Robert Baratheon
Robert Baratheon | |
Dati personali | |
Nascita | 263 |
Morte | 298 |
Soprannomi | Usurpatore |
Titoli | Lord di Capo Tempesta Re dei Sette Regni |
Casata | Nobile Casa Baratheon |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Attore | Mark Johnson Addy |
Doppiatore | Stefano De Sando |
Apparizioni | Prima stagione |
Robert Baratheon è Lord di Capo Tempesta e successivamente Re dei Sette Regni negli ultimi decenni del terzo secolo dalla Conquista.[1]
Descrizione fisica
È un uomo imponente, alto poco meno di due metri.[2] Ha i capelli neri, gli occhi azzurri[3] e una voce potente.[4]
Da giovane Robert è un bell'uomo, con il volto rasato, un corpo possente e muscoloso. Ai tempi della ribellione in cui conquista il Trono di Spade indossa un elmo con corna di cervo ed imbraccia un enorme martello da guerra. Dopo il 290 tuttavia ingrassa di una cinquantina di chili, diventando obeso e sviluppando il doppio mento. Si fa crescere la barba, ispida e nera[2], e la sua camminata diventa pencolante.[5]
Descrizione psicologica
È un uomo lussurioso[6] e di grandi appetiti[2] e per questo è spesso ubriaco.[7] È testardo e orgoglioso: se si cerca di imporgli qualcosa tende a fare l'esatto contrario, finendo così per essere manipolabile.[4] È un uomo irascibile[8] e poco paziente[2], con la tendenza a seguire più l'impulso che la ragione.[9] È però anche forte, valoroso[10], facile al sorriso[11] e generoso[12], qualità che gli permettono di guadagnare la simpatia di molti.[9]
È assetato di battaglie[13], nelle quali si butta con impeto e coraggio senza farsi fermare da niente.[14] Sa inoltre essere misericordioso verso i nemici leali e valorosi, trattandoli con onore e rispetto.[15]
Considera la politica un impegno gravoso e noioso, e ritiene che la corte di Approdo del Re sia un covo di mentitori[2]: a volte rimpiange di essere diventato re[2], e amando invece il combattimento sogna di fuggire oltre il Mare Stretto a cercar gloria come mercenario.[4] Eccessivamente prodigo nello spendere denaro[16], ama organizzare tornei e feste[17] finendo per lasciare la corona pesantemente indebitata.[18] È tuttavia consapevole della propria carente predisposizione per il governo ed ha una scarsa opinione di sé stesso come sovrano.[12]
Secondo Ditocorto, col tempo si è abituato a chiudere gli occhi davanti a problemi e storture che non vuole vedere.[17] Donal Noye, che l’ha conosciuto da ragazzo, lo giudica paragonandolo ad una spada che, forgiata per combattere, se appesa al muro arrugginisce.[19]
Ama cavalcare[8] e cacciare.[20]
Ha molta nostalgia di Lyanna Stark, il suo grande amore della giovinezza, e odia il Principe Rhaegar per avergliela portata via[2] e con lui tutti i Targaryen.[8] Prova poco affetto per sua moglie[2], che considera bella ma fredda[4], e le è spesso infedele. Inoltre, quando è ubriaco, non perde mai occasione di ferire Jaime Lannister prendendosi gioco delle sue debolezze.[21] Non ama molto nemmeno i propri fratelli[22] ed è deluso dal proprio primogenito Joffrey.[4] È invece molto affezionato a Jon Arryn ed Eddard Stark, e anche dopo molti anni ricorda con affetto il tempo trascorso con loro a Nido dell'Aquila.[2]
Resoconto biografico
Verso il Trono di Spade
"Ogni notte lo uccido di nuovo" confessò Robert. "Mille morti, diecimila morti sono niente al confronto di quello che meritava." | |
Robert trascorre la prima infanzia a Capo Tempesta insieme al fratello minore Stannis. Va spesso a caccia col suo falco Rombo di Tuono, infallibile nel catturare la preda, e divertendosi per questo motivo a prendere in giro il rapace del fratello per i suoi scarsi risultati.[23]
Viene inviato a Nido dell'Aquila come protetto di Lord Jon Arryn, dove cresce insieme a Eddard Stark.[24] I due sviluppano un forte legame e giocano sempre insieme.[4]
