceve il giuramento di fedeltà da parte del finto Reek e di Osha.[13] Quest'ultima in realtà finge di stare dalla sua parte, e dopo aver sedotto alcuni dei suoi uomini aiuta Bran, Rickon, Hodor e i fratelli Reed a fuggire. Theon guida l'inseguimento nella Foresta del Lupo, ma senza successo. Per evitare il disonore di averli persi, su suggerimento del finto Reek uccide altri due ragazzini e, dopo averli resi irriconoscibili, appende i loro corpi alle mura del castello, fingendo che si tratti dei due Stark.[14]
Quando Asha arriva a Grande Inverno gli nega i soldati aggiuntivi indispensabili a tenere il castello contro le truppe di Rodrik Cassel, di ritorno da Piazza di Torrhen. Capendo di essere perduto, Theon invia il falso Reek a Forte Terrore, allettato dalla sua promessa di portargli duecento uomini.[15]
Qarth
Daenerys resta ospite del palazzo di Xaro Xhoan Daxos, che la riempie di adulazioni nella speranza di diventare suo sposo e impossessarsi dei draghi. La ragazza invece cerca aiuto per tornare nei Sette Regni, ma nessuno è disposto a fornirle un esercito e delle navi.[16] Dopo aver fallito con le gilde mercantili della città Daenerys decide di rivolgersi a Pyat Pree e agli altri stregoni. Si reca dunque, su loro invito, nella Casa degli Eterni, dove le si presentano varie visioni di cui non sempre comprende il significato. Scopre infine che gli Eterni sono solo delle ombre grigie che la assalgono mostrandole altre scene che la riguardano; per permetterle di fuggire Drogon incendia la Casa degli Eterni insieme ai suoi abitanti e Pyat Pree le lancia per questo una maledizione.[17]
Daenerys decide infine di lasciare Qarth, dove teme la vendetta degli stregoni. Xaro le offre delle navi in cambio di uno dei suoi draghi, ma la giovane rifiuta e si reca invece al porto in cerca di navi con cui salpare, senza però riuscire a trovare capitani disposti a trasportare lei e la sua gente. All'improvviso subisce un attentato da parte di uno degli Uomini del Dispiacere, sventato da Belwas il Forte e da un Barristan Selmy in incognito, che le raccontano di essere stati inviati da Magistro Illyrio con tre navi che la riportino a Pentos.[18]
Solo la morte può pagare la vita
Nel frattempo la crudeltà di Weese si accresce sempre di più, spingendo Arya a fare il suo nome a Jaqen H'ghar, ma quando vede Lord Tywin e i suoi capitani lasciare il castello per andare in guerra si pente di aver puntato ad obiettivi così piccoli. Tuttavia, prima che possa comunicare a Jaqen H'ghar di aver cambiato idea, anche Weese viene trovato morto.[19]
Vargo Hoat, comandante dei Bravi Camerati ingaggiati da Lord Tywin, torna ad Harrenhal con alcuni prigionieri delle truppe di Roose Bolton, uno degli alfieri di Robb Stark. Per farli scappare Arya si rivolgere a Jaqen H'ghar e lo costringe ad aiutarla minacciandolo di sussurrare il suo stesso nome. Solo quando aprono le porte delle segrete per farne uscire i prigionieri si rendono conto che la cattura era una finzione organizzata da Vargo Hoat per consentire a Roose Bolton di prendere la fortezza. Colpito dalla sua temerarietà, Lord Bolton prende Arya come coppiera. Prima di lasciare Harrenhal, Jaqen H'ghar cambia magicamente la propria faccia ed invita Arya a raggiungerlo un giorno a Braavos per diventare un'assassina degli Uomini senza Volto, dandole una moneta speciale che le consentirebbe di mettersi in contatto con l'organizzazione.[20]
Come coppiera di Roose Bolton, la ragazza ascolta le sue conversazioni e legge le sue lettere, venendo a sapere della caduta del Nord e della morte di Bran e Rickon. Quando scopre che Lord Bolton intende andarsene da Harrenhal lasciandola in mano ai Bravi Camerati Arya convince Gendry e Frittella a scappare insieme verso Delta delle Acque, rubando cavalli e spade.[21]
