Brandon Stark (Bran)
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Brandon Stark | |
Dati personali | |
Nascita | 290 |
Soprannomi | Bran |
Casata | Nobile Casa Stark |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Attore | Isaac Hempstead Wright |
Doppiatore | Tito Marteddu |
Apparizioni | Prima stagione |
Brandon Stark, detto "Bran", è il quarto figlio di Lord Eddard Stark di Grande Inverno e di sua moglie Catelyn Tully.[1]
Descrizione fisica
Bran ha ereditato l'aspetto dalla famiglia della madre, i Tully: ha il volto sorridente, i capelli rossi[2] e gli occhi azzurri[3].
Dopo la caduta del 298 in cui si spezza la schiena non può più camminare[4] e non ha più perde la sensibilità alle gambe[5], che non sono più in grado di esercitare alcuna forza[6].
Durante il coma ha un aspetto terribile: viso pallido[3] e scarno, contornato da capelli troppo lunghi, gambe piegate in modo innaturale sotto le coperte, occhi aperti e vuoti, dita ossute come artigli[7].
Descrizione psicologica
Bran è un bambino dolce, propenso al riso e facile da amare[8], tanto che sua madre pensa che sia il più dolce e gentile tra i suoi figli[3]. Ha però anche un carattere testardo[9] e curioso[10]; è sempre pronto a seguire i fratelli maggiori, Robb e Jon dovunque vadano[10], mentre non ha mai provato particolare affetto per il protetto di suo padre, Theon Greyjoy[6]. Desidera rendere suo padre orgoglioso di lui, cercando ad esempio di apparire imperturbabile quando Eddard Stark decapita Gared[11], anche se vive quel momento con gli occhi sbarrati[12].
Adora scalare[8], con tutte le sensazioni che ne derivano,[13] ed è molto abile in questa attività[3]; ama anche passare il tempo seduto sui doccioni della Prima Fortezza, a guardare di nascosto la vita del castello dipanarsi sotto di lui[13].
Gli piace molto stare nel Parco degli Dei[14], anche se da piccolo aveva paura dell'Albero del Cuore[13]. Crescendo smette di essere intimorito dall'albero-diga e dopo la caduta il suo amore per il parco cresce, perché il luogo lo fa sentire a contatto con gli dei della sua famiglia.[14]
Ha sempre sognato di diventare un cavaliere della Guardia Reale, e i nomi dei leggendari guerrieri che hanno indossato il manto bianco sono musica per le sue orecchie.[13] Tuttavia dopo la caduta Bran si rende conto che il suo sogno non potrà mai realizzarsi. Maestro Luwin gli avanza allora l'ipotesi di diventare a sua volta un maestro, perché lo ritiene un bambino molto intelligente; lui però preferirebbe imparare la magia, con la segreta speranza che le arti magiche gli permettano di guarire dalla sua menomazione.[14]
È sempre stato incuriosito e affascinato dalle storie della Vecchia Nan, in particolare da quelle sugli Estranei e sull'ultimo degli Eroi, e in generale da quelle spaventose.[5] Ha sempre sognato di emulare gli eroi delle storie e delle canzoni, ma dopo la sua caduta quelle stesse storie diventano il simbolo di quello che Bran non potrà mai più ottenere e così il bambino arriva a dire di non volerle più ascoltare, e persino la stessa presenza della Vecchia Nan diventa per lui fonte di irritazione.[5]
In generale, dopo la caduta Bran diventa depresso per via della sua condizione di invalido. È infatti frustrato dal fatto di non poter più scalare e correre, imbarazzato nel mostrarsi in pubblico storpio e indifeso, e stanco dal modo invadente in cui la gente esprime preoccupazione nei suoi confronti. Inoltre, al suo risveglio dal coma, rimane molto deluso dal fatto che quasi tutti i suoi parenti se ne siano andati, e ben presto inizia a soffrire delle scarse attenzioni che il fratello Robb gli dedica. Non potendo più svolgere attività fisiche, Bran inizia a passare molto tempo a riflettere e a parlare con gli dei nel parco. Fa anche molti sogni, in particolare riguardo al corvo con tre occhi, con il quale sviluppa un rapporto ambivalente: da un lato è attratto dalla promessa dello strano animale di insegnargli a volare, dall'altro vede che essa non si è ancora realizzata e quindi pensa che il corvo gli racconti bugie. Questa delusione lo spinge a essere in un primo momento diffidente anche quando Tyrion gli parla di una sella che permette anche agli invalidi di cavalcare.[5]
