Guerra dei Cinque Re: differenze tra le versioni
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A causa della relativa sicurezza offerta dalla città, una quantità sempre crescente di profughi in fuga dai territori martoriati dal conflitto si riversa nella capitale, mettendone a dura prova le scorte alimentari e la tutela dell'ordine pubblico. Tra il popolo inizia a serpeggiare un forte malcontento, indirizzato principalmente contro il sovrano e la sua corte.<ref name="ACOK20" /> La situazione precipita in occasione della partenza della [[Myrcella Baratheon|Principessa Myrcella]] alla volta di [[Dorne]]: quando la corte reale, che aveva accompagnato la giovane al suo imbarco, fa ritorno alla [[Fortezza Rossa]], viene circondata da una folla ostile. L'atteggiamento scostante e derisorio di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Joffrey Baratheon|Joffrey]] trasforma l'ostilità in aperta rivolta, con i nobili e i loro soldati costretti ad aprirsi con le armi la strada per il [[Fortezza Rossa|castello]]. Nei tumulti che ne derivano, diversi membri della corte vengono uccisi e feriti, parte delle città viene devastata da incendi, e solo un massiccio intervento delle [[Guardia Cittadina di Approdo|Cappe Dorate]] riesce a riportare una parvenza di pace nella capitale.<ref name="ACOK41">[[ACOK41]]</ref> | A causa della relativa sicurezza offerta dalla città, una quantità sempre crescente di profughi in fuga dai territori martoriati dal conflitto si riversa nella capitale, mettendone a dura prova le scorte alimentari e la tutela dell'ordine pubblico. Tra il popolo inizia a serpeggiare un forte malcontento, indirizzato principalmente contro il sovrano e la sua corte.<ref name="ACOK20" /> La situazione precipita in occasione della partenza della [[Myrcella Baratheon|Principessa Myrcella]] alla volta di [[Dorne]]: quando la corte reale, che aveva accompagnato la giovane al suo imbarco, fa ritorno alla [[Fortezza Rossa]], viene circondata da una folla ostile. L'atteggiamento scostante e derisorio di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Joffrey Baratheon|Joffrey]] trasforma l'ostilità in aperta rivolta, con i nobili e i loro soldati costretti ad aprirsi con le armi la strada per il [[Fortezza Rossa|castello]]. Nei tumulti che ne derivano, diversi membri della corte vengono uccisi e feriti, parte delle città viene devastata da incendi, e solo un massiccio intervento delle [[Guardia Cittadina di Approdo|Cappe Dorate]] riesce a riportare una parvenza di pace nella capitale.<ref name="ACOK41">[[ACOK41]]</ref> | ||
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Versione delle 12:01, 7 lug 2022
La Guerra dei Cinque Re è un vasto conflitto che infiamma i Sette Regni dal 298 in seguito alla morte di Re Robert Baratheon.[1]
La successione di Joffrey Baratheon al Trono di Spade viene contestata da Stannis[2] e Renly Baratheon, che si dichiarano a loro volta Re dei Sette Regni[3]. Al contempo, Lord Robb Stark reclama l'indipendenza del Nord e delle Terre dei Fiumi dalla corona proclamandosi Re del Nord[4]; infine, Lord Balon Greyjoy dichiara la ricostituzione delle Isole di Ferro quale regno indipendente[5].
Cause del conflitto
Divenuto sospettoso della legittimità dei figli di Re Robert Baratheon e Cersei Lannister, Stannis Baratheon avvia delle indagini in merito assieme al Primo Cavaliere di Robert, Jon Arryn. I due arrivano a capire che Joffrey, Myrcella e Tommen non sono figli del re, ma il frutto di un rapporto incestuoso tra la regina e il suo fratello gemello Jaime Lannister.[6] Prima di poter comunicare la notizia a Robert Baratheon Jon muore per via di una improvvisa e rapida malattia[7], e Stannis, ipotizzando che la morte del Primo Cavaliere possa non essere stata una fatalità[2], lascia la corte recandosi a Roccia del Drago[8].
