Sansa Stark: differenze tra le versioni
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Versione delle 19:59, 1 giu 2016
Sansa Stark | |
Dati personali | |
Nascita | 286 |
Casata | Nobile Casa Stark |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Attore | Sophie Turner |
Doppiatore | Giulia Tarquini |
Apparizioni | Prima stagione |
Sansa Stark è la secondogenita di Lord Eddard Stark di Grande Inverno e sua moglie Catelyn Tully.[1]
Descrizione fisica
Ha zigomi alti, lunghi capelli ramati[2] e gli occhi azzurri dei Tully[3]. È molto attraente[2] e sembra una versione più giovane di sua madre Catelyn[4].
Ha mani precise e delicate e la sua voce è dolce e melodiosa.[2]
Indossa sempre abiti belli ed eleganti, ed è sempre ben pettinata.[2]
Descrizione Psicologica
Fin da bambina Sansa viene istruita nelle arti femminili, dove si dimostra molto capace: sa ricamare, danzare e cantare, scrivere poesie e vestirsi, suonare l'arpa e le campane tubolari.[2] Inoltre sa leggere e scrivere molto meglio di tutti i suoi fratelli[4], ma non riesce bene nell'amministrazione delle casa[2] e nei i conti[4]. Non ama cavalcare e non è molto abile in questa disciplina.[5]
È educata[2], obbediente[4] e rispettosa delle regole; attribuisce grande importanza all'etichetta, alla cortesia e in ogni occasione cerca sempre di comportarsi come farebbe una vera lady. Per via di queste qualità viene spesso lodata dalla sua istitutrice, Septa Mordane[2], di cui cerca spesso l'approvazione[6]. Diviene tuttavia testarda quando si parla di Lady, alla quale è molto affezionata.[5] Dopo la morte della metalupa continua a pensarla, sognarla e immaginarla.[7]
Ama molto le ballate e i loro protagonisti[5], per lei sono un conforto e una forma di evasione[4]. Romantica e sognatrice, si fa spesso trasportare dalla passione per le storie di amori e cavalieri, tanto da ricollegare quanto le capita ad episodi leggendari[5] e da considerarli fonte di verità.[7]
Sente di essere innamorata di Joffrey anche senza conoscerlo, e ritiene che corrisponda esattamente al suo ideale di principe.[5] Solo dopo la morte del padre vede i suoi sogni infrangersi e inizia a capire che il suo mondo fatto di nobili cavalieri e dame era solo un'illusione.[8]
Ha rapporto difficile con la sorella Arya a causa delle grandi diversità di carattere e di punti di vista. Sansa non riesce a capirla, ne disapprova il comportamento ribelle, le scelte e i gusti, e teme di esserne messa in imbarazzo e danneggiata. La vorrebbe infatti più dolce, femminile e composta. Per questo motivo disapprova l'eccessiva morbidezza del padre di fronte ai comportamenti inopportuni della sorella. Inoltre, a differenza di Arya, Sansa attribuisce grande importanza alle classi sociali: si dimostra restia ad entrare in confidenza con i popolani[5] e ci tiene a puntualizzare che Jon Snow è solamente un fratellastro[2].
È spaventata da Sandor Clegane, ma dopo aver sentito la sua storia inizia a provare compassione per lui[6].
Si trova a disagio di fronte a Ditocorto[6] per il modo in cui questi la guarda, che la fa sentire nuda[4].
Idealizza la Regina Cersei[5] e, nonostante la ritenga colpevole della morte di Lady[6], continua a considerarla un vero e proprio modello di educazione e cortesia[7], soffrendo quando scopre che questa la ritiene stupida[8].
