Primi Uomini

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I Primi Uomini, originari del Continente Orientale, sono la prima etnia umana a colonizzare Westeros.[1]

Primi Uomini
Nord
Terre oltre la Barriera
Isole di Ferro, Nord, Sette Regni
Popolo Libero
Antica Lingua
Antichi Dei


Distribuzione geografica

Dopo essersi diffusi in tutto il Continente Occidentale a partire dall'Età dell'Alba, i Primi Uomini vedono progressivamente ridursi i loro territori a seguito dell'invasione degli Andali, fino a mantenere la loro superiorità numerica unicamente nel Nord dei Sette Regni.[1]

Politica e amministrazione

A sud della Barriera i Primi Uomini sono organizzati attraverso strutture statali di tipo monarchico-feudale, dapprima con regni indipendenti[2], e dopo la Conquista come parte dei Sette Regni[1].

Oltre la Barriera, invece, la popolazione è per lo più strutturata in clan e tribù, che solo occasionalmente si riuniscono sotto un unico sovrano.[3]

Cultura e società

Si deve ai Primi Uomini l'introduzione a Westeros del cavallo, animale lì sconosciuto prima del loro arrivo.[1] Durante il periodo di colonizzazione nel continente sono già in possesso dell'arte della lavorazione del bronzo, con cui fabbricano manufatti quali spade[1] e armature[4]. Essi introducono nel Continente Occidentale l'Antica Lingua[5] e l'alfabeto runico, che usano principalmente a scopi decorativi e propiziatori[6].

Successivamente alla migrazione a Westeros i Primi Uomini abbandonano le loro divinità e assorbono il culto degli Antichi Dei dai Figli della Foresta.[1] Assumono quindi grande importanza gli alberi-diga, usati come alberi del cuore per pregare nei Parchi degli Dei dei loro castelli.[3]

Anticamente i loro morti vengono seppelliti sotto dei tumuli. Nel terzo secolo dopo la Conquista resta traccia di queste tombe nel Nord dei Sette Regni[7], nella vasta pianura nota proprio con il nome di Terre dei Tumuli[8], dove appaiono come collinette lunghe e basse.[7]

Tra le strutture da loro costruite si può annoverare il Moat Cailin, una grande roccaforte situata nella parte superiore dell'Incollatura[9], la Barriera, un'enorme muraglia di ghiaccio eretta a scopo difensivo e che segna il confine settentrionale dei Sette Regni[10], e il Pugno dei primi uomini, una fortezza nelle Terre oltre la Barriera.[11]

Secondo le usanze dei Primi Uomini, chi pronuncia una condanna a morte deve eseguire personalmente la sentenza. Questa tradizione viene ancora attuata dai membri di Casa Stark nel terzo secolo dopo la Conquista.[12]

Storia

Durante l'Età dell'Alba i Primi Uomini intraprendono una migrazione da Essos a Westeros passando attraverso il Braccio di Dorne, l'istmo che in quel periodo collega allora i due continenti. Nella loro progressiva penetrazione nel continente, al momento dello sbarco nelle Isole di Ferro, si imbattono nel Trono del Mare sulle coste di Vecchia Wyk.[13]

Si dedicano quindi alla colonizzazione del territorio, costruendo fortini e villaggi e distruggendo gli alberi-diga, spaventati dai volti intagliati nei loro tronchi. Questi comportamenti, uniti alla conoscenza dell'allevamento dei cavalli e della fabbricazione di armi e armature in bronzo e cuoio, provoca la paura e l'ostilità dei Figli della Foresta, gli abitanti autoctoni del Continente Occidentale, che scendono quindi in guerra contro di loro.[1]

I Figli della Foresta si servono di tutte le loro arti magiche per fermare l'avanzata dei Primi Uomini, arrivando a scatenare un cataclisma marino per far crollare il Braccio di Dorne e impedire l'afflusso di nuovi migranti da Essos, ma la supremazia tecnologica e la maggiore prestanza fisica dei Primi Uomini pongono questi ultimi in una netta posizione di vantaggio.[1] Inoltre i Primi Uomini, ogni volta che combattono coi Figli della Foresta, abbattono tutti gli alberi-diga che trovano nella convinzione che i Veggenti Verdi possano vedere attraverso gli occhi intagliati nei tronchi.[14] La guerra per il predominio dura vari secoli, finché i saggi di entrambe le razze decidono di trovare un accordo. I capi e gli eroi dei Primi Uomini si incontrano con i Veggenti Verdi ed i danzatori dei boschi dei Figli della Foresta sull'Isola dei Volti, dove stipulano il Patto: mentre i Figli della Foresta ottengono il dominio delle foreste e la promessa che nessun albero-diga sia più tagliato, ai Primi Uomini vengono dati tutti i restanti territori del continente. A seguito dell'accordo viene inoltre creato il Sacro ordine degli Uomini Verdi. Il Patto dà inizio all'amicizia tra Primi Uomini e Figli della Foresta e segna il passaggio dall'Età dell'Alba all'Età degli Eroi.[1]

Col passare del tempo i Primi Uomini mettono da parte le loro divinità ed assorbono dai Figli della Foresta il culto degli Antichi Dei[1], mentre centinaia di regni nascono sui territori da loro sottratti ai Figli della Foresta[2].

Durante il periodo conosciuto come Lunga Notte, per la prima volta arrivano dall'estremo nord gli Estranei, devastando città e regni. Per contrastare questo pericolo, secondo la leggenda l'Ultimo degli Eroi parte alla ricerca dei Figli della Foresta ormai quasi scomparsi da Westeros per chiedere il loro aiuto. Grazie quindi alla loro magia, i Primi Uomini riescono a ricacciare a nord gli Estranei[2] e in seguito creano la confraternita dei Guardiani della Notte per difendersi da eventuali minacce provenienti da nord[15].

L'amicizia tra i Primi Uomini e i Figli della Foresta dura per quattromila anni, fino a quando i guerrieri Andali attraversano il Mare Stretto ed invadono il Continente Occidentale. Le guerre portate dal nuovo popolo durano centinaia di anni; alla fine i regni della parte meridionale del continente cadono uno dopo l'altro e i Primi Uomini si mescolano con gli invasori. Il dominio dei Primi Uomini resiste solo nel Nord, i cui re respingono tutte le armate che cercano di superare l'Incollatura.[1]

Nonostante solo gli abitanti del Nord si possano considerare eredi diretti dei Primi Uomini, anche alcune famiglie del sud ne rivendicano la discendenza, tra cui la Casa Redfort.[16]

Note