Re Robert si reca a Grande Inverno per proporre al suo amico d'infanzia Eddard Stark il posto di Primo Cavaliere[7]; Eddard desidererebbe rifiutare, ma un messaggio segreto recapitato dalla vedova di Jon Arryn, in cui viene ipotizzato che il precedente Primo Cavaliere sia stato ucciso dai Lannister, spinge il signore di Grande Inverno ad accettare l'incarico nella speranza di fare giustizia della morte del suo precedessore[9]. La decisione del sovrano alimenta inoltre del rancore in Lord Stannis, che ritenere il ruolo dovesse spettargli di diritto.[2]
Durante la permanenza della corte reale a Grande Inverno uno dei figli di Eddard, Bran, sorprende la regina ed il fratello durante un rapporto sessuale, e Jaime lo getta da una finestra per metterlo a tacere.[10] Dopo la partenza del re per Approdo del Re, mentre il bambino giace in coma, un sicario prezzolato attenta alla sua vita, venendo fermato all'ultimo momento. Questi eventi convincono gli Stark che qualcuno stia tentando di ridurre Bran al silenzio, e Catelyn Tully, moglie di Eddard, decide di raggiungere Approdo del Re per mettere al corrente il marito dell'attentato, portando con sé il pugnale dell'assassino come prova.[11]
Giunta nella capitale la donna incontra il suo amico d'infanzia Petyr Baelish, ora Maestro del Conio, che si offre di aiutarla ma in realtà le mente asserendo che l'arma appartiene a Tyrion Lannister, aumentando la diffidenza degli Stark verso i Lannister.[12] Nel viaggio di ritorno verso Grande Inverno Catelyn incontra Tyrion in una locanda delle Terre dei Fiumi e contando sulla presenza di armigeri fedeli alla sua casata lo rapisce[13], infrangendo la pace del re e dando il via alle prime rappresaglie militari dei Lannister[14].
Ad Approdo del Re Eddard Stark ricostruisce le indagini di Jon Arryn e scopre la verità sui figli di Cersei: offre alla regina l'esilio[15], ma lei riesce a ribaltare la situazione provocando la morte di Re Robert e privando quindi Eddard del suo principale protettore a corte. Il re morente nomina Eddard Stark reggente, ma questi si organizza per far arrivare la notizia della morte di Robert a Stannis, legittimo erede al trono.[16]
Renly Baratheon offre supporto a Eddard Stark nel rapire i figli di Cersei per renderla inoffensiva, ma il Primo Cavaliere rifiuta.[16] Renly lascia allora la capitale assieme a Ser Loras Tyrell dirigendosi ad Alto Giardino.[17] Nella sua ricerca di alleati per assicurare il trono Eddard chiede a Petyr Baelish di corrompere la Guardia Cittadina[16], ma Ditocorto tradisce Lord Stark portando le Cappe Dorate dalla parte dei Lannister. Quando la regina straccia il testamento di Robert Baratheon in cui questi assegnava ad Eddard Stark la reggenza, la Guardia Cittadina massacra i soldati Stark mentre Lord Eddard viene imprigionato. Joffrey Baratheon vede così assicurata la propria successione al Trono di Spade.[17]
Quando la notizia dell'imprigionamento di Eddard giunge a Grande Inverno Robb Stark rifiuta di prestare giuramento al nuovo re e al contrario raduna i vessilli di guerra marciando in forze verso sud.[18] Da Alto Giardino anche Renly rifiuta di fare sottomissione lanciando la propria pretesa al Trono di Spade[3]; Stannis, a Roccia del Drago, ignora anch'egli la convocazione a corte adottando però una tattica più attendista rispetto al fratello minore[2].
