AGOT41: differenze tra le versioni

Da La Barriera Wiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 28: Riga 28:
Più tardi [[Jon Snow|Jon]] decide di allontanarsi dal [[Castello Nero]] per un cavalcata, nel corso della quale riflette sul peso che avrà su tutta la sua vita la scelta di diventare [[Guardiani della Notte|Guardiano della Notte]]: dopo aver prestato giuramento, non potrà più lasciare la confraternita; non avrà più l'occasione di visitare tutti i luoghi che gli piacerebbe vedere, né di tornare dalla sua famiglia. Per un momento ha la tentazione rinunciare al giuramento finché è ancora in tempo, ma poi si convince che per un bastardo come lui non ci sia altro posto nel mondo e quindi torna al [[Castello Nero]].
Più tardi [[Jon Snow|Jon]] decide di allontanarsi dal [[Castello Nero]] per un cavalcata, nel corso della quale riflette sul peso che avrà su tutta la sua vita la scelta di diventare [[Guardiani della Notte|Guardiano della Notte]]: dopo aver prestato giuramento, non potrà più lasciare la confraternita; non avrà più l'occasione di visitare tutti i luoghi che gli piacerebbe vedere, né di tornare dalla sua famiglia. Per un momento ha la tentazione rinunciare al giuramento finché è ancora in tempo, ma poi si convince che per un bastardo come lui non ci sia altro posto nel mondo e quindi torna al [[Castello Nero]].


Nel cuore della notte, va a fare visita a [[Maestri|Maestro]] [[Aemon Targaryen (Maestro)|Aemon]] per un colloquio urgente. Gli racconta dei problemi di [[Samwell Tarly|Sam]] e gli chiede di convincere il comandante [[Jeor Mormont]] di promuovere il ragazzo insieme agli altri otto, nel ruolo di [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendente]]. La conversazione viene ascoltata anche da [[Chett]], burbero attendente del [[Maestri|maestro]], che interviene sostenendo che sulla [[Barriera]] non c'è posto per i deboli e che [[Samwell Tarly|Sam]] dovrebbe essere lasciato al proprio destino. Inoltre fa presente che anche il ruolo di [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendente]] comprende lavori manuali e faticosi, come cacciare e spaccare la legna, per i quali [[Samwell Tarly|Sam]] non è portato. [[Jon Snow|Jon]] risponde che, in compenso, [[Samwell Tarly|Sam]] è in grado di gestire i [[Corvi messaggeri|corvi messaggeri]], fare i conti e leggere, incarichi che svolgerebbe molto meglio degli attuali [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendenti]] del [[Maestri|maestro]]. Non ha quindi senso lasciarlo morire negli addestramenti quando potrebbe rendersi utile altrove. [[Aemon Targaryen (Maestro)|Aemon]] ascolta con attenzione le parole di [[Jon Snow|Jon]] e gli promette di prenderle in considerazione, complimentandosi con lui per la sua intelligenza.
Nel cuore della notte, va a fare visita a [[Maestri della Cittadella|Maestro]] [[Aemon Targaryen (Maestro)|Aemon]] per un colloquio urgente. Gli racconta dei problemi di [[Samwell Tarly|Sam]] e gli chiede di convincere il comandante [[Jeor Mormont]] di promuovere il ragazzo insieme agli altri otto, nel ruolo di [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendente]]. La conversazione viene ascoltata anche da [[Chett]], burbero attendente del [[Maestri della Cittadella|maestro]], che interviene sostenendo che sulla [[Barriera]] non c'è posto per i deboli e che [[Samwell Tarly|Sam]] dovrebbe essere lasciato al proprio destino. Inoltre fa presente che anche il ruolo di [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendente]] comprende lavori manuali e faticosi, come cacciare e spaccare la legna, per i quali [[Samwell Tarly|Sam]] non è portato. [[Jon Snow|Jon]] risponde che, in compenso, [[Samwell Tarly|Sam]] è in grado di gestire i [[Corvi messaggeri|corvi messaggeri]], fare i conti e leggere, incarichi che svolgerebbe molto meglio degli attuali [[Guardiani della Notte#Attendenti|attendenti]] del [[Maestri della Cittadella|maestro]]. Non ha quindi senso lasciarlo morire negli addestramenti quando potrebbe rendersi utile altrove. [[Aemon Targaryen (Maestro)|Aemon]] ascolta con attenzione le parole di [[Jon Snow|Jon]] e gli promette di prenderle in considerazione, complimentandosi con lui per la sua intelligenza.