Anche se il periodo di incoscienza lo spinge a rimuovere ogni ricordo del momento in cui Jaime Lannister lo ha spinto nel vuoto, appena sente il nome "Lannister" Bran avverte una sensazione di pericolo: percepisce delle dita invisibili sulla sua schiena, è preso dalle vertigini e sente lo stomaco diventare di pietra.[6]
Resoconto biografico
L'infanzia a Grande Inverno
"È possibile che un uomo che ha paura possa anche essere coraggioso?" | |
Bran nasce nel 290, e vive la sua infanzia senza mai vedere un inverno.[6]
A circa quattro anni viene condotto per la prima volta da suo fratello Robb nelle cripte del castello, insieme ad Arya e Sansa. Osserva le statue dei Re dell'Inverno con gli occhi spalancati, in preda allo stupore. Ad un certo punto Robb gli dice che quei sotterranei sono infestati dai fantasmi, e subito dopo Jon spunta da una tomba coperto di farina, spaventando Bran e facendolo piangere. Quando però i fratelli maggiori iniziano a ridere, anche Bran si tranquillizza e ride con loro.[15] Dopo quell'episodio i bambini tornano spesso a giocare insieme nelle cripte.[9]
Inizia ad arrampicarsi molto presto, tanto che quando cresce gli sembra di averlo fatto a sempre. Preoccupata per l'incolumità del figlio, Catelyn prova di tutto per farlo smettere. Su sua richiesta, la Vecchia Nan racconta al bambino la storia di un ragazzo che si era arrampicato troppo in alto, per finire abbattuto da un fulmine e con gli occhi mangiati dai corvi; Maestro Luwin invece costruisce un ragazzo di ceramica, vestendolo come Bran e gettandolo dalla torre. Tuttavia nessuna di queste tecniche si rivela però sufficiente a spaventarlo.[13] Il comandante della guardia Jory Cassel spesso lo insegue invano su e giù per i tetti della Prima Fortezza.[6] Una volta Bran promette a sua madre di non arrampicarsi più; cerca di impegnarsi nel mantenere la promessa, ma vive quel periodo in modo malinconico e agitato. Infrange la promessa dopo circa un paio di settimane scappando nel cuore della notte dalla finestra della sua stanza. Il giorno dopo, preso dai sensi di colpa, confessa l'accaduto a suo padre, che gli impone di passare una notte nel Parco degli Dei per riflettere sulle sue azioni. Lord Eddard pone delle guardie agli ingressi del parco per evitare che il figlio ritorni nella propria stanza durante la notte, ma il mattino dopo Bran sembra scomparso, e solo diverse ore dopo viene ritrovato addormentato sui rami più alti del più alto albero-sentinella del Parco degli Dei. Dopo quell'episodio Eddard si dà per vinto e da al figlio il permesso di scalare, a patto che non si faccia mai più scoprire da sua madre.[13]
Nel corso della sua infanzia vede i cani nell'aia accoppiarsi e in un'occasione guarda uno stallone montare una giumenta. Arriva così a comprendere per deduzione anche l'accoppiamento tra uomini e donne[14], ma pensarci e sentirne parlare i ragazzi più grandi lo mette a disagio[6].
Nel 298, Bran lascia Grande Inverno al seguito si suo padre per assistere ad una esecuzione. In quell'occasione riesce a guardare la decapitazione senza distogliere lo sguardo e Jon si complimenta con lui. Lungo la strada di ritorno al castello, Jon e Robb trovano nella neve sei cuccioli di metalupo, di cui Bran resta subito deliziato. Dopo qualche esitazione Lord Eddard accetta di tenerli e affidarli alle cure dei suoi figli, uno per ciascuno.[11] A differenza dei suoi fratelli e delle sue sorelle, che scelgono in fretta il nome per i propri cuccioli, Bran non riesce ancora a prendere una decisione a riguardo.[16]
Durante la festa per accogliere l'arrivo del re a Grande Inverno Bran siede ai piedi della piattaforma rialzata, insieme ai suoi fratelli e ai figli del re, ma non ha il permesso di portare il suo metalupo nella sala.[17]
Nel periodo della visita del re Bran partecipa ad una sessione di addestramento in cui si scontra con il principe Tommen, riuscendo a mandarlo a terra.[2]
La caduta
Sua madre diceva sempre che aveva imparato a scalare ancora prima di imparare a camminare. | |
Quando Eddard accetta di andare ad Approdo del Re per servire come Primo Cavaliere di Re Robert Baratheon, lui e Catelyn decidono che Bran deve partire con il padre verso la capitale, in modo da favorire con la sua amabilità i buoni rapporti tra Stark e Baratheon[8].