Approfittando del caos generatosi nei Sette Regni, Balon Greyjoy proclama l'indipendenza delle Isole di Ferro dalla corona di Approdo del Re e la restaurazione dell'Antica Via, predisponendo la sua flotta per una massiccia campagna di razzie sulle coste del Nord.[19]
Fazioni
- Joffrey Baratheon, sostenuto dalle casate dell'Occidente[17] e da parte di quelle delle Terre della Corona[20]
- Stannis Baratheon, sostenuto da parte delle casate delle Terre della Corona e dell'Altopiano[2], e successivamente da parte di quelle delle Terre della Tempesta[21]
- Renly Baratheon, sostenuto dalle casate dell'Altopiano e delle Terre della Tempesta[3]
- Robb Stark, sostenuto dalle casate del Nord e delle Terre dei Fiumi[4]
- Balon Greyjoy, sostenuto dalle casate delle Isole di Ferro[5]
Svolgimento
L'invasione delle Terre dei Fiumi
In seguito al rapimento di Tyrion Lannister da parte di Catelyn Tully alla Locanda dell'Incrocio, Lord Tywin Lannister inizia a radunare a Castel Granito i vessilli di guerra e ad assoldare compagnie mercenarie.[14] Dissimula le proprie mosse evitando di rispondere ai messaggi di Edmure Tully, erede di Delta delle Acque, che gli chiede ragione delle sue azioni.[22] Approfittando del ritorno di suo figlio Jaime Lannister da Approdo del Re[23], gli affida il comando di parte dell'armata, mantenendo tuttavia per sé stesso il controllo della porzione più ampia dell'esercito[22].
Inizialmente Lord Tywin invia Ser Gregor Clegane a razziare le Terre dei Fiumi, ordinandogli di agire nascondendo emblemi e vessilli in modo che i suoi uomini possano essere scambiati per semplici briganti. In questo modo il Lord di Castel Granito intende disperdere le forze dei lord delle Terre dei Fiumi lasciando così sguarnita Delta delle Acque. Nel corso dei saccheggi ai villaggi di Sherrer, Mummer's Ford e Wendish Town, Ser Gregor viene però riconosciuto da alcuni superstiti a causa della propria mole e della qualità dell'equipaggiamento dei suoi uomini. Alcuni dei superstiti di Sherrer vengono condotti ad Approdo del Re dai lord delle Terre dei Fiumi per testimoniare sull'accaduto. Per punire questi crimini, il Primo Cavaliere Eddard Stark invia una compagnia di armati, comandata da Lord Beric Dondarrion, con l'incarico di arrestare Gregor Clegane.[1]
Nel frattempo Edmure Tully invia un contingente di quattromila uomini alla Zanna Dorata al comando dei lord Vance e Piper per controllare il passo, ma Jaime Lannister, forte dei quindicimila uomini al suo comando, sbaraglia facilmente la resistenza e invade quindi da ovest le Terre dei Fiumi dirigendosi rapidamente verso Delta delle Acque.[24] Dinanzi alle mura del castello lo Sterminatore di Re si scontra con l'esercito Tully lì ammassato, sconfiggendolo: Edmure Tully in persona viene preso prigioniero e il castello viene posto sotto assedio.[25]
Al tempo stesso Lord Tywin si ricongiunge con Gregor Clegane, e i due organizzano un'imboscata a Mummer's Ford in cui distruggono le forze di Beric Dondarrion, che riesce a mettersi in salvo con pochi superstiti.[24] Da quel momento Lord Beric inizia una serie di azioni di guerriglia contro le salmerie dell'esercito Lannister.[25] Mentre il corpo principale dell'esercito prosegue verso oriente assicurandosi il controllo della Strada dell'Oro e della fortezza di Harrenhal, Ser Gregor continua la sua opera di devastazione mettendo a ferro e fuoco le terre dei Piper e dei Bracken.[26]
Il lupo e il leone
