Timett (Mano Rossa)
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Timett | |
Dati personali | |
Nascita | 279 |
Titoli | Mano Rossa |
Organizzazioni: | Uomini Bruciati |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Apparizioni | Prima stagione |
Timett è Mano Rossa degli Uomini Bruciati, uno dei Clan delle Montagne della Luna.[1]
Descrizione fisica
È alto e magro[2], con il volto sfigurato per la mancanza dell'occhio sinistro.[1]
Descrizione psicologica
È temuto dagli uomini del suo stesso clan per il suo coraggio ai limiti dell'incoscienza.[1]
Come tutti i membri dei clan, quando vede per la prima volta l'esercito Lannister è stupefatto dal vedere così tante persone assembrate in un unico luogo.[1]
Non ama le attese[3] né i lunghi discorsi,[4] e detesta essere imbrogliato a causa della sua menomazione.[5] Gli piace giocare a dadi.[4]
Considera Approdo del Re una città da prostitute.[4]
Resoconto biografico
Durante il rituale del raggiungimento della virilità, Timett si cava l'occhio sinistro con un coltello rovente per dimostrare il proprio valore, compiendo un'impresa fuori dal comune anche per gli Uomini Bruciati, che hanno l'usanza di ustionare altre parti del loro corpo, e guadagnandosi così il titolo di Mano Rossa.[1]
Nel 298, dopo che i Corvi di Pietra rapiscono Tyrion Lannister e Bronn lungo la Strada alta decidendo di scortarlo fino alle Terre dei Fiumi per avere un riscatto, Timett decide di unirsi alla spedizione con i suoi uomini.[1]
Quando, ormai in vista dell'accampamento dei Lannister, il Folletto propone di proseguire da solo, capiclan diffidano e insistono per venire con lui. Lo scortano quindi fino alla tenda di Lord Tywin Lannister, interrompendo un consiglio di guerra in svolgimento.[1]
Arringati da Lord Tywin i barbari delle montagne accettano di combattere nelle fila dei Lannister nella Battaglia della Forca Verde. Timett perde il cavallo durante lo scontro, ma si batte comunque con coraggio contro gli uomini del Nord. Al termine della battaglia lui e i suoi uomini depredano i caduti.[6]
Dopo la battaglia, Tyrion viene inviato ad Approdo del Re come facente funzioni di Primo Cavaliere, e decide di portare i barbari con sé.[7] Timett lo segue pertanto nella capitale, dove qualche tempo dopo fanno il loro ingresso nella Fortezza Rossa nel corso del Torneo per il Compleanno del Re Joffrey.[2] Poco dopo, scorta Tyrion nella sala del Concilio Ristretto; visto che non gli viene concesso di entrare, Timett decide di recarsi a visitare Approdo del Re.[3]
La sua permanenza in città è turbolenta: in particolare, qualche tempo dopo si reca in una sala da gioco sulla Strada dell'Argento e gioca a dadi; accorgendosi di venire imbrogliato dal figlio di un venditore di vini, tuttavia, gli strappa la gola a mani nude.[5]
In varie occasioni fa da scorta a Tyrionnelle sue visite in città.[8]
Un giorno, mentre sta giocando a dadi con i suoi uomini, il Folletto gli ordina di raggiungerlo a mezzanotte nella Torre del Primo Cavaliere. Insieme a Shagga, lo accompagna poi in un’irruzione notturna nelle stanze del Gran Maestro Pycelle. Lì Timett strappa le tende del letto di Pycelle e scaraventa la sua serva fuori dalla stanza.[4]
Tempo dopo, sta scortando Tyrion quando scoprono che Re Joffrey sta utilizzando la Guardia Reale per castigare Sansa Stark. Su ordine del Folletto conduce quindi la ragazza al sicuro nella Torre del Primo Cavaliere.[9]
All'avvicinarsi delle truppe di Stannis Baratheon ad Approdo del Re, Tyrion decide di inviare gli Uomini Bruciati e gli altri Clan delle Montagne della Luna nel Bosco del Re, con l'obiettivo di tagliare i rifornimenti all'esercito nemico. Timett parte quindi con loro.[10]
Famiglia e genealogia
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Note