Joffrey Baratheon: differenze tra le versioni

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Nasce nel [[286]] da un incesto tra [[Cersei Lannister|Cersei]] e [[Jaime Lannister]], che però resta nascosto. Viene quindi considerato ufficialmente un principe, figlio legittimo di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Robert Baratheon]].<ref name="AGOT45" />
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Versione delle 15:41, 14 nov 2014

Joffrey Baratheon
Dati personali
286
Principe
Re dei Sette Regni
Nobile Casa Baratheon
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Jack Gleeson
Manuel Meli
Prima stagione
File:St Joffrey Baratheon.png
File:St Baratheon.png

Joffrey Baratheon è ufficialmente il primogenito di Re Robert Baratheon e sua moglie Cersei Lannister[1], generato in realtà dall'incesto della regina con il fratello Jaime[2]. Alla morte del padre diventa a sua volta Re dei Sette Regni.[3]


Descrizione fisica

È alto di statura[4] e fisicamente attraente[5]. Ha capelli i ricci e biondi, che talvolta porta raccolti in una coda, gli occhi verdi e le labbra carnose.[6]

Porta lo stemma diviso a metà, con il cervo incoronato della casa reale da un lato e il leone dei Lannister dall'altro, dando alla casata di sua madre lo stesso onore che a quella del padre.[5]

È solito vestirsi in modo sfarzoso ed elegante.[7] Quando sale al trono inizia a indossare una corona d'oro tempestata di rubini.[8]

Possiede una spada che ha chiamato Dente di Leone, che però finisce gettata nel Tridente da Arya Stark.[9]

Descrizione psicologica

È molto orgoglioso del proprio titolo di principe[5] e ama ribadire la superiorità della propria posizione sociale. Si rivolge spesso agli altri in modo sprezzante e si diverte a trattare con prepotenza i più deboli.[9] Convinto di essere ormai un uomo adulto, pretende di essere trattato come tale.[5]

È insensibile verso le disgrazie altrui[10] e spietato con quelli che considera suoi nemici[11]. Ha una forte propensione per il sadismo, che emerge più chiaramente quando diventa re e inizia a esercitare la propria crudeltà in modo spesso gratuito, disinteressandosi invece alle faccende governative.[12] Malgrado ciò, per brevi periodi riesce a fingere atteggiamenti galanti e cavallereschi.[9] Non ha il coraggio di ammettere le proprie colpe e preferisce mentire per nasconderle.[13]

Ritiene che le donne siano tutte deboli.[12]

Prima di diventare re cerca spesso la protezione di sua madre[10], ma dopo l'incoronazione inizia ad acquisire più autonomia, prendendo decisioni drastiche contrarie ai desideri di Cersei e diventando difficile da tenere sotto controllo.[14]

Ama andare a caccia e uccidere.[15]

Sa cantare con voce alta e suadente.[9]

Resoconto biografico

Erede al Trono di Spade

Nasce nel 286 da un incesto tra Cersei e Jaime Lannister, che però resta nascosto. Viene quindi considerato ufficialmente un principe, figlio legittimo di Re Robert Baratheon.[2]

Nel 298 viene organizzato un torneo in occasione del suo dodicesimo compleanno. Dopo l'evento Joffrey si mette in viaggio con la famiglia della madre alla volta di Castel Granito, ma ben presto vengono raggiunti da una missiva di Pycelle che comunica la morte del Primo Cavaliere Jon Arryn.[16]

Quando Re Robert Baratheon decide di recarsi a Grande Inverno per proporre a Eddard Stark il posto di Primo Cavaliere, Joffrey lascia Approdo del Re e si dirige verso il Nord insieme alla sua famiglia e alla corte reale.[17]

Una volta giunto al castello della Casa Stark, in occasione del banchetto di benvenuto organizzato in onore del re sfila insieme a Sansa Stark guardando la sala in modo annoiato e disdegnoso. Cena seduto ai piedi della piattaforma rialzata insieme ai suoi fratelli e ai figli legittimi di Lord Eddard[6] e si complimenta con Sansa per la sua bellezza[5].