Nel 278, dai parapetti di Capo Tempesta, assiste accanto a Stannis alla morte dei suoi genitori nel naufragio della Orgoglio dei venti nei pressi del Golfo dei Naufragi. Con la morte del padre, Robert eredita il titolo di Lord di Capo Tempesta.[9]
Nel 280, nella Valle di Arryn, Robert genera la sua prima figlia illegittima, Mya Stone, che va spesso a trovare finché è bambina pur non riconoscendola ufficialmente.[4]
In seguito Lord Rickard Stark gli promette la mano della figlia Lyanna[25]. Robert si innamora profondamente della ragazza[2] e Lyanna accetta di sposarlo.[25]
Nel 281 Robert partecipa al grande Torneo di Harrenhal, dove dimostra il proprio valore nella mischia, in cui disarciona molti uomini.[3]
Poco tempo dopo il Principe Rhaegar Targaryen rapisce Lyanna[26], mentre il Re Aerys II, dopo aver fatto giustiziare il padre e il fratello maggiore della ragazza, chiede a Jon Arryn le teste dei suoi due protetti. Questi tuttavia rifiuta di obbedire e Robert decide di ribellarsi alla dinastia Targaryen, guidando una guerra con al fianco Eddard Stark e Jon Arryn.[24] Affida a Stannis il comando di Capo Tempesta[9] e si copre di gloria combattendo nella Battaglia del Tridente[5], nel corso della quale affronta il Principe Rhaegar[27] e lo uccide sfondandogli il petto con un colpo del suo martello da guerra.[2] Dopo la battaglia, Robert rifiuta di uccidere Ser Barristan Selmy, membro della Guardia Reale di Re Aerys preso prigioniero, e anzi chiama il suo maestro personale perché ne curi le ferite.[15] Dopo il sacco di Approdo del Re litiga però con Eddard, che gli rimprovera il perdono concesso ai Lannister rei di aver esitato fino all'ultimo a schierarsi e di aver ucciso, come pegno di fedeltà al nuovo sovrano, la moglie ed i figli inermi di Rhaegar. I due si riconciliano solo qualche tempo dopo, in seguito alla morte di Lyanna.[8] Infine Robert ordina a Stannis di prendere Roccia del Drago, ultima roccaforte in mano ai Targaryen, ma benché il fratello riesca nell'impresa lo biasima per essersi lasciato sfuggire i principi Viserys e Daenerys, ultimi discendenti dell'antica casata.[9]
Il regno e la vita matrimoniale
"Certe notti penso che forse sarebbe stato meglio averla perduta, la battaglia del Tridente." | |
In seguito alla vittoria Robert diventa Re dei Sette Regni, e sceglie di perdonare molti dei suoi vecchi nemici: oltre a Ser Barristan Selmy[20], il giorno dell'incoronazione Ser Jaime Lannister, il Gran Maestro Pycelle e Varys[21] vengono confermati nelle loro cariche in cambio del giuramento di fedeltà.[20] Fa inoltre rimuovere i teschi di drago che adornano la Sala del Trono e li fa mettere in uno scantinato, sostituendoli con bandiere e arazzi raffiguranti scene di caccia.[28]
Ricompensa Stannis nominandolo Lord di Roccia del Drago e concede al fratello più giovane Renly la sede ancestrale di Capo Tempesta. Ad entrambi i fratelli viene poi assegnato un seggio nel Concilio Ristretto.[9]
Nomina quindi Jon Arryn suo Primo Cavaliere[2], accettando i suoi consigli di risparmiare i fratelli superstiti di Rhaegar Targaryen, Viserys e Daenerys, in esilio nelle Città Libere[15], e di sposare Cersei Lannister, nella speranza di assicurarsi il supporto di Lord Tywin Lannister nel caso in cui Viserys cercasse di tornare nei Sette Regni.[4]
Il matrimonio tuttavia si rivela infelice: già la prima notte di nozze Robert, ubriaco, sussurra il nome di Lyanna. Per questo Cersei inizia a serbargli rancore, rifiutandosi spesso di avere altri rapporti completi con lui e approfittando della sua frequente ubriachezza per soddisfarlo in altri modi.[20] In quegli anni Cersei mette al mondo tre figli, Joffrey, Myrcella e Tommen, nati dalla sua relazione con il fratello Jaime; Robert però, all'oscuro del tradimento della moglie, riconosce i figli come propri.[1] Non assiste a nessuna delle nascite in quanto, al momento del parto, preferisce recarsi a caccia nei boschi e tornare solo per vedere il bambino. È tuttavia deluso dal fatto che Joffrey, al contrario dei suoi figli illegittimi, si metta a piangere ogni volta che lo prende in braccio.[14]
