Thoros
Thoros è un prete guerriero di R'hllor originario della città libera di Myr.[1]
Thoros | |
Dati personali | |
Soprannomi | Thoros di Myr |
Organizzazioni: | Preti rossi |
Apparizioni | |
A Game of Thrones |
Descrizione fisica
Ha la testa rasata e indossa abitualmente un'ampia veste rossa svolazzante.[1]
Descrizione psicologica
Ha fama di essere un folle, ma anche un uomo coraggioso.[2]
Tanto in torneo[2] quanto in battaglia[1] combatte abitualmente con una spada fiammeggiante[2] alimentata da un sottile strato di altofuoco, procurandosene una nuova dopo ogni scontro[3].
Resoconto biografico
Verso la fine del terzo secolo dalla Conquista Thoros si trova ad Approdo del Re, dove conquista la simpatia di Re Robert Baratheon.[3]
Durante la Ribellione di Balon Greyjoy del 289 combatte nell'esercito di Robert.[1] Nell'assalto finale di Pyke si distingue per essere il primo a scalare le mura del castello.[4]
Nel 297 partecipa ad un torneo, nel corso del quale viene mandato a terra da Lord Yohn Royce.[5]
Lo stesso anno partecipa al Torneo del Primo Cavaliere, disarcionando Lord Beric Dondarrion.[1] Nella medesima occasione prende parte anche alla Grande Mischia e ne esce vincitore, grazie alla spada infuocata che terrorizza i cavalli avversari, usando la stessa tattica che gli aveva già consentito di vincere in passato.[2]
Qualche tempo dopo, è presente nella Sala del Trono durante il racconto dei massacri compiuti da Ser Gregor Clegane nelle Terre dei Fiumi. Lord Eddard Stark ordina a lui, Beric Dondarrion, Gladden Wylde, Raymun Darry e Lothar Mallery di approntare un contingente di venti uomini ciascuno per assicurare Ser Gregor alla giustizia del re, a cui il Primo Cavaliere aggiunge venti uomini della sua guardia personale.[6]
Superata la Forca Rossa il gruppo finisce però in un'imboscata tesa da Ser Gregor che provoca molte vittime. Una volta scoppiata la Guerra dei Cinque Re, Thoros lancia incursioni contro i convogli di rifornimenti dei Lannister insieme a Lord Beric ed altri sopravvissuti.[7] Quando il gruppo per provvedere al proprio sostentamento visita villaggi e prende da loro cibo, il prete rosso consegna in cambio agli abitanti un foglio su cui mette per iscritto la sua promessa di pagamento futuro.[8]
Note