Il giorno prima della partenza viene organizzata una battuta di caccia, cui partecipano tra gli altri il re, Lord Eddard e Robb, ma Bran resta al castello. Il bambino vorrebbe cogliere l'occasione per salutare tutte le persone destinate a rimanere a Grande Inverno dopo la sua partenza, ma non ne trova il coraggio e si ritrova quindi a passare la mattina nel Parco degli Dei con il suo metalupo. Annoiato, decide poi di mettersi a scalare le mura del castello fino alla torre spezzata: si inerpica sull'albero-sentinella che cresce vicino all'armeria mentre il metalupo ulula in continuazione, e ignorando l'animale prosegue di tetto in tetto fino alla sommità della Prima Fortezza. Lì giunto Bran sente due voci, provenienti da una stanza sotto di lui, discutere di suo padre e desideroso di conoscere l'identità delle due persone si cala giù tenendosi aggrappato a un doccione. Vede un uomo e una donna impegnati in un rapporto sessuale, e riconosce nella seconda la Regina Cersei. A quel punto vorrebbe scappare, ma la donna lo nota lanciando un urlo spaventato; Bran perde la presa riuscendo a restare aggrappato al balcone con una sola mano. I due si affacciano allora alla finestra, e l'uomo, che solo in quel momento riconosce come Jaime, lo solleva di peso, ma dopo una breve valutazione lo scaglia dalla finestra, facendolo precipitare nel cortile sottostante e schiantarsi al suolo.[13]
Nei giorni successivi, Bran resta in coma[4], tenuto in vita con acqua, miele e misture di erbe[7], mentre il suo metalupo ulula sotto la finestra della sua stanza rifiutandosi di allontanarsi; quando provano a chiudere la finestra della sua stanza per tenere fuori il suono degli ululati il bambino sembra indebolirsi. Maestro Luwin ritiene comunque che Bran riuscirà a sopravvivere, perché le sue condizioni stazionarie dopo diversi giorni sono da interpretare come una buona notizia.[4] Durante il coma sua madre Catelyn resta tutto il tempo accanto a lui, nutrendolo personalmente. Prima di partire suo padre, le sue sorelle[18] e Jon Snow vengono a porgergli i loro saluti[7].
Otto giorni dopo la loro partenza, Catelyn è ancora al capezzale del figlio, e trascura tutto il resto per lui. Quella sera, sfruttando un diversivo creato per l'occasione, un uomo entra nella stanza di Bran con un pugnale e si avvicina minacciosamente a lui. Catelyn lotta per difendere il figlio e il metalupo interviene in loro soccorso uccidendo l'aggressore.[3]
Durante il coma Bran sogna per la prima volta il corvo con tre occhi. Una voce gli sussurra di volare, ma lui invece ha l'impressione di precipitare sempre più giù, finché, dopo varie visioni e grazie alle insistenze del corvo, non riesce ad alzarsi in volo. Il corvo lo becca in mezzo alla fronte, e in quel momento Bran si sveglia dal coma. Ancora in preda alla vividezza del sogno si tasta la fronte, constatando che è integra. Decide quindi finalmente il nome del suo metalupo: Estate.[19]
Bran lo Spezzato
Gli bruciavano gli occhi. Avrebbe voluto essere anche lui sotto, là fuori, a ridere e correre. Il pensiero lo fece infuriare. Si asciugò le lacrime con i pugni contratti, impedendo che cadessero. Il giorno del suo ottavo compleanno era passato. Era quasi un uomo, ormai, e il tempo di piangere era finito. | |
Dopo essersi svegliato dal coma, Bran scopre che non sarà più in grado di camminare, che resterà per sempre uno storpio e che per questo non potrà più sperare di realizzare tutti i suoi sogni.[10]