Quando le notizie sull'imprigionamento di Lord Eddard Stark raggiungono Grande Inverno, Robb Stark chiama a raccolta i vessilli di guerra e marcia verso sud.[18] Dopo aver lasciato una modesta guarnigione di arcieri al Moat Cailin procede fino alle Torri Gemelle, fortezza della Nobile Casa Frey; patteggia con l'anziano lord del castello, promettendogli tra le altre cose di prendere una delle sue figlie come sposa, per garantirsi il diritto di usufruire del ponte che attraversa la Forca Verde e la sua fedeltà nell'imminente conflitto e divide il suo esercito in due parti. L'armata orientale viene affidata a Roose Bolton con l'incarico di impegnare l'esercito di Lord Tywin Lannister impedendogli di marciare verso ovest e al tempo stesso presidiare l'imboccatura meridionale dell'Incollatura. Robb invece conserva il comando del troncone occidentale, lanciato verso Delta delle Acque.[24]
Il primo scontro tra Stark e Lannister avviene presso Delta delle Acque, al Bosco dei Sussurri; un gruppo di incursori del Nord attacca a sorpresa gli accampamenti dei Lannister posti all'assedio del castello dei Tully, e Jaime Lannister si getta imprudentemente al loro inseguimento, finendo nella morsa del grosso dell'esercito di Robb Stark. Gli uomini del Nord hanno rapidamente ragione dei nemici, e lo stesso Sterminatore di Re viene preso prigioniero.[27]
Il giorno seguente l'armata di Robb Stark attacca in forze il resto dell'esercito Lannister ancora accampato presso Delta delle Acque; grazie anche all'aiuto degli uomini di Tytos Blackwood, che dall'interno del castello si lanciano in una sortita, Edmure Tully viene liberato dalla prigionia e l'assedio viene rotto. Gli uomini dei Lannister si danno alla fuga e il solo Ser Forley Prester riesce a ripiegare ordinatamente con i suoi soldati.[26]
Nel frattempo, l'esercito di Roose Bolton viene in contatto con l'armata guidata da Tywin Lannister sulla sponda orientale della Forca Verde. Malgrado gli uomini del Nord riescano a cogliere di sorpresa gli avversari, la superiorità numerica degli uomini dell'Occidente fa sentire il suo peso, ed i Lannister riescono a sfondare le linee nemiche.[28] Lord Bolton ordina la ritirata prima che la situazione diventi irreparabile, e si attesta allo sbocco meridionale dell'Incollatura cercando di riorganizzare i suoi uomini.[3]
Incoronazioni e riposizionamenti
In seguito alla morte di Re Robert Baratheon ad Approdo del Re viene incoronato Joffrey, riconosciuto ufficialmente come figlio legittimo di Robert sebbene frutto in realtà dell'incesto tra la Regina Cersei e suo fratello Jaime.[17]
Non riconoscendo la legittimità di Joffrey, Renly Baratheon, fratello minore di Robert, si proclama a sua volta sovrano dei Sette Regni ad Alto Giardino, suggellando la propria pretesa al Trono di Spade con il matrimonio con Margaery Tyrell e l'alleanza militare con le forze di Alto Giardino.[3]
Analogamente, dal suo seggio di Roccia del Drago Stannis Baratheon reclama per sé la corona dei Sette Regni, facendo valere il proprio diritto di erede diretto del fratello venendo a cadere la legittimità di Joffrey e Tommen.[2]
Dopo la liberazione di Delta delle Acque, invece, Robb Stark viene riconosciuto dai lord suoi vassalli come Re del Nord e Re del Tridente, lanciando la propria pretesa sul Nord e sulle Terre dei Fiumi.[26]
Infine, a Pyke, Lord Balon Greyjoy rivendica il proprio diritto di regnante autonomo delle Isole di Ferro.[19]
Mentre Stannis inizialmente non intraprende alcuna azione militare[2], Renly raduna un vasto esercito, con il quale inizia una lenta ma costante marcia da Alto Giardino in direzione di Approdo del Re[29]. Il mutato scenario di guerra, con le porte dell'Occidente aperte alle forze di Robb Stark, l'assalto di Renly da sud e la costante presenza di Stannis a poche ore di navigazione dalla capitale, stravolge i piani di Lord Tywin Lannister, che si asserraglia ad Harrenhal in modo da tenere sempre sotto scacco le Terre dei Fiumi ma senza allontanarsi eccessivamente da Approdo del Re.[3]