Pochi giorni dopo Eddard e Catelyn Stark decidono di accettare la proposta di Robert di fidanzare Sansa con Joffrey.[18]

Partecipa agli allenamenti nel cortile di Grande Inverno e si scontra con Robb Stark, ma dopo una pausa evita di rimettersi in gioco in altri allenamenti pretendendo di poter usare armi d'acciaio. Al rifiuto del maestro d'armi Rodrik Cassel, che ritiene delle vere spade troppo pericolose per dei ragazzi così giovani, sbeffeggia Robb accusandolo di essere un bambino e lascia il cortile.[5]

Il giorno precedente al previsto ritorno per Approdo del Re partecipa, assieme al padre ed altri uomini, ad una battuta di caccia.[19] Il rientro nella capitale viene però posticipato a causa della caduta di Bran dai tetti della Prima Fortezza: il bambino entra in coma e viene vegliato giorno e notte dai genitori. Durante il coma di Bran fatica a dormire per gli ululati di Estate davanti alla finestra del bambino; una mattina inizia a lamentarsi dell'animale con Sandor Clegane e approva la sua idea di ucciderlo. Quando Tyrion lo rimprovera per non aver ancora porto i propri rispetti ai genitori di Bran per la tragedia capitata al loro figlio si rifiuta esprimendo il proprio disinteresse per le condizioni del piccolo Stark. In risposta, lo zio lo schiaffeggia ripetutamente, e Joffrey si trova costretto a sottomettersi al suo volere, minacciando però di raccontare tutto alla madre.[10] Alcuni giorni dopo riparte verso sud insieme alla carovana reale, di cui questa volta fanno parte anche Eddard Stark e le sue due figlie.[20]

Un giorno il gruppo si ferma in una locanda vicino al Tridente. In quell'occasione, sollecitato da sua madre, Joffrey difende la propria promessa sposa Sansa, spaventata dalla vista di Ilyn Payne, e poi si offre di tenerle compagnia. Le propone quindi di passare la giornata da soli, assicurandole di essere in grado di proteggerla lui stesso con la propria spada Dente di Leone. Insieme cavalcano lontani dal resto del gruppo, visitando caverne e seguendo le tracce di una pantera ombra. Si fermano a pranzare con trota appena pescata e Joffrey offre a Sansa del vino. Dopo il pranzo le canta una canzone e poi le propone di vedere il luogo dove suo padre Robert ha ucciso Rhaegar Targaryen quindici anni prima.[9]

Giunti in vicinanza del posto si imbattono Arya e Mycah, intenti a combattere con dei bastoni di legno. Vedendo la sorella di Sansa colpita alle dita da un colpo sferrato dal garzone del macellaio si avvicina a lui e lo sfida a duello estraendo Dente di Leone, ignorando le richieste di Arya di lasciarlo in pace. Al rifiuto di Mycah lo sbeffeggia per la sua posizione sociale e lo accusa di essersi permesso di colpire la sorella della sua promessa sposa; poi punta Dente di Leone contro il viso del ragazzo, commentando ironicamente di non volergli fare molto male, e inizia a ferirlo alla guancia. All'improvviso Arya interviene in difesa dell'amico e colpisce Joffrey con il proprio bastone, ferendolo alla testa e consentendo così a Mycah di fuggire. Ne segue una lotta, in cui Joffrey contrattacca tirando fendenti con Dente di Leone, urlando parole oscene alla bambina e riuscendo presto a metterla in difficoltà. Proprio in quel momento però compare Nymeria, che lo morde al braccio facendogli perdere la presa sulla spada. Dopo aver richiamato la metalupa, Arya afferra Dente di Leone e la punta contro il principe, ma alla sua preghiera di non fargli del male getta la spada nel Tridente. Quando Sansa cerca di assisterlo e si offre di chiamare aiuto, Joffrey le risponde di sbrigarsi con fare aggressivo.[9]

Quattro giorni dopo, durante una sosta al castello di Darry, Arya e Joffrey vengono invitati a raccontare l'accaduto davanti a Re Robert. Il principe narra una versione falsata degli eventi, presentando Arya e Mycah come primi e unici aggressori. Viene poi deriso da Renly per essersi lasciato disarmare da una bambina più piccola di lui. Robert decide di chiudere la faccenda senza incolpare nessuna delle due controparti, ma acconsente alla richiesta di Cersei di far uccidere Lady, cosa che strappa un sorriso a Joffrey.[13]

Durante il resto del viaggio si riprende in fretta dalla ferita inflittagli da Nymeria.[21]

Ad Approdo del Re assiste al Torneo del Primo Cavaliere, e durante il banchetto che si svolge alla fine della prima giornata si siede alla destra di Sansa. La saluta con il baciamano e alle sue domande circa l'esito del torneo risponde che saranno Sandor o Jaime a trionfare. Per tutta la sera si comporta in modo galante, versando vino dell'estate ghiacciato a lei e a Septa Mordane e spiegandole le battute di Ragazzo di Luna. Le mostra inoltre come rompere l'involucro di argilla delle trote e come estrarre le lumache dal guscio, facendole assaggiare il primo boccone. Dopo il litigio tra Cersei e Robert però si incupisce improvvisamente e ordina a Sandor di scortare la ragazza fino ai suoi alloggi.[7]

Alcuni mesi dopo partecipa ad una battuta di caccia nel Bosco del Re insieme a Re Robert e a svariati armigeri.[15] Rientra al castello prima del padre insieme a Sandor Clegane e Ser Balon Swann.[2]