== Prime apparizioni ==
== Prime apparizioni ==

Versione delle 20:11, 12 lug 2018

AGOT41 - JON
File:IGI Fantastica.png
Il grande inverno
(Mondadori)
Jon Snow
La Barriera
AGOT - Uscita 13
AGOT26
JON IV

AGOT40
CATELYN VII
AGOT41
JON V
AGOT42
TYRION VI

AGOT48
JON VI

AGOT41 è il quarantunesimo capitolo de A Game of Thrones e il sesto de Il grande inverno.

È il primo capitolo dedicato a Jon Snow de Il grande inverno e il quinto de A Game of Thrones e de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

"Non puoi prendere dell'alluminio e batterlo con il martello fino a farlo diventare ferro: non lo diventerà mai. Questo però non significa che l'alluminio è inutile."


Ser Alliser Thorne annuncia la promozione di otto reclute a Guardiani della Notte, pur commentando con scherno che in realtà sono ancora dei ragazzini impreparati. Tra questi, ci sono Pyp, Grenn e Jon Snow. I prescelti esultano e festeggiano, mentre Samwell, che non è stato incluso tra di essi, appare demoralizzato.

Durante la cena i ragazzi discutono dei ruoli che potrebbero essere assegnati a ciascuno di loro e tutti sono convinti che Jon diventerà ranger, essendo decisamente il migliore in combattimento tra le recenti reclute. Quando il discorso vira sul suo scomparso zio Benjen, Jon, che si rifiuta di pensare che sia morto, si intristisce e abbandona la tavola. Confessa poi a Pyp, che lo segue e gli domanda il motivo del cambiamento d'umore, di essere preoccupato per Sam, il quale adesso sarà completamente nelle mani di Alliser Thorne e delle nuove reclute, privato della protezione che finora i suoi amici gli hanno offerto.

Più tardi Jon decide di allontanarsi dal Castello Nero per un cavalcata, nel corso della quale riflette sul peso che avrà su tutta la sua vita la scelta di diventare Guardiano della Notte: dopo aver prestato giuramento, non potrà più lasciare la confraternita; non avrà più l'occasione di visitare tutti i luoghi che gli piacerebbe vedere, né di tornare dalla sua famiglia. Per un momento ha la tentazione rinunciare al giuramento finché è ancora in tempo, ma poi si convince che per un bastardo come lui non ci sia altro posto nel mondo e quindi torna al Castello Nero.

Nel cuore della notte, va a fare visita a Maestro Aemon per un colloquio urgente. Gli racconta dei problemi di Sam e gli chiede di convincere il comandante Jeor Mormont di promuovere il ragazzo insieme agli altri otto, nel ruolo di attendente. La conversazione viene ascoltata anche da Chett, burbero attendente del maestro, che interviene sostenendo che sulla Barriera non c'è posto per i deboli e che Sam dovrebbe essere lasciato al proprio destino. Inoltre fa presente che anche il ruolo di attendente comprende lavori manuali e faticosi, come cacciare e spaccare la legna, per i quali Sam non è portato. Jon risponde che, in compenso, Sam è in grado di gestire i corvi messaggeri, fare i conti e leggere, incarichi che svolgerebbe molto meglio degli attuali attendenti del maestro. Non ha quindi senso lasciarlo morire negli addestramenti quando potrebbe rendersi utile altrove. Aemon ascolta con attenzione le parole di Jon e gli promette di prenderle in considerazione, complimentandosi con lui per la sua intelligenza.

Prime apparizioni

Chett - Matthar

Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Game of Thrones, vedi la voce dedicata


  • File:Usa.png - A Game of Thrones, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10354-0, 1996, pagg. 371-377
  • File:Uk.png - A Game of Thrones, edizione hardcover, Harper Collins, ISBN 978-0-00-224584-5, 1996, pagg. XXX
  • File:Ger.png - Das Erbe von Winterfell, edizione paperback, Blanvalet, ISBN 978-3-442-24730-1, 1998, pagg. 23-33
  • File:Fra.png - Le donjon rouge, edizione hardcover, Pygmalion, ISBN 978-2-857-04569-4, 1999, pagg. 66-73
  • File:Ita.png - Il grande inverno, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-47802-7, 2000, pagg. 67-75
  • File:Esp.png - Juego de tronos, edizione paperback, Gigamesh, ISBN 978-84-96208-42-1, 2002, pagg. XXX