Tra pace e guerra
A Occidente la guerra volge a favore di Robb Stark, che vince una serie di importanti scontri. Per vendetta Re Joffrey ordina alla Guardia Reale di colpire Sansa e denudarla, ma Tyrion interviene a favore della ragazza.[22]
Dopo la morte di Renly Ditocorto viene inviato a Ponte Amaro per indurre i Tyrell ad allearsi con i Lannister, proponendo il matrimonio tra Re Joffrey e Margaery Tyrell.[3]
Nel frattempo, Robb lascia Delta delle Acque e si dirige verso occidente, dove combatte e sconfigge il secondo esercito Lannister, guidato da Ser Stafford.[11] Durante la sua assenza, tuttavia, Ser Cleos Frey torna al castello con le nuove proposte di pace; alcuni degli uomini infiltrati tra la sua scorta cercano di liberare Jaime, ma vengono scoperti e impiccati. Quando Catelyn torna a Delta delle Acque insieme a Brienne, che le ha giurato fedeltà, trova suo padre Lord Hoster morente.[23]
Mentre Robb, diretto verso il Crag, continua a mietere vittorie, anche Ser Edmure parte in guerra per difendere Delta delle Acque dalle scorribande dei Nobile Casa Lannister, tornando vittorioso.[24]
Quando Catelyn riceve la notizia della morte di Bran e Rickon, ne rimane sconvolta e si reca nelle segrete a parlare con Jaime Lannister. Al termine del colloquio, prende una decisione e chiede a Brienne di consegnarle la sua spada.[25]
Pronti all'assedio
Nel rispetto dell'accordo matrimoniale preso da Tyrion con il Principe Doran Martell, Myrcella parte per Dorne con la scorta di Ser Arys Oakheart. Il corteo che l'ha accompagnata al porto viene preso d'assalto da una rivolta di popolani, nel corso della quale molte persone perdono la vita.[26]
Anche a causa di questo incidente, Cersei vuole allontanare Tommen dalla capitale per metterlo in salvo, ma quando Tyrion lo scopre fa rapire il nipote, in modo che stia al sicuro ma sotto il suo controllo.[27] Nel frattempo apprende che qualcuno ha scoperto la magione di Shae e decide di farla assumere come domestica da Lollys.[27] Fa appena in tempo: come rappresaglia per il rapimento di Tommen Cersei fa rapire a sua volta quella che crede essere l'amante del fratello, prendendo invece Alayaya, un'altra prostituta; quando lo scopre, Tyrion la minaccia di fare a Tommen qualsiasi male venga fatto alla ragazza.[28]
Al posto di Ser Preston Greenfield, morto nella sommossa, e di Ser Boros Blount, destituito dalla regina per non aver saputo proteggere Tommen, Tyrion sceglie come nuovi membri della Guardia Reale Ser Balon Swann e Ser Osmund Kettleback, un mercenario che fa il doppio gioco tra lui e Cersei.[29]
Sansa ha le sue prime mestruazioni e cerca di nasconderlo, per paura che ora Joffrey possa sposarla, ma la regina viene subito avvertita.[30]
La battaglia delle Acque Nere
La flotta di Stannis Baratheon, quattro volte quella reale, arriva ad Approdo del Re. Le donne di corte si rifugiano nel Fortino di Maegor, ed insieme a loro c'è anche Ser Ilyn Payne,[31] con l'incarico di giustiziarle nel caso la battaglia volgesse al peggio.[32]
Quando tutte le navi di Stannis affrontano la risalita delle Rapide Nere i difensori iniziano a lanciare dalle mura ampolle di altofuoco mentre all'ingresso della baia viene alzata una grande catena che impedisce la fuga delle navi. La flotta di Stannis resta così intrappolata nell'incendio e decimata.[33]
A terra, tuttavia, l'andamento della battaglia è favorevole alle truppe Baratheon, guidate da Stannis in persona.[34] Temendo il peggio, Tyrion decide di condurre una sortita fuori dalle mura[34], con accanto Podrick Payne e Ser Mandon Moore.[35] Quest'ultimo prende alla sprovvista Tyrion, cercando di ucciderlo durante la battaglia, ma fallisce nell'intento e muore per mano di Podrick.[35]