Dopo la morte del padre Joffrey si affretta a convocare il Concilio Ristretto nella Sala del Trono e ordina di preparare la sua incoronazione, pretendendo che essa avvenga entro quindici giorni e chiedendo ai consiglieri di giurargli fedeltà. Quando Eddard Stark lo accusa di essere un figlio illegittimo, si infuria e lo definisce bugiardo, ordinando alle guardie di uccidere il Primo Cavaliere e tutti i suoi uomini. Assiste al massacro compiuto dalle Cappe Dorate.[3]

Poco tempo dopo viene celebrata l'incoronazione di Joffrey, che diventa ufficialmente Re dei Sette Regni.[22]

Re dei Sette Regni

Tiene la sua prima corte di giustizia nella Sala del Trono, incaricando Maestro Pycelle di annunciare punizioni e ricompense. Quando viene comunicata la deposizione di Ser Barristan Selmy dalla Guardia Reale, Joffrey accusa l'anziano cavaliere di essere troppo vecchio per proteggerlo e ride quando Petyr Baelish lo prende in giro con una battuta sarcastica. Sentendo le parole ostili pronunciate da Ser Barristan prima di allontanarsi, si insospettisce e ordina che venga imprigionato e interrogato. Poi insieme a Cersei offre un posto nella Guardia Reale al Mastino, il quale accetta la carica. Alla fine, quando Sansa si presenta per invocare il perdono reale per suo padre Eddard, Joffrey si mostra attento e disposto ad ascoltarla. Si dichiara commosso della sue parole e promette clemenza per Lord Stark se questi ammetterà le proprie colpe.[8]

Tempo dopo, quando Eddard viene portato al cospetto del popolo nella piazza del Grande Tempio di Baelor, ascolta la confessione in cui Lord Stark lo riconosce come legittimo Re dei Sette Regni e si dichiara colpevole di tradimento. Dopo che l'Alto Septon giudica l'accusato degno del perdono dei Sette Dei Joffrey commenta che anche Cersei e Sansa hanno chiesto clemenza, ma poi, dopo aver rivolto un sorriso alla promessa sposa, si volta verso la folla e conclude che entrambe hanno il cuore molle tipico delle donne. Dichiara quindi che, fino a quando lui sarà il re, il tradimento non resterà mai impunito e condanna Eddard Stark alla decapitazione, che viene eseguita immediatamente.[14]

Fa collocare la testa di Eddard su una picca insieme a quelle di tutte le persone uccise che erano al servizio degli Casa Stark. Predispone due picche vuote per gli zii Stannis e Renly Baratheon, colpevoli di contestare la sua sovranità. Esprime inoltre il proprio desiderio di marciare in guerra contro Robb Stark e ucciderlo, ma Cersei insiste affinché il figlio rimanga ad Approdo del Re.[12]

Qualche giorno dopo visita Sansa nelle sue stanze e le ordina di prepararsi per raggiungerlo a corte nel pomeriggio. La ragazza è ancora sconvolta per la morte del padre e cerca di ribellarsi, ma Joffrey ordina a Sandor di tirarla fuori al letto a forza. Alle accuse di Sansa di non aver mantenuto le sue promesse di clemenza risponde di averlo fatto concedendo a Eddard una morte rapida e poi, quando la ragazza dichiara di odiarlo, comanda a Ser Meryn Trant di colpirla. Quello stesso giorno tiene un'altra corte di giustizia nella Sala del Trono. Si annoia davanti a gran parte delle questioni affrontate, ma approfitta di alcune occasioni per esercitare la propria crudeltà. Al termine della seduta incontra Sansa e la invita a passeggiare con lui. La umilia verbalmente, definendola stupida e dicendole di aver intenzione di metterla incinta appena sarà possibile e di farla uccidere se gli darà un figlio altrettanto sciocco. Poi le ordina di salire sulla torre di guardia dove sono disposte le teste sulle picche e la obbliga di guardare quella di suo padre. Deluso dell'imperturbabilità che la ragazza riesce a mostrare, le fa vedere anche la testa di Septa Mordane, definendo anch'essa una traditrice. Le promette poi di regalarle la testa di Robb e, quando Sansa gli risponde che forse sarà suo fratello a ucciderlo, ordina a Ser Meryn di colpirla di nuovo.[12]

Famiglia e genealogia

Tywin LannisterJoanna Lannister
Robert I BaratheonCersei LannisterJaime Lannister
Joffrey BaratheonMyrcella BaratheonTommen Baratheon

Titoli

PredecessoreFile:St Baratheon.png Re dei Sette Regni File:St Baratheon.pngSuccessore
Robert I BaratheonJoffrey Baratheon
298-???
???

Note