Resoconto biografico
L'infanzia a Grande Inverno
"I suoi ricami sono deliziosi quanto lei," aveva detto una volta Septa Mordane alla lady loro madre. | |
Nasce a Grande Inverno nel 286.[2]
In tenera età, confusa dalla grandi differenze di aspetto e carattere tra lei e Arya, chiede alla madre se questa sia davvero sua sorella venendo rassicurata a riguardo.[5]
Un giorno apprende che Jon non è per lei un vero e proprio fratello e dal quel momento inizia a puntualizzare sempre che è il suo "fratellastro".[9]
A circa otto anni viene condotta da Robb, insieme ad Arya e Bran, nelle cripte di Grande Inverno, dove si trovano le tombe dei loro antenati. Robb inizia a parlare di fantasmi e poco dopo Jon esce da una tomba coperto di farina per spaventarli. Sansa scappa urlando verso le scale, ma dopo quell'episodio tutti insieme tornano spesso a giocare nelle cripte.[10]
Nel 298 riceve in regalo uno dei metalupi trovati nella Foresta del Lupo e reagisce incuriosita e ben disposta; discute con i fratelli nelle cucine per decidere i nomi da assegnare ai cuccioli[11] optando alla fine per Lady[2].
Al suo arrivo a Grande Inverno, Re Robert nomina Eddard Stark suo Primo Cavaliere e propone di unire le casate Baratheon e Stark tramite il matrimonio tra Sansa e Joffrey.[12] Quella sera Sansa partecipa al banchetto in onore del re e sfila felice fino alla piattaforma rialzata al braccio di Joffrey. Mangia seduta vicino a lui[2] e per l'occasione beve un bicchiere di vino su concessione del padre.[13]
Nel momento in cui Eddard accetta la nomina a Primo Cavaliere viene deciso che Sansa, in quanto promessa sposa del principe, dovrà seguirlo a sud insieme ad Arya e Bran.[14]
Alcuni giorni dopo partecipa ad una lezione di ricamo in compagnia della Principessa Myrcella sotto la tutela di Septa Mordane, durante la quale chiacchiera con Jeyne Poole e Beth Cassel riguardo all'interesse del Principe Joffrey nei suoi confronti. Appare imbarazzata quando Arya cerca di intromettersi e rimprovera dolcemente Beth quando questa parla del suo futuro matrimonio. Si rivolge poi alla sorella per chiederle un parere sul principe, ma la discussione si sposta su Jon e le due hanno un diverbio in cui Sansa sostiene che il fratellastro sia invidioso di Joffrey[2]
In viaggio verso sud
In fondo, tutto ciò che voleva era che le cose fossero belle e delicate, come dicevano le rime delle ballate. | |
Diversi giorni dopo Sansa lascia Grande Inverno assieme al padre e alla sorella al seguito del re. Durante il viaggio verso Approdo del Re evita di allontanarsi dal convoglio reale, soprattutto durante la traversata delle terre paludose dell'Incollatura, che le risulta particolarmente sgradevole. Disapprova le continue esplorazioni avventurose di Arya, e spera invano che il padre la rimproveri e le ricordi la giusta condotta per una lady.[5]
Un giorno, quando la carovana è ormai vicina al Tridente, Sansa riceve da parte della Regina Cersei l'invito a passare una giornata nella casa su ruote insieme a lei e alla Principessa Myrcella. La mattina del giorno prefissato fa colazione in una locanda insieme a Septa Mordane; dopo va con la sua metalupa alla ricerca della sorella, anch'essa invitata dalla regina, anche se teme che Arya finirà con il metterla in imbarazzo. Al rifiuto di quella, decisa a passare la giornata con Mycah malgrado i tentativi di persuasione della sorella, rimane delusa e umiliata.[5]
Avvicinatasi al centro dell'accampamento si imbatte in alcuni cavalieri appena arrivati: Barristan Selmy, Renly Baratheon e Ilyn Payne, giunti da Approdo del Re. Vedendo la padrona spaventata dall'aspetto del boia di corte, Lady inizia a ringhiare in sua difesa, cosa che attira l'attenzione della folla intorno e mette Sansa a disagio. Joffrey, però, la raggiunge per tranquillizzarla. Dopo essersi ripresa, Sansa fa la conoscenza dei nuovi arrivati e porge le sue scuse a Ser Ilyn. La regina decide tuttavia di rimandare la visita di Sansa e invita Joffrey a tenerle compagnia.[5]
