Nan
Nan è una donna della servitù di Grande Inverno, bisnonna di Hodor.[1] Negli anni lavora come balia dei figli di vari Lord di Grande Inverno, ma in età avanzata questo lavoro si tramuta soprattutto nel raccontre loro storie e favole.[2]
Nan | |
Dati personali | |
Soprannomi | Vecchia Nan |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Apparizioni | Prima stagione |
Descrizione fisica
Invecchiando diventa brutta, sdentata e calva a parte pochi ciuffi di capelli che le sono rimasti in testa. È rugosa e raggrinzita, troppo debole per salire le scale. Nessuno ricorda la sua età precisa, ma è stata chiamata soprannominata "Vecchia Nan" fin dai tempi dell'infanzia di Eddard Stark.[3]
Descrizione psicologica
Conosce tante storie e leggende, e ama raccontarle ai figli di Eddard Stark.[2]
Si rivolge a Bran con delicatezza, ma ogni tanto lo confonde con altri Brandon di cui si è occupata prima di lui.[3]
A volte colpisce il nipote Hodor con delle sberle dietro la testa.[4]
Resoconto biografico
Arriva a Grande Inverno come nutrice di un neonato Brandon, figlio di Lord Stark. Il bambino morirà all'età di tre anni in una gelata estiva, ma da allora Nan rimane a vivere a Grande Inverno con i propri figli.[3]
Le sue figlie femmine si sposano, vanno a vivere con i propri mariti e muoiono prima di lei, mentre i suoi due figli maschi decedono entrambi durante la Ribellione di Robert Baratheon. Le nasce un unico nipote, che finisce però ucciso nell'assalto alle mura di Pyke durante la Ribellione di Balon Greyjoy. Resta così con la famiglia ridotta al solo Hodor.[3]
Mentre è al servizio di Eddard Stark, racconta tante storie i figli del lord, compreso il bastardo Jon Snow.[2][5] Ogni tanto viene invitata a sedere vicino a Lord Stark durante i pasti e anche in quelle occasioni si cimenta in alcuni dei suoi racconti.[6] È lei che insegna a Eddard l'antico detto "ali oscure, oscure parole".[7]
In alcune delle sue storie, descrive i Bruti come uomini malvagi che fanno patti con giganti e cannibali, bevono sangue umano e rapiscono bambine. Sostiene inoltre che le loro donne giacciano con Estranei e generino figli con loro.[2] Parla ai giovani Stark dei cavalieri della Guardia Reale e li presenta come i migliori spadaccini dei Sette Regni. Racconta le vicende di Florian il Giullare[5], di Symeon Occhi di Stelle e dei Figli della Foresta. Sostiene che questi ultimi capissero il canto degli alberi, che sapessero volare, nuotare e parlare con gli animali, e che la loro musica fosse talmente bella da provocare il pianto.[4] Racconta ai bambini anche delle storie di bambini che partono per le avventure infilandosi nelle stive delle navi.[8] Secondo le sue storie, nella Fortezza Rossa ci sono segrete dove sono state commesse azioni terribili, teste di drago sulle mura e persino fantasmi.[9] Nan racconta cose spaventose anche riguardo ad altri castelli. Sostiene ad esempio che le cripte di Grande Inverno siano popolate da ragni e ratti grandi come cani, e che invece a Forte Terrore ci siano segrete in cui i Bolton appendono le pelli dei propri nemici.[10]
Quando Catelyn cerca di convincere suo figlio Bran a smettere di scalare il castello, la Vecchia Nan si allea con lei e racconta al piccolo altre storie per dissuaderlo. Gli parla di un bambino colpito dai fulmini per essersi arrampicato troppo in alto, a cui i corvi hanno poi beccato gli occhi.[9]
Dopo la visita di Robert Baratheon a Grande Inverno, quando Catelyn viene ferita per difendere Bran dall'uomo che tenta di ucciderlo nel letto, Nan la aiuta a lavarsi dopo l'aggressione.[11]
Da quando Bran si risveglia dal coma Nan passa molto tempo con lui per evitare che si senta solo. Un giorno, standogli accanto mentre lui osserva dalla finestra il fratello Rickon correre coi metalupi e vedendolo depresso per la sua condizione di invalido, cerca di consolarlo con delle storie: gli propone di raccontarne una su un corvo, una su un bambino che odiava le storie e, infine, una su Brandon il Costruttore. Il Bran però rifiuta, dicendo di preferire le storie che fanno paura. Allora Nan gli parla della Lunga Notte, descrivendogli il terribile freddo che l'ha dominata e l'arrivo degli Estranei. Inizia infine a narrare le gesta dell'Ultimo degli Eroi, ma in quel momento l'ingresso di Luwin interrompe il racconto. Il maestro dice a Bran di scendere per incontrare Tyrion Lannister, appena giunto al castello, e così Nan rimane da sola. Quando il ragazzino ritorna nella stanza, la trova addormentata e Hodor la porta via in braccio.[3]
In seguito, il piccolo Rickon diventa più selvaggio a causa della difficile situazione famigliare e un giorno, quando Nan cerca di cantargli una canzone per farlo addormentare, la colpisce con un pugno.[12]
Famiglia e genealogia
Tutti i suoi parenti muoiono prima di lei e l'unico che nel 297 è ancora vivo è il bisnipote Hodor.[1]
Note