AGOT15
AGOT15 è il quindicesimo capitolo de A Game of Thrones e de Il Trono di Spade.
AGOT15 - SANSA | ||||||||||||||||
POV | Sansa Stark | |||||||||||||||
Ambientazione | Lungo il Tridente | |||||||||||||||
Serie TV | 01x02 - La Strada del Re | |||||||||||||||
Fumetti | AGOT - Uscita 5 | |||||||||||||||
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È il primo capitolo dedicato a Sansa Stark de Il Trono di Spade, de A Game of Thrones e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Sinossi
"Non gli farò del male, ragazzina." Joffrey parlava ad Arya, ma non tolse mai lo sguardo di dosso al garzone. "Non tanto." | |
In viaggio per Approdo del Re, Sansa fa colazione con Septa Mordane e Lady in una locanda in cui si sono fermate con il resto del gruppo. È ben vestita e pettinata, già pronta per l'incontro con la regina Cersei e la principessa Myrcella a cui è stata invitata insieme ad Arya. Septa Mordane le raccomanda di ricordare anche ad Arya di mettersi addosso qualcosa di appropriato. Sansa esce dalla locanda, pensando a Joffrey e a quanto lui coincida con l'ideale del principe che lei ha sempre sognato.
Trova Arya in riva al Tridente, intenta a ripulire Nymeria dal fango, e cerca di convincerla di venire all'appuntamento con Cersei. Arya però ha altri programmi: vuole di nuovo passare la giornata a gironzolare con Mycah, un garzone di macellaio con cui ha fatto amicizia. Intendono recarsi nel luogo in cui Robert Baratheon uccise Rhaegar Targaryen, per cercare i rubini che si sono staccati dall'armatura del principe morto. Per tutto il viaggio, Arya non ha fatto altro che andare a cavallo esplorando i territori che attraversavano, anche quelli più inospitali come le terre dell'Incollatura, e parlare con la gente del popolo che incontrava. Non ne vuole sapere di passare la giornata chiusa nella casa su ruote insieme alla regina e alla principessa. Sansa si rassegna ad andare all'appuntamento senza di lei e si domanda com'è possibile per due sorelle essere tanto diverse.
Si incammina verso il centro dell'accampamento del re, dove incontra due cavalieri in bellissime armature, appena giunti da Approdo del Re. Vede anche un uomo dall'aspetto inquietante, scarno e dal viso butterato. Arretrando per lo spavento, va sbattere contro Sandor Clegane, che con la sua faccia ustionata accresce ancora di più la sua paura. Quando Lady ringhia in sua difesa, l'attenzione di tutti si rivolge verso di lei. Joffrey interviene per difenderla e tranquillizzarla. Sansa scopre allora che i due splendidi cavalieri sono Ser Barristan Selmy e Lord Renly Baratheon, entrambi membri del Concilio Ristretto, mentre l'uomo spaventoso è Ser Ilyn Payne. Si scusa con quest'ultimo per il proprio comportamento, ma non riceve risposta perché molti anni fa gli era stata strappata la lingua per ordine di Aerys Targaryen. Cersei deve tenere una riunione con Barristan e Renly, quindi rimanda l'appuntamento con Sansa e invita Joffrey a tenerle compagnia al suo posto.
Sansa e Joffrey passano insieme una giornata in cui Sansa si diverte molto, finché Joffrey non le propone di visitate il luogo in cui suo padre ha ucciso Rhaegar. Così si imbattono in Arya e Mycah, mentre questi stanno combattendo per gioco con delle spade di legno. Sansa è molto imbarazzata dalla situazione e Joffrey, avvicinandosi a Mycah e sfoderando una spada vera chiamata Dente di Leone, lo sfida ad affrontarlo. Lo accusa di aver colpito la sorella della sua promessa sposa e traccia una ferita sulla sua guancia, mentre il garzone del macellaio resta immobile e tremante. Per difendere l'amico, Arya colpisce il principe con il suo bastone. Tra i due inizia una lotta in cui Arya finisce inchiodata con la schiena contro un albero. Nymeria interviene all'improvviso, mordendo il braccio di Joffrey e facendogli perdere la presa sulla spada. Arya getta Dente di Leone nel Tridente e scappa insieme alla metalupa. Sansa corre a chiamare aiuto per Joffrey.
Prime apparizioni
Paginazione
- - A Game of Thrones, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 116-127
- - Il Trono di Spade, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-46924-7, 1999, pagg. 158-173