I due decidono di uscire a cavallo, dedicando la giornata alle avventure: esplorano caverne e seguono le tracce di una pantera ombra, per poi pranzare nei pressi di un fortino. Sansa è felice della galanteria del principe e delle attenzioni che questi le dedica, finché i due non si imbattono in Arya e Mycah, intenti a duellare con dei bastoni. Joffrey si rivolge a Mycah con prepotenza, e quando lo ferisce con la sua spada Arya si avventa su di lui. Ne segue una lotta, a cui Sansa assiste piangendo per la bella giornata rovinata. Accorre al fianco di Joffrey quando questi viene ferito da Nymeria e poi si allontana per cercare soccorso.[5] La sera stessa racconta in privato l'accaduto al padre.[15]
Quando Arya viene ritrovata e portata al castello di Darry, dove il convoglio reale si è fermato, Eddard manda Jory Cassel a prendere Sansa per farla testimoniare davanti a Re Robert. Tuttavia la ragazza, spaventata, finge di non ricordare quanto accaduto, e per questo Arya le si scaglia contro dandole della bugiarda. Il re decide di lasciar cadere la questione, ma su insistenza di Cersei viene decretata la soppressione di Lady, essendo Nymeria introvabile. Sansa, incredula, si dispera e implora inutilmente il padre di non permetterlo, ma viene solo riportata da Jory nella sua stanza e tenuta lontana dall'esecuzione.[15]
Per tutto il resto del viaggio continua a piangere per la morte della metalupa; sulle prime incolpa dell'accaduto anche il Principe Joffrey, ma in seguito si convince che le uniche colpevoli siano la regina e, soprattutto, Arya.[16]
Figlia del Primo Cavaliere
Era già completamente inebriata: dalla magia della notte, dal fascino della corte, da tutta quella seducente bellezza che aveva sognato ogni istante della sua giovane vita e che mai aveva osato sperato di conoscere. | |
Anche dopo l'arrivo ad Approdo del Re continua ad essere furiosa con Arya. Un giorno, durante un pranzo, Eddard conferma le voci riguardo all'organizzazione di un torneo indetto in onore della sua nomina. Sansa, elettrizzata all'idea, implora il padre di permetterle di andare mentre Arya non si dimostra entusiasta, cosa che provoca un nuovo diverbio tra le due.[16]
Una notte giunge al castello la notizia del risveglio di Bran, ed Eddard, Sansa e Arya si recano a pregare nel Parco degli Dei per ringraziare gli Antichi Dei.[16]
Diverse settimane più tardi si reca al Torneo del Primo Cavaliere con Septa Mordane e Jeyne Poole. Insieme all'amica commenta i cavalieri e grida nei momenti più emozionanti degli scontri. Assiste alla morte di Hugh della Valle per mano di Ser Gregor Clegane, ma non riesce a piangere per lui, trattandosi di uno sconosciuto. Resta incantata da Ser Loras Tyrell e accetta la rosa rossa che lui le offre per celebrare la sua vittoria su Robar Royce. Poco dopo fa la conoscenza di Lord Petyr Baelish, ma i suoi modi ambigui la mettono a disagio.[6]
Alla fine della prima giornata del torneo, partecipa al banchetto insieme alla septa. Joffrey, che aveva ignorato la ragazza dall'incidente sul Tridente, viene a sedersi vicino a lei comportandosi con galanteria; Sansa è entusiasta della serata, ma quando arriva il momento di tornare alla Fortezza Rossa si spaventa nello scoprire che sarà Sandor Clegane a scortarla. Durante il tragitto, Sandor inizia a deridere la sua ingenuità e poi la obbliga ad osservare il suo volto bruciato. Sansa all'inizio piange, ma dopo aver ascoltato il racconto su come si è procurato le ustioni si sente triste per lui e non prova più paura. Giunta alla soglia dei suoi quartieri promette di mantenere il segreto sulla sua storia, ma il Mastino la minaccia comunque di ucciderla se la rivelerà a qualcuno.[6]
Il giorno successivo assiste agli scontri finali del torneo: accoglie con gioia la vittoria del Mastino su Jaime ma scoppia a piangere temendo per Ser Loras quando questi viene aggredito di sorpresa da uno sconfitto Gregor Clegane. Partecipa poi assieme al padre e alla sorella al banchetto di chiusura del torneo.[17]
Quando Eddard viene riportato al castello ferito e privo di sensi dopo lo scontro con Jaime Lannister, Sansa passa insieme ad Arya ogni giorno a pregare accanto a lui.[18]