Il sovrano frequenta comunque molte altre donne, nobili e popolane[8], incluse svariate prostitute, senza però legarsi sentimentalmente a nessuna.[25] Si dice che metta al mondo una dozzina di bastardi[29], tutti con i capelli neri come i suoi.[30] L'unico figlio illegittimo che riconosce è Edric Storm, generato con Delena Florent in occasione del matrimonio di Stannis e poi affidato a Renly fin dalla nascita.[25]
Durante tutto il suo regno, Robert frequenta il minimo possibile le riunioni del Concilio Ristretto, preferendo le feste ed i tornei e lasciando la gestione operativa del reame nelle mani del prudente Jon Arryn[17], con cui pure non sempre va d'accordo.[6]
Nel 289 torna sul campo di battaglia per sedare la Ribellione di Balon Greyjoy, unendo nuovamente le sue forze con quelle di Eddard Stark.[2] Durante l’assalto finale a Pyke irrompe personalmente nella breccia creata dalle catapulte nelle mura, con Eddard al fianco.[31] Sedata la ribellione accetta la resa di Lord Balon, ma per dissuaderlo da altre future rivolte affida il suo unico figlio maschio sopravvissuto, Theon, ad Eddard.[2] Per festeggiare la vittoria, Robert organizza un grande torneo presso Lannisport. Poiché nello scontro finale tra Jorah Mormont e Jaime Lannister nessuno dei due riesce a disarcionare l’avversario, decide di proclamare Ser Jorah vincitore.[32]
Nel 298 Jon Arryn viene avvelenato[33] e per questo si ammala gravemente[24]; Robert resta all'oscuro delle cause della malattia dell'amico, dato che Pycelle pur rendendosene conto tiene l'informazione nascosta.[33] Durante la fase terminale, il re si reca spesso al capezzale di Jon, passando con lui molto tempo parlandogli e scherzando, nel tentativo di risollevarne lo spirito; sente pertanto le ultime parole del vecchio, "il seme è forte". Dopo la sua morte, per onorarlo, investe cavaliere il suo scudiero, Hugh della Valle[34]; propone inoltre di dare suo figlio Robert Arryn a Castel Granito come protetto, per non farlo crescere circondato da donne, ma la vedova di Jon, Lysa Tully, rifiuta con sdegno. Robert nomina poi Ser Jaime Lannister nuovo Protettore dell'Est, ipotizzando di restituire tale carica al piccolo Robert quando questi diventerà maggiorenne.[2]
Il nuovo Primo Cavaliere
"Mi hai aiutato a prendere il dannato trono, ora ti chiedo di aiutarmi a restarci sopra. Ned, siamo destinati a regnare assieme, tu e io." | |
Dopo la morte di Jon Arryn Robert decide di affidare il ruolo di Primo Cavaliere al suo amico d'infanzia Eddard Stark, e si reca pertanto in visita a Grande Inverno, con la propria famiglia ed un seguito di trecento uomini. Lì giunto, come prima cosa chiede a Eddard di accompagnarlo nelle cripte per rendere omaggio alla tomba di Lyanna, e parla con il vecchio amico della morte di Jon Arryn. Gli propone quindi di diventare il nuovo Primo Cavaliere e di fare fidanzare sua figlia Sansa con Joffrey, in modo da unire le loro casate.[2] La sera viene tenuto un banchetto in onore del re nella Sala Grande del castello, nel corso del quale Robert siede sulla piattaforma rialzata insieme a Cersei, Eddard e Catelyn, bevendo e mangiando senza sosta.[5]
Il giorno prima della prevista partenza per Approdo del Re Robert si reca nella Foresta del Lupo per una battuta di caccia insieme a Eddard e un ampio seguito. Nel frattempo il giovane Bran cade dai tetti della Prima Fortezza di Grande Inverno[22] ed entra in coma, cosa che ritarda la partenza di qualche giorno: Robert passa tutto il proprio tempo insieme ad Eddard, condividendo il suo dolore per l'incidente.[35]