La guerra in Occidente
Dopo la liberazione di Delta delle Acque Robb Stark, forte dell'appoggio delle truppe delle Terre dei Fiumi, decide di adottare una condotta militare più spregiudicata e aggressiva. Invia ambasciate a Balon Greyjoy e Renly Baratheon, e corvi messaggeri a Lysa Arryn nel tentativo di costruire un'alleanza comune contro i Lannister, a cui offre consapevolmente condizioni di pace estremamente gravose e inaccettabili per mascherare le sue mosse successive.[30]
Preparato in tal modo il terreno, considerata sbarrata la via del Nord grazie alle forze di Roose Bolton nei pressi dell’Incollatura e quelle stanziate alle Torri Gemelle e al Moat Cailin, e lasciata una nutrita forza a Delta delle Acque per presidiarne i feudi, Robb attacca direttamente l'Occidente[31], da cui provengono notizie di un nuovo esercito in via di preparazione sotto il comando di Ser Stafford Lannister. La mossa assolve ad una molteplicità di obiettivi: affrontare l'esercito di Ser Stafford prima che sia adeguatamente addestrato ed equipaggiato, evitando di ritrovarsi chiuso a tenaglia tra due armate Lannister; offrire vendetta ai lord delle Terre dei Fiumi, che potranno ripagare con la stessa moneta le razzie perpetrate nei loro possedimenti, e cementarne in tal modo la fedeltà; fomentare il malcontento nel popolino dell'Occidente, lasciato sguarnito dai propri lord; stanare Lord Tywin fuori da Harrenhal per allentare la pressione sulle Terre dei Fiumi e attirarlo in Occidente; allontanare Lord Tywin da Approdo del Re in modo da impedirgli di prestare soccorso alla capitale in caso di attacco di Renly o Stannis Baratheon.[30]
Le forze di Robb Stark risalgono il passo della Zanna Dorata, riuscendo a evitare la sorveglianza Lannister grazie a Vento Grigio, che scova una pista battuta dagli animali selvatici che gli uomini del Nord e delle Terre dei Fiumi percorrono foderando di stracci gli zoccoli dei loro cavalli aggirando così non visti e non sentiti la fortezza nel cuore della notte. Da lì riescono a penetrare nel cuore dell'Occidente e sorprendere l'esercito di Stafford Lannister a Oxcross, annientandolo.[31]
Non avendo tempo e risorse per attaccare direttamente Castel Granito, Robb organizza razzie mirate alle terre degli alfieri dei Lannister, riuscendo anche a conquistare diversi castelli tra cui Ashemark e il Crag.[31]
Quando le notizie degli eventi in Occidente raggiungono Harrenhal, Lord Tywin Lannister decide di rompere gli indugi e mettersi in marcia con il suo esercito verso ovest, per accorrere in difesa dei suoi domini.[31] I suoi tentativi di attraversare la Forca Rossa vengono tuttavia vanificati dalla strenua resistenza degli uomini delle Terre dei Fiumi, che sotto il comando di Ser Edmure Tully riescono a tenere i guadi del fiume, obbligando le forze Lannister a ripiegare verso sud-est.[32]
La fine di Renly Baratheon
Da Alto Giardino, suggellata l'alleanza con la Casa Tyrell, Renly Baratheon inizia una lenta risalita verso nord-est in direzione di Approdo del Re. Il giovane pretendente al Trono di Spade, forte dell'appoggio della quasi totalità delle casate dell'Altopiano e delle Terre della Tempesta[2], affronta la marcia molto lentamente, per dar modo anche agli alfieri più lontani di potersi unire al suo esercito e per mandare nel frattempo avanti le trattative con Dorne, in modo da unificare sotto la sua bandiera tutta la regione meridionale dei Sette Regni[29].