Qualche giorno dopo il risveglio del padre, Sansa assiste mentre questi amministra la giustizia, rimanendo contrariata dalla sua scelta di mandare Lord Beric Dondarrion a punire i crimini di Gregor Clegane al posto di Loras Tyrell. Mentre esprime le sue perplessità viene udita da Petyr Baelish, al quale confessa i suoi sogni romantici riguardo al giovane cavaliere, ma in risposta Ditocorto l'avverte di non considerare la vita una ballata. A corte assiste anche alle richieste di Yoren, ma il confratello in nero tuttavia non le fa una buona impressione a causa del suo aspetto malconcio.[7] Quella sera racconta gli eventi alla sua amica Jeyne, confidandole le proprie impressioni.[7]
La mattina successiva a colazione inizia a parlare con Arya e Septa Mordane della condanna a morte di Gregor Clegane, ma la discussione si sposta sugli eventi accaduti sul Tridente e le due sorelle riprendono a litigare, tanto da spingere Septa Mordane a mandarle nelle loro camere. Più tardi Eddard manda a chiamare entrambe, e in privato annuncia di volerle rimandare a Grande Inverno. Sansa, sostenendo di amare Joffrey, dichiara di voler rimanere ad Approdo del Re per sposarlo, ma senza riuscire ad influenzare la decisione di Lord Stark. Mentre fa ritorno nella sua camera non riesce a smettere di piangere e rivolge parole ostili ad Arya, che cerca di rincuorarla.[7]
La fine del sogno
Ricordò le parole che Lord Petyr Baelish le aveva detto proprio in quella sala: "La vita non è una ballata, mia dolce fanciulla. Un giorno potresti impararlo a tue spese." | |
La mattina della partenza Sansa chiede al padre di permetterle di andare a salutare il Principe Joffrey, scappando via in lacrime al suo rifiuto.[19] Si reca quindi dalla Regina Cersei e le rivela le intenzioni di suo padre, sperando che la regina riesca a farla rimanere a corte. Viene quindi accompagnata da Ser Arys Oakheart in una stanza del Fortino di Maegor[4], in cui resta confinata durante il massacro degli uomini fedeli agli Stark, piangendo e chiedendo inutilmente alle guardie di sapere cosa sta accadendo. La porta viene aperta solo durante la notte, quando anche Jeyne Poole viene spinta nella stanza. Questa racconta gli scontri avvenuti durante il giorno, e Sansa si fa forza per confortare l'amica; infine le due vanno a dormire insieme abbracciate. Al tramonto del secondo giorno di reclusione sente suonare le campane del Grande Tempio di Baelor e capisce che Robert è morto, per poi addormentarsi piena di inquietudine.[4]
Il giorno seguente viene scortata nella sala del Concilio Ristretto, al cospetto di Cersei, Varys, Pycelle e Ditocorto. La regina si mostra seccata dalla presenza di Jeyne nelle stanze di Sansa e ordina di trovarle un'altra sistemazione. Poi rassicura Sansa dell'amore che lei stessa e Joffrey provano nei suoi confronti. Quando le viene rivelato del tradimento di Eddard, Sansa nega una simile eventualità, ma poi, confusa e spaventata dalle possibilità dell'annullamento dell'accordo di matrimonio, ribadisce il proprio amore e la propria fedeltà. La regina le chiede di dimostrarla scrivendo ai suoi parenti e invitandoli a fare atto di sottomissione alla corona. Sansa inizialmente esita e chiede, invano, di parlare con il padre, ma sentendosi rassicurata dal potere di Joffrey di concedergli la grazia scrive le lettere richieste. Quando torna nella sua stanza non trova più traccia di Jeyne.[4]
Entra nella Sala del Trono per assistere alla prima corte di giustizia del regno di Joffrey, venendo evitata da tutti in quanto figlia di un traditore. Ascolta la lettura dei nomi di coloro che devono giurare fedeltà al nuovo sovrano, e quando sente il nome di Arya immagina che questa sia al sicuro a Grande Inverno. Dopo la promulgazione dei decreti reali decide di farsi avanti per chiedere clemenza per Eddard, incoraggiata dalla presenza di Joffrey. Invece di negare i crimini del padre, sostiene che essi siano il risultato di cattive influenze esterne e dell'alterazione mentale provocata dal latte di papavero somministratogli. Viene rasserenata dalla risposta di Joffrey, che promette clemenza in cambio dell'ammissione delle colpe da parte di Lord Eddard.[20]
Sansa presenzia quindi alla confessione del padre nella piazza del Grande Tempio di Baelor. A dispetto delle sue speranze, Joffrey nega il perdono e ordina l'esecuzione di Eddard. Sansa cade sulle ginocchia singhiozzando istericamente[21], senza però riuscire a distogliere lo sguardo[8].
