AGOT49

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AGOT49 - EDDARD
Il grande inverno
(Mondadori)
Eddard Stark
Fortezza Rossa
01x07 - Il gioco dei troni
AGOT - Uscita 16
AGOT47
EDDARD XIII

AGOT48
JON VI
AGOT49
EDDARD XIV
AGOT50
ARYA IV

AGOT58
EDDARD XV

AGOT49 è il quarantanovesimo capitolo de A Game of Thrones e il quattordicesimo de Il grande inverno.

È il quinto capitolo dedicato a Eddard Stark de Il grande inverno e il quattordicesimo de A Game of Thrones e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

C'era una sfumatura quasi di scusa nel suo sorriso. "Ti avevo avvertito di non fidarti di me."


Al risveglio, Eddard vede sotto la sua finestra numerosi soldati Lannister dediti all'addestramento; ritiene questo spiegamento una dimostrazione di forza da parte di Cersei, e si rammarica che la regina abbia scelto di sfidarlo invece di rassegnarsi all'esilio. Durante la colazione con le due figlie, concede ad Arya un'ultima lezione con Syrio Forel prima della partenza, mentre Sansa è di cattivo umore perché costretta a separarsi dal suo amato Joffrey. Eddard non le permette nemmeno di dargli un ultimo addio, cosa che fa arrabbiare la ragazza al punto da spingerla ad abbandonare la tavola.

Un'ora dopo giunge Pycelle per annunciare la morte del re. Eddard si sente svuotato dentro dalla notizia, ma non ne resta sorpreso. Chiede al maestro di convocare il resto del Concilio Ristretto. Il primo a presentarsi è Barristan Selmy, seguito da Petyr Baelish e Lord Varys. Ditocorto riferisce a Eddard di aver eseguito l'incarico che gli era stato affidato, mentre Varys spiega l'assenza di Lord Renly dicendo che ha lasciato Approdo del Re insieme a Loras Tyrell e tutte le sue spade. Eddard sa di aver perso un valido aiuto con la sua partenza, ma prosegue la riunione mostrando la pergamena con le ultime volontà di Re Robert Baratheon, che ha deciso di assegnargli il ruolo di reggente finché l'erede non avrà raggiunto l'età per regnare. Per il momento, preferisce tacere sulle sue intenzioni di favorire l'ascesa sul trono di Stannis Baratheon, fratello di Robert e vero erede legittimo, e chiede al Concilio di confermare la sua reggenza. La riunione viene però interrotta da un attendente di Joffrey, il quale ha richiesto la loro presenza nella Sala del Trono.

Joffrey è seduto sul Trono di Spade in fondo alla sala, con accanto i cavalieri della Guardia Reale, i suoi fratelli Tommen e Myrcella, Sandor Clegane e la Regina Cersei. Nei dintorni sono presenti anche delle guardie Lannister, ma Eddard è rassicurato nel constatare la superiorità numerica delle Cappe Dorate e si convince che Ditocorto abbia mantenuto la sua promessa di corromperle a suo favore. Si dirige zoppicando verso Joffrey, che comanda a lui e al resto del Concilio di giurargli fedeltà e preparare la sua incoronazione. Eddard allora mostra il documento con le ultime volontà di Robert, ma Cersei non dà a esso alcun valore e lo strappa davanti a tutti, con grande sconcerto Ser Barristan. Quando Lord Stark dichiara che Joffrey è un re illegittimo, Cersei lo accusa di tradimento e comanda di arrestarlo. A questo punto, a Eddard non resta che affidarsi alla forza della Guardia Cittadina, a cui ordina di prendere in custodia la regina insieme a tutti i suoi figli. Tuttavia, al cenno del comandante Janos Slynt, le Cappe Dorate iniziano invece a massacrare le guardie di Eddard. Ditocorto gli si avvicina e lo blocca con un pugnale alla gola, dicendogli di averlo avvertito che non gli conveniva fidarsi di lui.

Prime apparizioni

In questo capitolo non appare nessun nuovo personaggio.


Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Game of Thrones, vedi la voce dedicata


  • - A Game of Thrones, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 437-442
  • - Il grande inverno, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 145-150