Passa le sue prime giornate a letto, accudito dalla Vecchia Nan, nei confronti della quale diventa insofferente e di cui mostra non di non apprezzare più i racconti. In un'occasione Bran sfida la vecchia balia a raccontargli una storia del terrore, e lei gli narra della venuta degli Estranei, della Lunga Notte e delle peripezie dell'Ultimo Eroe alla ricerca dei Figli della Foresta. Il racconto viene però interrotto dal bussare di Maestro Luwin, che informa il bambino dell'arrivo di alcuni ospiti al castello. Avendo il dovere di partecipare alla loro accoglienza, Bran viene portato in braccio da Hodor nella Sala Grande, dove vede alcuni uomini dei Guardiani della Notte, guidati da Yoren e accompagnati da Tyrion Lannister. Robb tratta Tyrion con grande freddezza, ma quello presenta il progetto per una sella speciale che, montata su un cavallo giovane e intelligente, consentirebbe a Bran di cavalcare di nuovo. All'improvviso il Folletto viene aggredito dai metalupi, e Bran, Robb e Rickon sono costetti a richiamare gli animali.[5]
Quella sera Bran cena insieme a Robb e ai Guardiani della Notte, che restano ospiti al castello e raccontano loro della scomparsa di Benjen Stark durante una pattuglia. Bran è convinto che i Figli della Foresta porteranno aiuto a suo zio, e quando Luwin gli spiega che quella razza è ormai estinta Yoren puntualizza che molte cose scomparse a sud della Barriera ancora sopravvivono nelle terre settentrionali. Dopo cena viene riaccompagnato nella sua stanza da Robb, che gli fa coraggio e gli parla con commozione dei genitori lontani.[5]
Grazie alla sella progettata da Tyrion Bran comincia a cavalcare Danzatrice nei cortili del castello, dapprima sotto la guida di Hodor e Joseth, poi pian piano anche da solo.[6] Quando non cavalca Bran viene portato in giro in un cesto assicurato da delle corregge di cuoio e con dei buche per la gambe, posto sulle spalle di Hodor.[14]
La prima volta che esce da Grande Inverno a cavallo dopo la caduta si reca con Robb, Theon, Maestro Luwin e alcune guardie nella Foresta del Lupo. Durante la gita Robb gli racconta gli ultimi avvenimenti, la morte di Jory Cassel ed il ferimento di Eddard, e lui ne resta turbato; nell'occasione, Robb sembra pronto a chiamare a raccolta i vessilli di guerra, ma Bran, spaventato, tenta di dissuaderlo. I due fratelli si addentrano poi nella foresta alla ricerca di Vento Grigio ed Estate, che si erano allontanati, ed in questo modo distanziano il resto del gruppo. Sentendo in lontananza gli ululati dei metalupi, Robb si reca in quella direzione, lasciando Bran da solo.[6]
Proprio durante l'assenza del fratello maggiore un gruppo di straccioni, capitanato da Stiv, si avvicina a Bran, cerca di derubarlo e, una volta compreso che si tratta dell'erede degli Stark, discute dell'opportunità di rapirlo. Robb ritorna assieme ai metalupi, e nello scontro che segue il ragazzo e i due animali paiono avere la meglio sul gruppo di briganti fino a che Stiv, in un ultimo gesto disperato, punta un pugnale contro Bran minacciando di ucciderlo se non avrà quello che vuole. Robb richiama i metalupi e studia il suo avversario, quando all'improvviso sopraggiunge Theon, che con una freccia uccide l'aggressore. Anche grazie all'intercessione di Bran l'unica superstite del gruppo, Osha, viene risparmiata e portata a Grande Inverno come prigioniera per essere interrogata.[6]
Venti di guerra
"Ho sognato di nuovo il corvo, ieri notte. Il corvo con tre occhi. È volato nella mia camera da letto e mi ha detto di seguirlo." | |
A causa del precipitare della situazione politica ad Approdo del Re Robb Stark chiama a raccolta i vessilli di guerra. Bran vede via via arrivare a Grande Inverno i lord alfieri fedeli agli Stark, ed è spesso chiamato nella Sala Grande per presenziare alle cene di benvenuto, dove siede alla destra del fratello.[14]
