Boros Blount: differenze tra le versioni

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Versione delle 19:20, 4 feb 2018

Boros Blount
Dati personali
Nobile Casa Blount
Guardia Reale
Apparizioni
A Game of Thrones A Clash of Kings
Serie TV
Prima stagione Seconda stagione

Ser Boros Blount è un cavaliere della Guardia Reale di Re Robert Baratheon[1] e, dopo di lui, di Re Joffrey Baratheon[2].


Descrizione Fisica

Ser Boros è un uomo brutto[3], con il volto spigoloso e cadente[4] e con il naso rincagnato[4]. È quasi completamente calvo,[4] ad accezione di pochi radi capelli grigi[3]. Ha il torace ampio e le gambe corte e tozze.[3]

La sua voce è incolore.[3]

Spesso digrigna i denti e fa smorfie sgradevoli.[5]

Come tutti i suoi confratelli, indossa abitualmente il lungo mantello bianco dei cavalieri della Guardia Reale.[6]

Descrizione Psicologica

È un uomo impaziente[7], e malgrado un atteggiamento aggressivo è un codardo[8]

Ser Boros è intimamente fedele alla Regina Cersei Lannister.[9]

Ha scarsa considerazione dei popolani.[5]

Esegue ciecamente gli ordini ricevuti, senza interrogarsi sul loro valore morale.[7]

Resoconto biografico

Ser Boros entra a far parte della Guardia Reale negli anni successivi alla Ribellione di Robert Baratheon.[1]

In seguito alla repressione della Ribellione di Balon Greyjoy del 289 partecipa al torneo tenuto a Lannisport per celebrare l'evento, e nell'occasione viene sconfitto da Ser Jorah Mormont.[10]


Nel 298 Ser Boros fa parte della scorta di Re Robert nel suo viaggio a Grande Inverno.[11]

Qualche tempo dopo il rientro ad Approdo del Re, Boros partecipa al Torneo del Primo Cavaliere, senza brillare particolarmente nella competizione.[12]

Si trova nella Sala del Trono durante la riunione del Concilio Ristretto convocata da Re Joffrey dopo la morte del padre, ed assiste pertanto all'arresto di lord Eddard per alto tradimento.[2] In seguito, su incarico della regina, Ser Boros si reca nella stanza di Sansa, nella torre più alta del Fortino di Maegor, e la conduce nella sala del Concilio Ristretto, dove la ragazza è attesa da Cersei, Varys, Ditocorto e Pycelle. Nel corso del colloquio che segue, la regina gli ordina di andare a prendere Jeyne Poole e scortarla fino agli appartamenti di Lord Baelish, dove la ragazza dovrebbe restare fino a che lo stesso Petyr non potrà occuparsene. Con questo incarico, Ser Boros lascia la sala.[3]

Durante la prima corte di giustizia del regno di Joffrey entra nella Sala del Trono scortando il re e Cersei. In tale occasione, quando Ser Barristan, destituito, sfodera la spada, Boros avanza insieme a Ser Meryn Trant, ma l'anziano cavaliere dichiara di non volerli colpire e si allontana indisturbato.[13]

In seguito alla proclamazione di Robb Stark a Re del Nord, Re Joffrey inizia a comandare ai cavalieri della Guardia Reale di percuotere Sansa Stark, e Ser Boros obbedisce senza mai esitare quando spetta a lui eseguire tale compito.[7]

Con il passare del tempo si intensificano le voci di un possibile attacco di Stannis Baratheon alla capitale. Ser Boros viene pertanto invitato al seguito della Regina Cersei quando questa si reca in città per ispezionare i nuovi scorpioni e le nuove catapulte per la difesa delle mura.[14]

Quando la notizia della sconfitta subita a Oxcross per mano di Robb Stark giunge ad Approdo del Re il sovrano, furioso, ordina a Ser Boros di colpire Sansa Stark con il piatto della spada, e poi di denudarla. Viene interrotto dall'improvviso arrivo del Primo Cavaliere Tyrion Lannister, scortato da Bronn e Timett; inizialmente Ser Boros cerca di giustificare le proprie azioni spiegando che stava solo eseguendo gli ordini ricevuti, e minaccia il Folletto quando questi rimprovera il sovrano per il suo comportamento, ma viene rapidamente ridotto al silenzio dalle minacce del Primo Cavaliere.[15]

Viene coinvolto nella sollevazione popolare scatenatasi in occasione del passaggio in città della corte reale dopo la partenza per Dorne della Principessa Myrcella; Ser Boros e Ser Meryn Trant si stringono intorno alla famiglia reale e si aprono la strada con la forza fino alla Fortezza Rossa. Una volta in salvo la regina gli comanda di tornare in città alla ricerca di Sansa Stark, smarritasi durante i tumulti; Ser Boros cerca di svicolare dall'incarico, attirandosi gli insulti di Tyrion Lannister. Durante l'alterco Sansa fa il suo ritorno al castello, messa in salvo da Sandor Clegane.[16]

Via via che le voci di un attacco alla città da parte di Stannis Baratheon diventano più insistenti Cersei decide di far allontanare dalla capitale il suo secondogenito Tommen, erede al Trono di Spade, e di farlo scortare scortarlo a Rosby da Lord Gyles e da una compagnia di soldati. Ser Boros viene scelto come suo accompagnatore. Durante il tragitto la compagnia viene intercettata dalle Cappe Dorate di Jacelyn Bywater, su ordine di Tyrion, e Ser Boros dichiara subito la propria resa, per poi essere condotto a Rosby e lì rinchiuso nelle segrete. Quando il sovrano riceve notizia di questi avvenimenti, il cavaliere viene destituito dal suo ruolo nella Guardia Reale per codardia e tradimento.[8]

Note