Nel frattempo anche il fratello Stannis sferra il suo primo attacco, dirigendo a sud la sua flotta per cingere d'assedio Capo Tempesta[29] e tentare così di guadagnare il controllo dei lord delle Terre della Tempesta[33].
Quando Renly raggiunge Ponte Amaro, circa a metà strada del suo tragitto, riceve al suo campo l'ambasciata del Re del Nord Robb Stark, guidata dalla madre del giovane sovrano Catelyn Tully. Renly non si mostra contrario all'idea di un'alleanza, ma pretende che il reame non venga spartito e che Robb, pur mantenendo il titolo di re, lo riconosca come suo signore. Nel corso della sua permanenza al castello un messaggero gli consegna inoltre la notizia dell'assedio di Capo Tempesta[29]: Renly lascia pertanto il grosso dell'esercito a Ponte Amaro e ponendosi a capo della cavalleria, si precipita ad affrontare il fratello[33].
Nei pressi di Capo Tempesta ha luogo l'incontro tra i due fratelli Baratheon, a cui viene concesso di partecipare anche a Lady Catelyn; malgrado i disperati tentativi di quest'ultima di convincere i due a mettere da parte le ambizioni personali per fare fronte comune contro i Lannister, tanto Renly, forte della superiorità del suo esercito, quanto Stannis, che fa valere il suo diritto di diretto erede del defunto Robert, restano inamovibili sulle proprie posizioni.[33]
Grazie a un incantesimo di Melisandre, Stannis riesce a evocare un'ombra che si intrufola nell'accampamento del fratello, penetra nella sua tenda e lo uccide.[34] La morte di Renly provoca la rapida dissoluzione del suo esercito: buona parte delle truppe giunte con lui a Capo Tempesta giura fedeltà a Stannis, ma Ser Loras Tyrell fa invece ritorno a Ponte Amaro[35].
Utilizzando di nuovo l'ombra assassina, Stannis riesce ad assicurarsi il controllo di Capo Tempesta[32], ma fallisce nell'intento di guadagnare la fedeltà del grosso dell'esercito di Renly rimasto a Ponte Amaro: i suoi emissari vengono infatti preceduti da Ser Loras, che riesce a mantenere l'esercito sotto il suo comando impedendone lo sbandamento.[35]
La caduta del Nord
Con gran parte degli uomini abili del Nord impegnati a combattere tra le fila di Robb Stark a sud dell'Incollatura, Lord Balon Greyjoy di Pyke raduna a sua volta i vessilli di guerra al duplice scopo di reclamare l'indipendenza delle Isole di Ferro e vendicarsi sugli Stark, tra i principali attori della repressione della ribellione di una dozzina di anni prima.[19]
Robb Stark, ignaro dei movimenti di Balon, tenta di stipulare un'alleanza con lui, riconoscendo l'indipendenza delle Isole di Ferro in cambio del supporto navale contro la flotta Lannister, e restituendogli il figlio Theon, fino a quel momento protetto degli Stark.[30] La reazione di Balon non è tuttavia quella sperata dal Giovane Lupo: il Lord di Pyke considera infatti offensivo che la corona gli venga ceduta da un altro anziché essere conquistata con la forza, e il presunto oltraggio lo spinge a perseguire il suo piano di invasione del Nord con ancora maggiore convinzione.[19]
Balon, proclamatosi Re del Sale e della Roccia, organizza la sua campagna militare dividendo in tre tronconi le sue forze: il primo, al comando di suo fratello Victarion, ha il delicato compito di prendere il Moat Cailin, in modo da tagliare a Robb Stark ogni possibile via di ritorno al Nord. Alla figlia Asha assegna invece la conquista di Deepwood Motte, e approfitta infine del ritorno di Theon per affiancarlo all'altro fratello Aeron nell'organizzazione di una serie di razzie volte a colpire i villaggi della Costa Pietrosa.[36]