Si reca spesso nel Parco degli Dei a pregare affinché Robb non parta per la guerra o comunque torni sano e salvo con Ned, Arya e Sansa. In una di queste occasioni incontra Osha, che gli parla dei giganti e dei pericoli ancora peggiori delle Terre oltre la Barriera, e gli dice che Robb dovrebbe portare il suo esercito in quella direzione anziché a sud. Bran crede alla sue parole e le promette di riferirle personalmente al fratello.[14] Tuttavia quella sera Robb non partecipa al banchetto organizzato per l'arrivo dei Karstark, gli ultimi alfieri a presentarsi, essendo impegnato nei suoi quartieri con i piani di guerra. Il compito di accogliere i nuovi arrivati tocca quindi a Bran, che durante il pasto sente Eddard e Torrhen Karstark parlare tra loro della sua sfortunata condizione, restandone ferito. Parla poi delle parole di Osha a Maestro Luwin, che però reagisce con scetticismo.[14]
Due giorni dopo Robb parte alla testa del suo esercito diretto a sud, e Bran va a dargli l'addio in sella a Danzatrice. Nell'occasione, Robb gli ricorda che da quel momento sarà lui il Lord di Grande Inverno, e gli raccomanda di ascoltare i consigli di Maestro Luwin e di prendersi cura di Rickon; promette quindi di ritornare assieme al loro padre e lo rassicura sul fatto che la madre ben presto farà ritorno.[14] In realtà però Catelyn, dopo aver incontrato Robb nelle Terre dei Fiumi, sceglie di non tornare a Grande Inverno e di restare con lui, rimandando al castello solo Ser Rodrik Cassel come castellano.[20] Il vecchio cavaliere provvede subito ad addestrare delle nuove reclute per la guardia del castello, che Bran guarda pieno di risentimento ed invidia sapendo di non poter partecipare agli allenamenti.[9].
Continua ancora a sognare il corvo con tre occhi, che in un'occasione entra nella sua camera da letto e lo invita a seguirlo fino alle cripte, dove Bran trova Eddard con un'espressione triste sul viso. La mattina, appena sveglio, cerca di convincere Hodor ad accompagnarlo nelle Cripte per vedere se il padre sia veramente lì, ma quello si rifiuta. Successivamente ne parla con Maestro Luwin, e questi pur incredulo accetta di accompagnarlo. Con l'aiuto di Osha i due si recano pertanto nelle cripte, accompagnati da Estate. Lì tutti insieme guardano le statue degli antichi Re dell'Inverno e dei lord della Casa Stark, e su invito di Maestro Luwin Bran rievoca le loro storie. Quando raggiungono il sepolcro di Eddard, ancora vuoto, Maestro Luwin viene aggredito da Cagnaccio, che si trova lì insieme a Rickon, e prontamente difeso da Estate. Rickon racconta poi di essere sceso perché ha fatto lo stesso sogno del fratello.[9]
Bran convince tutti ad andare nella torretta di Maestro Luwin per aspettare Eddard tutti insieme, convinto dal sogno del suo arrivo imminente. Nelle sue stanze, Maestro Luwin racconta la storia dei Figli della Foresta e dei Primi Uomini durante l'Età dell'Alba e l'Età degli Eroi, fino all'arrivo degli Andali. Viene tuttavia interrotto dagli ululati di Estate e Cagnaccio, che anticipano di poco l'arrivo di un corvo messaggero che porta la notizia della morte di Lord Eddard[9].
Famiglia e genealogia
Rickard Stark | ??? | Hoster Tully | Minisa Whent | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Eddard Stark | Catelyn Tully | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Robb Stark | Sansa Stark | Arya Stark | Brandon Stark | Rickon Stark | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Capitoli
Note
- ↑ AGOT - Appendice B
- ↑ 2,0 2,1 AGOT07
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 AGOT14
- ↑ 4,0 4,1 4,2 AGOT09
- ↑ 5,0 5,1 5,2 5,3 5,4 5,5 AGOT24
- ↑ 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 6,6 6,7 6,8 AGOT37
- ↑ 7,0 7,1 7,2 AGOT10
- ↑ 8,0 8,1 8,2 AGOT06
- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 AGOT66
- ↑ 10,0 10,1 10,2 AGOT19
- ↑ 11,0 11,1 AGOT01
- ↑ AGOT70
- ↑ 13,0 13,1 13,2 13,3 13,4 13,5 13,6 AGOT08
- ↑ 14,0 14,1 14,2 14,3 14,4 14,5 14,6 14,7 14,8 AGOT53
- ↑ AGOT50
- ↑ AGOT02
- ↑ AGOT05
- ↑ AGOT12
- ↑ AGOT17
- ↑ AGOT55