Quando finalmente il corteo reale riparte per il sud, lungo la strada Robert riceve un messaggio da parte di Varys che lo informa del matrimonio di Daenerys Targaryen con Khal Drogo. Fa quindi subito svegliare Eddard per una cavalcata nelle Terre dei Tumuli, nel corso della quale gli riferisce la notizia e gli confida la propria idea di far assassinare la ragazza.[8]
Dopo il litigio tra Joffrey e Arya Stark in riva al Tridente, il gruppo si ferma al castello di Darry, dove si tiene un processo, presieduto da Robert, per scoprire cosa è realmente accaduto tra i due ragazzi. Riscontrando che le due versioni divergono e, incapace di venire a capo della questione, il sovrano liquida il tutto come una semplice lite tra bambini, ma asseconda al tempo stesso la richiesta di Cersei di uccidere il metalupo che ha ferito Joffrey; poiché però Nymeria è introvabile, il re finisce per accettare il suggerimento di Cersei di giustiziare Lady. Rifiuta però di provvedere di persona, secondo la tradizione del Nord, come gli chiede Eddard.[36]
Desideroso di rendere omaggio ad Eddard per il suo nuovo incarico politico, Robert decide di indire un torneo in suo onore, e ordina al fratello Renly di precedere la carovana reale ad Approdo del Re e avviare l'organizzazione dell'evento.[17]
Il giorno del torneo vi assiste dagli spalti. A causa del protrarsi degli scontri, rimanda al giorno successivo le semifinali e la finale. Quella sera viene tenuto un banchetto sulle rive delle Rapide Nere, durante il quale Robert si ubriaca e litiga con Cersei riguardo alla sua decisione di prendere parte alla Grande Mischia del giorno successivo.[37]
La mattina seguente beve birra e cerca di indossare l'armatura, arrabbiandosi con i suoi scudieri, due cugini di Cersei, Lancel e Tyrek Lannister, che non riescono a farcelo stare dentro. Quando riceve la visita di Eddard, accoglie le sue parole dure ma oneste sul suo peso eccessivo e si lascia convincere a rinunciare alla competizione, punto sull'orgoglio dall'idea che nessuno oserebbe colpirlo e che lo lascerebbero vincere. Rievoca quindi con Ned i momenti della loro infanzia a Nido dell'Aquila e, dopo essersi scusato per la morte di Lady, gli confida il proprio rapporto difficile con la moglie e il primogenito. Infine raggiunge il proprio posto d'onore per assistere alla seconda giornata del torneo, nel corso della quale è costretto a fare uso della sua autorità per fermare un duello mortale tra Sandor e Gregor Clegane.[4]
Quando Varys gli comunica che Daenerys Targaryen è incinta di Khal Drogo, annuncia al Concilio Ristretto l'intenzione di farla uccidere, preoccupato per una potenziale futura invasione da parte dei Dothraki. Eddard si oppone con fermezza a tale decisione, ma il Concilio Ristretto vota a favore, con la sola eccezione di Ser Barristan. Visto che l'amico si rifiuta di apporre il suo sigillo al decreto, Robert lo minaccia di trovare un altro Primo Cavaliere e l'altro sceglie spontaneamente di lasciare la carica. Continua a imprecare furiosamente contro Eddard anche dopo il suo allontanamento dalla sala, mentre il concilio discute sul modo di portare a termine l'assassinio.[15]
La fine
"Il reame... il reame sa ben quale indegno sovrano sono stato. Indegno quanto Aerys." | |
In seguito Eddard resta gravemente ferito in uno scontro con Jaime Lannister, a causa della cattura di Tyrion Lannister da parte di sua moglie Lady Catelyn. Robert si reca a trovarlo non appena l'amico si risveglia dal coma e, contrariamente a quanto richiestogli da Cersei, si rifiuta di punirlo per quanto accaduto; al contrario gli restituisce la catena da Primo Cavaliere e gli chiede di fare pace con i Lannister. In quella stessa occasione Eddard vuole parlargli dei tradimenti della regina e dell'illegittimità dei suoi figli ma Robert, stanco di discussioni, rimanda ogni conversazione al suo ritorno dalla battuta di caccia nel Bosco del Re che ha deciso di organizzare dopo l'avvistamento di un cervo bianco.[38] Insieme a lui, partecipano alla caccia suo fratello Renly, Ser Barristan, il Principe Joffrey, Sandor Clegane, Ser Balon Swann e un folto numero di cortigiani, mentre Eddard resta a palazzo a governare il reame al posto del re.[39]
