Roose Bolton

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Roose Bolton è Lord di Forte Terrore e vassallo della Casa Stark.[1]

Roose Bolton
Dati personali
Lord di Forte Terrore
Nobile Casa Bolton
Apparizioni
A Game of Thrones - A Clash of Kings
Serie TV
Michael McElhatton
Roberto Pedicini
Seconda stagione


Descrizione fisica

Ha un aspetto ordinario sia nei lineamenti del viso che nella corporatura. Ha una carnagione pallida e porta la barba accuratamente rasata.[2] Il suo unico tratto fuori dal comune sono gli occhi, insolitamente pallidi e quasi privi di colore.[3]

Parla sempre con un filo di voce[3], al punto che chi non si trova sufficientemente vicino fatica a sentire le sue parole[2].

Descrizione psicologica

È un uomo cauto[4], brusco e di poche parole. Riesce a incutere terrore con il solo sguardo anche stando in silenzio e quando parla gli altri lord sono soliti prestargli molta attenzione[5].

È dotato di una gelida astuzia[6] e si comporta spesso in maniera opportunista[7].

Ha la reputazione di essere un uomo duro. Non esita a infliggere pene crudeli ai propri nemici[2] e a chiunque collabori con loro, e tratta in modo estremamente severo la sua stessa servitù, minacciandola di terribili punizioni anche per piccole disobbedienze.[8]

Ricorre spesso a salassi tramite sanguisughe, ritenendo che purgarsi dal sangue cattivo sia il segreto di una lunga vita.[2]

Resoconto biografico

Lord di Forte Terrore

Nel 283 partecipa alla Ribellione di Robert Baratheon schierandosi contro i Targaryen. Dopo la Battaglia del Tridente, Lord Bolton consiglia di uccidere Ser Barristan Selmy, caduto prigioniero dei rivoltosi, ma Robert Baratheon preferisce concedergli il perdono.[9]

Nel 297, dopo la morte del suo figlio legittimo Domeric, non possedendo più eredi legittimi Lord Bolton conduce a Forte Terrore il proprio figlio bastardo Ramsay Snow[7].

Di nuovo in guerra

Nel 298, allo scoppio della Guerra dei Cinque Re, Lord Bolton si reca a Grande Inverno insieme a tutti gli altri vassalli della Casa Stark per combattere a fianco di Robb. Pretende l'onore del comando in battaglia, ma il ragazzo riesce a tenergli testa rispondendogli con formale cortesia.[5]

Marcia verso sud insieme al resto dell'esercito fino al Moat Cailin, dove viene indetto un consiglio di guerra. Nel corso della riunione, Lord Bolton dice a Robb che Tywin Lannister è troppo abile per provare a risalire l'Incollatura e che quindi probabilmente rimarrà nella zona del Tridente conquistando i castelli circostanti. Il consiglio viene interrotto dall'ingresso di Catelyn Stark, di ritorno da Nido dell'Aquila. Lord Bolton le porge i suoi omaggi e subito dopo suggerisce la possibilità di sfruttare il prezioso ostaggio Tyrion Lannister, presumendo che la donna lo tenga ancora prigioniero. Lady Stark però confessa di essere stata costretta rilasciarlo e poi chiede a tutti i vassalli, Lord Bolton incluso, di uscire per consentirle di parlare in privato con il figlio. Quando Robb architetta il piano di dividere il suo esercito alle Torri Gemelle, su consiglio di Catelyn assegna il comando del tronco orientale del suo esercito a Lord Bolton, convincendosi che la sua astuzia lo renda il più adatto per tale ruolo.[6]

Quando tutto l'esercito raggiunge le Torri Gemelle, Lord Bolton osserva che non possono essere prese d'assalto. Poco dopo Stevron Frey esce dal castello e invita Robb ad entrare per discutere, ma Roose insieme ad altri alfieri lo diffida dal farlo, dicendo che Walder Frey sarebbe capace di ucciderlo, imprigionarlo o venderlo ai Lannister. Alla fine, dopo una lunga trattativa, gli Stark riescono a stringere un accordo con il Lord del Guado per attraversare la Forca Verde, ma la metà dell'esercito controllata da Lord Bolton rimane sulla riva orientale e si dirige verso sud seguendo il corso del fiume.[10]

Coglie di sorpresa l'esercito di Tywin Lannister e si scontra con esso nella Battaglia della Forca Verde, ma anche a causa dell'inferiorità numerica viene sconfitto; riesce comunque a organizzare la ritirata delle sue truppe insieme ad altri sopravvissuti.[4] Si attesta quindi intorno allo sbocco meridionale dell'Incollatura, dove riorganizza i resti malconci della sua parte di esercito.[11]

Dopo una sosta alle Torri Gemelle[7], durante la quale contrae un matrimonio con Walda Frey, si dirige verso sud posizionando il proprio esercito, forte ancora di diecimila uomini[12], sulla sponda settentrionale del Tridente[13] e preparandosi a riprendere Harrenhal, caduta nella mani di Tywin Lannister. Nel frattempo occupa i guadi e gli incroci principali della zona.[12]

