Julian Wyatt Glover
Julian Wyatt Glover interpreta il ruolo del Gran Maestro Pycelle nella serie TV Game of Thrones.
Julian Wyatt Glover | |
Dati biografici | |
Nascita | 27 marzo 1935, London (GB) |
Pagina IMDB di Julian Wyatt Glover | |
Game of Thrones | |
Personaggio | Pycelle |
Doppiatore | Dario Penne |
Prima apparizione | 01x03 - Lord Snow |
Biografia
Julian Wyatt Glover è un attore britannico nato il 27 marzo 1935 a Londra. Frequenta la Bristol Grammar School a Bristol e successivamente si trasferisce a Londra dove studia al National Youth Theatre recitando con la Royal Shakespeare Company. Diviene un volto familiare per il pubblico britannico recitando in diverse serie televisive negli anni '60 e '70, tra cui Doctor Who.[1]
Il suo talento nell'interpretazione dei diversi accenti e per le espressioni glaciali lo rendono ideale per recitare il ruolo del cattivo, e viene infatti scelto per queste parti in film come Indiana Jones e l'ultima crociata, James Bond 007 - Solo per i tuoi occhi e Star Wars Episodio V - L'impero colpisce ancora. Nel 2002 ha dato voce al ragno Aragog nel film Harry Potter e La Camera dei Segreti.[1]
Nel 2013 viene insignito del titolo di Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico per il lavoro svolto nel campo della recitazione ed è membro dallo stesso anno della Royal Academy of Dramatic Art.[1]
Game of Thrones
Il 28 luglio 2008 viene ufficializzato dalla HBO il suo recasting per il ruolo del Gran Maestro Pycelle , inizialmente affidato a Roy Dotrice; lo stesso giorno G. R. R. Martin conferma la notizia con un post sul suo blog.[2]
In un'intervista racconta che si era presentato senza successo per il ruolo di Maestro Aemon; agli autori però era piaciuto e così lo hanno richiamato per il casting del Gran Maestro Pycelle, questa volta con esito positivo.[3]
In un'altra occasione Glover ha dichiarato di non leggere i libri fino alla fine della stagione corrispondente nella serie TV: mentre per l'interpretazione di ruoli storici fa ricerche molto approfondite, per gli adattamenti di opere letterarie preferisce basarsi solo sul lavoro degli sceneggiatori per non rischiare di disapprovare le loro scelte sul cambiamento o l'eliminazione di una scena. Nella stessa intervista rivela che è stato suo il suggerimento di inserire la scena alla fine della prima stagione in cui il Gran Maestro Pycelle svela di essere un finto infermo, passaggio che non è presente nei libri: l'idea gli è venuta sul set quando anche gli operatori si sono resi conto con che facilità passava da uno stato all'altro subito dopo la fine della ripresa.[4]
Note