Le tre missioni si concludono con successo ma Theon, desideroso di compiere grandi imprese per conquistarsi l'approvazione paterna, decide di mettere in atto un rischioso piano per arrivare a conquistare Grande Inverno. Dapprima finge un assalto a Piazza di Torrhen e poi, una volta che le forze del Nord rimaste sul territorio si organizzano per difendere la fortezza, si dirige con un manipolo di uomini a Grande Inverno, quasi completamente sguarnita, conquistandola e prendendo in ostaggio i principi Stark presenti nel castello.[37]
Malgrado la conquista, per Theon diventa impossibile tenere il castello con le esigue forze a sua disposizione; manda perciò a chiamare la sorella Asha per farsi dare manforte, ma la ragazza, valutata la situazione, dopo avergli consigliato di ritirarsi lo abbandona al suo destino.[38] Della gente di Grande Inverno, solo Osha e Reek gli giurano fedeltà, ma entrambi con l'intento di tradirlo.[37] Proprio grazie a Osha, Bran e Rickon Stark riescono a fuggire da Grande Inverno, per poi rientrarvi di nascosto e nascondersi nelle cripte. Theon organizza una battuta per ricatturarli, ma senza successo. Per evitare di tornare a Grande Inverno da sconfitto, fa uccidere su suggerimento di Reek due bambini vagamente somiglianti ai ragazzi Stark, spacciandoli per i due principi.[38]
Nel frattempo Ser Rodrik Cassel riorganizza gli uomini del Nord che aveva condotto in soccorso a Piazza di Torrhen per dirigersi a Grande Inverno. Quanto la notizia raggiunge il castello, Reek si offre di andare a cercare rinforzi in soccorso di Theon. Il giovane, pur convinto che si tratti solo di una scusa per abbandonarlo, accetta l'aiuto e si prepara ad affrontare l'assalto. Ser Rodrik offre a Theon di avere salva la vita se si arrenderà, ma il giovane Greyjoy decide di tentare il tutto per tutto.[39]
Poco prima dell'assalto finale, l'esercito di Ser Rodrik viene raggiunto da una folta compagnia di soldati Bolton. L'anziano cavaliere, credendo siano giunti come alleati, li accoglie calorosamente, ma viene ucciso e il suo esercito annientato prima che possa riorganizzarsi. Reek si rivela quindi a Theon come Ramsay Snow, e lo fa catturare per poi saccheggiare e dare alle fiamme Grande Inverno.[39]
Una volta placatosi l'incendio, Bran e Rickon Stark, assieme ai fratelli [[Nobile Casa Reed|Reed] e a Osha e Hodor, riemergono dalle cripte e si riuniscono ai loro metalupi. Constatata l'impossibilità di rimanere a Grande Inverno, decidono di dividersi, in modo che anche nelle ipotesi peggiori i due eredi di Robb Stark non vengano catturati contemporaneamente. Osha e Rickon si dirigono quindi verso sud-est, mentre Bran, Hodor, Meera e Jojen Reed lasciano il castello in direzione nord.[40]
La capitale sotto attacco
Le proclamazioni a Re dei Sette Regni di Renly e Stannis Baratheon, con Tywin Lannister impegnato a combattere Stark e Tully nelle Terre dei Fiumi, lasciano Approdo del Re in una situazione particolarmente esposta e vulnerabile. A tale proposito, la Regina Reggente Cersei ordina di rinforzare le mura cittadine, triplicare gli effettivi della Guardia Cittadina, costruire macchine da guerra[41], e comanda inoltre la produzione di diecimila ampolle di altofuoco alla Gilda degli Alchimisti[42].