Dopo la morte del padre passa le giornate a letto tremando per la sofferenza, rifiutando di mangiare e di parlare. Arriva a pensare anche al suicidio, senza riuscire però a portare a termine il proposito. Un giorno Joffrey entra nella sua stanza, accompagnato da Meryn Trant e Sandor Clegane, ordinandole di prepararsi per andare a corte con lui. Ai tentativi di ribellione di Sansa, ormai piena di odio nei suoi confronti, il re reagisce comandando a Meryn Trant di colpirla; il cavaliere esegue, riuscendo così a costringerla ad obbedire. Prima di uscire dalla stanza seguendo il re, Sandor le consiglia di evitare altre ribellioni, capaci solo di causarle dolore inutile.[8]
Giunta nella Sala del Trono osserva quindi Joffrey amministrare la giustizia, e alla fine della seduta viene raggiunta dal re, che la invita a passeggiare con lui. Quando Sansa capisce che Joffrey vuole portarla sugli spalti dove ha posizionato le teste dei nemici uccisi tenta di ribellarsi, ma lo sguardo del Mastino le ricorda il suo consiglio precedente e la convince a desistere. Arrivata in cima si perde a guardare il paesaggio per non volgere lo sguardo verso le teste, ma Joffrey le impone di guardarle, mostrandogli prima quella di suo padre e poi quella di Septa Mordane. Sansa le fissa persuadendosi però a non pensare a cosa esse realmente rappresentano riuscendo così a rimanere calma, cosa che delude il suo promesso sposo. Quando però il re propone di donarle anche la testa di suo fratello Robb Sansa risponde a tono, cosa che spinge il sovrano a ordinare a Meryn di colpirla. Sansa viene allora presa dalla tentazione di spingere Joffrey giù dalle mura, incurante del rischio di cadere insieme lui, ma Sandor la dissuade mettendosi tra i due.[8]
Famiglia e genealogia
Rickard Stark | ??? | Hoster Tully | Minisa Whent | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eddard Stark | Catelyn Tully | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Robb Stark | Sansa Stark | Arya Stark | Brandon Stark | Rickon Stark | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Capitoli
Note
- ↑ AGOT - Appendice B
- ↑ 2,00 2,01 2,02 2,03 2,04 2,05 2,06 2,07 2,08 2,09 2,10 2,11 2,12 AGOT07
- ↑ AGOT14
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 AGOT51
- ↑ 5,00 5,01 5,02 5,03 5,04 5,05 5,06 5,07 5,08 5,09 5,10 5,11 AGOT15
- ↑ 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 AGOT29
- ↑ 7,0 7,1 7,2 7,3 7,4 7,5 AGOT44
- ↑ 8,0 8,1 8,2 8,3 8,4 AGOT67
- ↑ AGOT19
- ↑ AGOT66
- ↑ AGOT02
- ↑ AGOT04
- ↑ AGOT05
- ↑ AGOT06
- ↑ 15,0 15,1 AGOT16
- ↑ 16,0 16,1 16,2 AGOT22
- ↑ AGOT30
- ↑ AGOT39
- ↑ AGOT49
- ↑ AGOT57
- ↑ AGOT65