Mentre è ancora a caccia, riceve da parte di Robar Royce la notizia della decisione di Eddard di inviare degli uomini con i vessilli reali ad arrestare Ser Gregor Clegane per le scorrerie nelle Terre dei Fiumi[39], ma preferisce trattenersi nel Bosco del Re. Avendo trovato i resti del cervo divorato dai lupi, inizia a inseguire una nuova preda, un cinghiale di proporzioni mostruose.[20]
Durante la battuta di caccia Robert continua a bere il vino che il suo scudiero Lancel gli passa in continuazione[3], ignaro che il ragazzo gli sta servendo, su ordine di Cersei, un vino tre volte più potente del normale[18]. Ormai ubriaco, insiste nell'affrontare da solo il cinghiale selvaggio chiedendo a tutti gli altri di allontanarsi. Nello scontro le zanne dell'animale gli squarciano il ventre, ferendolo gravemente. Malgrado le sue condizioni, riesce comunque ad uccidere il cinghiale conficcandogli un pugnale in un occhio.[12]
Riesce a fare ritorno ad Approdo del Re solo due giorni dopo e il Gran Maestro Pycelle si prende subito cura di lui, costatando però che le sue condizioni si sono fatte troppo gravi.[12] Viene ricoverato nella sua stanza nel Fortino di Maegor, dove riceve ben presto la visita di Eddard, che lo trova disteso nel suo letto a baldacchino. Robert fa quindi allontanare tutti dalla stanza per parlare in tranquillità con l'amico, rifiutando la proposta di Pycelle di bere del latte di papavero per alleviare il dolore. Rimasto solo con Eddard riconosce di aver avuto torto riguardo a Daenerys Targaryen dicendosi pentito di averne commissionato l'omicidio. Sapendo di essere in fin di vita, ordina poi all'amico di redigere un documento in cui lo nomina reggente fino a che Joffrey diventerà maggiorenne. Chiede quindi ad Eddard di aiutare Joffrey a diventare un re migliore di lui e di impedire l'omicidio di Daenerys, se non è troppo tardi. Renly e il Gran Maestro Pycelle vengono fatti rientrare e assistono come testimoni all'apposizione del sigillo reale sul documento. Solo dopo aver sbrigato tutte le faccende di stato Robert chiede che gli venga somministrato del latte di papavero; come ultima cosa promette ad Eddard di portare a Lyanna il suo amore e gli chiede ancora di prendersi cura dei suoi figli.[12]
Il giorno dopo il sovrano spira, e la sua morte viene annunciata da una grande campana di Approdo del Re, cui poi si uniscono quelle del Grande Tempio di Baelor.[40]
Famiglia e genealogia
Titoli
Predecessore | File:St Baratheon.png Re dei Sette Regni File:St Baratheon.png | Successore |
Aerys II Targaryen | Robert I Baratheon 283-298 | Joffrey Baratheon Renly Baratheon Stannis Baratheon |
Predecessore | File:St Baratheon.png Lord di Capo Tempesta File:St Baratheon.png | Successore |
Steffon Baratheon | Robert Baratheon 278-286 | Renly Baratheon |
Note
- ↑ 1,0 1,1 AGOT - Appendice I
- ↑ 2,00 2,01 2,02 2,03 2,04 2,05 2,06 2,07 2,08 2,09 2,10 2,11 2,12 2,13 2,14 2,15 AGOT04
- ↑ 3,0 3,1 3,2 AGOT58
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 4,7 4,8 AGOT30
- ↑ 5,0 5,1 5,2 AGOT05
- ↑ 6,0 6,1 AGOT27
- ↑ AGOT19
- ↑ 8,0 8,1 8,2 8,3 8,4 8,5 AGOT12
- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 9,5 ACOK00
- ↑ AGOT36
- ↑ ACOK22
- ↑ 12,0 12,1 12,2 12,3 12,4 AGOT47
- ↑ ACOK59
- ↑ 14,0 14,1 ACOK52
- ↑ 15,0 15,1 15,2 15,3 AGOT33
- ↑ ACOK17
- ↑ 17,0 17,1 17,2 17,3 AGOT20
- ↑ 18,0 18,1 ACOK03
- ↑ ACOK06
- ↑ 20,0 20,1 20,2 20,3 20,4 AGOT45
- ↑ 21,0 21,1 ACOK55
- ↑ 22,0 22,1 AGOT08
- ↑ ACOK10
- ↑ 24,0 24,1 24,2 AGOT02
- ↑ 25,0 25,1 25,2 25,3 AGOT35
- ↑ AGOT66
- ↑ AGOT03
- ↑ AGOT13
- ↑ AGOT06
- ↑ ACOK15
- ↑ ACOK11
- ↑ ACOK12
- ↑ 33,0 33,1 ACOK25
- ↑ AGOT25
- ↑ AGOT09
- ↑ AGOT16
- ↑ AGOT29
- ↑ AGOT39
- ↑ 39,0 39,1 AGOT43
- ↑ AGOT51