L'arrivo a corte di Tyrion Lannister, incaricato dal padre di fare le sue funzioni come Primo Cavaliere, scatena una accesa rivalità tra lui e Cersei, con il Folletto che conquista progressivamente le leve del potere cittadino estromettendone la sorella e gli uomini a lei fedeli.[43] Si accorda inoltre con il Principe di Dorne Doran Martell ponendo le basi per un'alleanza politica e militare.[42]
A causa della relativa sicurezza offerta dalla città, una quantità sempre crescente di profughi in fuga dai territori martoriati dal conflitto si riversa nella capitale, mettendone a dura prova le scorte alimentari e la tutela dell'ordine pubblico. Tra il popolo inizia a serpeggiare un forte malcontento, indirizzato principalmente contro il sovrano e la sua corte.[42] La situazione precipita in occasione della partenza della Principessa Myrcella alla volta di Dorne: quando la corte reale, che aveva accompagnato la giovane al suo imbarco, fa ritorno alla Fortezza Rossa, viene circondata da una folla ostile. L'atteggiamento scostante e derisorio di Re Joffrey trasforma l'ostilità in aperta rivolta, con i nobili e i loro soldati costretti ad aprirsi con le armi la strada per il castello. Nei tumulti che ne derivano, diversi membri della corte vengono uccisi e feriti, parte delle città viene devastata da incendi, e solo un massiccio intervento delle Cappe Dorate riesce a riportare una parvenza di pace nella capitale.[44]
In seguito alla morte di Renly Baratheon e al rifiuto dei Tyrell di appoggiare Stannis, Lord Petyr Baelish si fa incaricare dal Concilio Ristretto di tentare la negoziazione di un'alleanza tra la corona e Alto Giardino.[35] In vista dell'imminente assalto ad Approdo del Re da parte dello stesso Stannis, inoltre, il Principe Tommen, diretto erede del sovrano, viene fatto allontanare dalla città e condotto a Rosby.[45]
L'esercito di Stannis Baratheon raggiunge infine Approdo del Re. Il Lord di Roccia del Drago intende sfruttare la propria superiorità navale per assicurarsi il controllo della foce delle Rapide Nere e trasbordare la sua fanteria per poi attaccare le mura cittadine. Il piano riesce, ma ad un costo altissimo: la Flotta Reale ingaggia quella di Stannis, ma al contempo dalle mura il fiume viene bombardato con le ampolle di altofuoco, che provocano la quasi totale distruzione di entrambe le flotte. Malgrado la devastazione, l'esercito Baratheon riesce ad assicurarsi delle teste di ponte sulla riva settentrionale del fiume, organizzandosi per l'assalto alle mura e resistendo alle sortite delle Cappe Dorate.[46] Le sorti della battaglia vengono però ribaltate dall'arrivo degli eserciti congiunti di Tywin Lannister e Mace Tyrell, che prendono alle spalle le forze di Stannis sbaragliandole.[47]
Note
- ↑ 1,0 1,1 AGOT43
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 ACOK00
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 AGOT69
- ↑ 4,0 4,1 AGOT70
- ↑ 5,0 5,1 ACOK24
- ↑ AGOT27
- ↑ 7,0 7,1 AGOT02
- ↑ AGOT20
- ↑ AGOT06
- ↑ AGOT08
- ↑ AGOT14
- ↑ AGOT18
- ↑ AGOT28
- ↑ 14,0 14,1 AGOT31
- ↑ AGOT45
- ↑ 16,0 16,1 16,2 AGOT47
- ↑ 17,0 17,1 17,2 17,3 AGOT49
- ↑ 18,0 18,1 AGOT53
- ↑ 19,0 19,1 19,2 19,3 ACOK11
- ↑ ACOK02
- ↑ ACOK42
- ↑ 22,0 22,1 AGOT40
- ↑ AGOT39
- ↑ 24,0 24,1 24,2 AGOT55
- ↑ 25,0 25,1 AGOT56
- ↑ 26,0 26,1 26,2 AGOT71
- ↑ AGOT63
- ↑ AGOT62
- ↑ 29,0 29,1 29,2 29,3 ACOK22
- ↑ 30,0 30,1 30,2 ACOK07
- ↑ 31,0 31,1 31,2 31,3 ACOK39
- ↑ 32,0 32,1 ACOK45
- ↑ 33,0 33,1 33,2 ACOK31
- ↑ ACOK33
- ↑ 35,0 35,1 35,2 ACOK36
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- ↑ 37,0 37,1 ACOK46
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