In seguito ai crimini di Ramsay Snow e della sua presunta uccisione da parte di Ser Rodrick Cassel, invia a Edmure Tully una lettera dai toni freddi in cui assicura di non nutrire nessun rancore a riguardo e di non avere alcun attaccamento verso il proprio figlio bastardo, considerandolo anzi un pericolo per i futuri figli legittimi. Si augura infine che la presa di Harrenhal, che intende compiere di lì a poco, compensi agli occhi di Robb Stark i delitti di Ramsay.[14]

La presa di Harrenhal

Nei pressi di un guado del Tridente l'esercito di Lord Bolton incontra le truppe dei Bravi Camerati, ingaggiate da Tywin Lannister e con la sua astuzia il Lord di Forte Terrore riesce a corrompere i mercenari convincendoli a passare dalla sua parte. Quindi, in base al piano concordato, Bravi Camerati riferiscono ai Lannister di aver sconfitto l'esercito Bolton e conducono ad Harrenhal numerosi uomini del Nord spacciandoli per prigionieri; nel momento in cui questi vengono liberati, i mercenari si uniscono a loro nella presa del castello. Quando, pochi giorni dopo, sopraggiunge sul posto anche Roose Bolton, Vargo Hoat gli presenta alcuni abitanti che hanno collaborato in modo determinante nell'operazione: Rorge e Mordente, che entrano così a far parte dei Bravi Camerati, e Arya Stark sotto falsa identità. Quando Lord Bolton le domanda il suo nome, la ragazza per prudenza finge di chiamarsi Nan. Come ricompensa per l'aiuto prestato Roose le assegna il ruolo di sua coppiera personale, ordinando ai servitori di vestirla e istruirla adeguatamente nei suoi incarichi.[2]

Quella stessa sera ordina la condanna a morte di Ser Amory Lorch, castellano di Harrenhal in assenza di Lord Tywin prima della sua presa, osservandolo mentre viene fatto sbranare dall'orso dei Bravi Camerati.[2] Decreta inoltre la decapitazione dei principali esponenti della servitù colpevoli di collaborazione con il nemico, tra cui il Maestro Tothmure. Infine punisce anche le servitrici che hanno avuto rapporti sessuali con i soldati Lannister, le quali vengono messe alla gogna e sottoposte a continui stupri dei suoi soldati.[8]

Durante la sua permanenza a Harrenhal Lord Bolton fatica a dormire per via dei continui ululati dei lupi nei boschi vicini. Inoltre riceve frequenti lettere da parte di sua moglie Walda Frey, che gli promette di partorire nuovi figli legittimi.[8]

In seguito alla sconfitta di Stannis Baratheon nella Battaglia delle Acque Nere la situazione politica torna ad essere favorevole ai Lannister, provocando nuove difficoltà alla fazione del Nord. Durante uno dei sui salassi, Lord Bolton discute degli ultimi sviluppi insieme a Qyburn, Walton e svariati membri della Casa Frey. Concorda con Aenys Frey circa l'impossibilità di rimanere ancora a lungo nel castello, data la difficoltà di difenderlo in caso di un contrattacco nemico. Quando Hosteen Frey sottolinea la necessità di una pace con i Lannister replica facendo notare che Robb Stark ha vinto ogni battaglia in cui ha combattuto. Hosteen insiste nella sua opinione ricordando che Robb ha perso Grande Inverno e a quel punto Lord Bolton congeda i consiglieri promettendo di riflettere sulle loro parole e poi ordina ad Arya di rimuovere le sanguisughe. Dopo che Qyburn gli ha letto l'ennesima lettera da parte di Walda gli comanda di trasmettere a Helman Tallhart l'ordine di passare i prigionieri di Darry a fil di spada, bruciare il castello e poi sferrare un attacco a Duskendale. Infine, dopo aver incaricato a Arya a riordinare la sua stanza e bruciare la lettera della moglie, si reca nei boschi per una battuta di caccia ai lupi.[8]

Torna dalla caccia con le carcasse di sette lupi adulti e due cuccioli. Assegna ai servitori il compito di cucire una coperta con le loro pelli e accetta il consiglio di usare i cuccioli per un paio di guanti. Ordina quindi ad Arya di portargli la cena e poi la congeda. Tuttavia, prima di uscire, la ragazza gli domanda se la porterà con sé quando lascerà Harrenhal. Dopo averla rimproverata per aver parlato senza il suo consenso, Lord Bolton le risponde di aver intenzione di cedere il castello ai Bravi Camerati e di lasciarla con loro, e quando Arya tenta di obiettare la minaccia di farle strappare la lingua in caso di ulteriori insolenze.[8]

Famiglia e genealogia

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Domeric BoltonWalda FreyRamsay Bolton

Titoli

Predecessore  Lord di Forte Terrore  Successore
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Note