Quando la caduta della città sembra ormai inevitabile, Sansa cerca di rincuorare le altre dame e poi si rifugia nelle sue stanze. Lì viene raggiunta dal Mastino che, terrorizzato dal fuoco, fugge dalla città dopo averle chiesto invano di seguirlo.[36]
L'esito della battaglia tuttavia si capovolge a causa dell'intervento improvviso dell'esercito di Lord Tywin, a cui si sono unite le truppe Tyrell.[36]
Le conseguenze della guerra
Ad Approdo del Re molti uomini vengono premiati per il loro valore, altri perdonati per il loro tradimento, purché si sottomettano. Lord Tywin assume personalmente il governo del regno e ai Tyrell vengono concessi grandi onori: un posto nel Concilio Ristretto per Lord Mace, uno nella Guardia Reale per Ser Loras e Joffrey ripudia Sansa a favore di Margaery. Sansa è sollevata, ma Ser Dontos le ricorda che è ancora in pericolo e le promette che il giorno del matrimonio di Joffrey riuscirà a farla fuggire; le consegna una rete per i capelli da indossare all'occasione.[37]
Nel frattempo, Grande Inverno è assediata dagli uomini del Nord guidati da Ser Rodrik Cassel, ma Theon cerca di resistere. La situazione si sblocca tuttavia quando gli uomini di Forte Terrore attaccano e massacrano gli uomini di Ser Rodrik. Entrato nel castello Ramsay rivela la sua vera identità e i suoi uomini mettono a ferro e fuoco Grande Inverno uccidendo sia la sua gente che gli Uomini di Ferro e prendendo prigioniero Theon.[38]
Dopo l'incendio, Bran, Rickon e i loro compagni escono dalle cripte, dove sono stati rifugiati fin dalla loro fuga. Prima di andarsene si recano nel parco degli dei, dove trovano Maestro Luwin morente. Su suo consiglio, il gruppo si divide: Osha e Rickon si dirigono lungo la Strada del Re, mentre gli altri si avviano verso nord in direzione della Barriera.[39]
Lista dei POV
I POV che compaiono ne La regina dei draghi, in ordine di apparizione, sono:
- Sansa Stark (6 capitoli), sorella minore del Re del Nord Robb Stark
- Catelyn Tully (4 capitoli), figlia maggiore di Lord Hoster Tully e Lady Minisa Whent, vedova di Lord Eddard Stark e madre del Re del Nord Robb Stark
- Jon Snow (5 capitoli), figlio bastardo di Lord Eddard Stark
- Brandon Stark (3 capitoli), fratello minore ed erede del Re del Nord Robb Stark
- Tyrion Lannister (9 capitoli), figlio minore di Lord Tywin Lannister e Lady Joanna Lannister e Primo Cavaliere ad interim di Re Joffrey Baratheon
- Theon Greyjoy (4 capitoli), quarto figlio di Lord Balon Greyjoy e Lady Alannys Harlaw
- Arya Stark (3 capitoli), sorella minore del Re del Nord Robb Stark
- Daenerys Targaryen (3 capitoli), figlia minore di Re Aerys II Targaryen e della Regina Rhaella Targaryen, regina in esilio
- Davos Seaworth (2 capitoli), cavaliere al servizio di Re Stannis Baratheon
Elenco dei capitoli
La regina dei draghi è composto da trentotto capitoli e delle appendici riepilogative dei personaggi e delle casate.
Mappe
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Il Sud[40]
Note
- ↑ ACOK31
- ↑ ACOK33
- ↑ 3,0 3,1 ACOK36
- ↑ ACOK42
- ↑ ACOK34
- ↑ ACOK43
- ↑ ACOK51
- ↑ ACOK53
- ↑ ACOK68
- ↑ ACOK28
- ↑ 11,0 11,1 11,2 ACOK35
- ↑ ACOK37
- ↑ ACOK46
- ↑ ACOK50
- ↑ ACOK56
- ↑ ACOK40
- ↑ ACOK48
- ↑ ACOK63
- ↑ ACOK38
- ↑ ACOK47
- ↑ ACOK64
- ↑ ACOK32
- ↑ ACOK39
- ↑ ACOK45
- ↑ ACOK55
- ↑ ACOK41
- ↑ 27,0 27,1 ACOK44
- ↑ ACOK54
- ↑ ACOK49
- ↑ ACOK52
- ↑ ACOK57
- ↑ ACOK60
- ↑ ACOK58
- ↑ 34,0 34,1 ACOK59
- ↑ 35,0 35,1 ACOK61
- ↑ 36,0 36,1 ACOK62
- ↑ ACOK65
- ↑ ACOK66
- ↑ ACOK69
- ↑ 40,0 40,1 40,2 Bantam Dell: mappe di A Clash of Kings