Jeor Mormont

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Jeor Mormont
Jeor Mormont elaborato da intelligenza artificiale NightCafè©
Dati personali
230
Vecchio Orso
Lord Comandante dei Guardiani della Notte
Lord dell'Isola dell'Orso
Nobile Casa Mormont
Guardiani della Notte
Apparizioni
A Game of Thrones - A Clash of Kings
Serie TV
James Cosmo
Michele Gammino
Prima stagione - Seconda stagione

Jeor Mormont è Lord dell'Isola dell'Orso[1] e successivamente Lord Comandante dei Guardiani della Notte.[2]


Descrizione fisica

Nel 298 è ormai calvo[3], con la testa piena di chiazze[4]. Ha un'arruffata barba grigia[3], che gli copre larga parte del petto[4]. Nonostante l'età, ha ancora tutti i denti[5] e conserva una grande forza fisica.[6]

Indossa abitualmente un farsetto di lana nera con fermagli d'argento a forma di artiglio d'orso.[7]

Descrizione psicologica

È noto per la sua impazienza[3] e testardaggine.[8]

Si sente troppo vecchio e provato per continuare a reggere il comando della confraternita;[6] al contempo, tuttavia, è troppo orgoglioso per ammettere qualsiasi forma di debolezza.[9]

Dà molto valore al suo giuramento e ritiene di doverlo mantenere a qualunque costo.[5]

Ha un certo spirito pragmatico e disincantato.[10]

Prova affetto per sua sorella Maege, pur non sopportandola.[5]

Ha l'abitudine di bere ogni mattina della birra col limone, convinto che sia questo il motivo per cui ha i suoi denti fino in tarda età.[5] Ama il vino rosso ed è estremamente esigente per quel che riguarda la sua speziatura.[9]

Resoconto biografico

Nei Guardiani della Notte

"Il tuo dovere è qui, adesso," gli ricordò il lord comandante. "La tua vita di prima ha avuto fine nel momento in cui hai indossato il nero." Il corvo riecheggiò rauco: "Nero!" Mormont ignorò l'uccello. "Qualsiasi cosa stia accadendo ad Approdo del Re, non ci riguarda."


Jeor eredita il titolo di Lord dell'Isola dell'Orso, e quando il figlio Jorah ha l'età per sposarsi, sceglie per lui la moglie, una Glover di Deepwood Motte.[1]

In seguito decide di lasciare il posto al figlio Jorah per unirsi ai Guardiani della Notte, tra i quali passa la maggior parte della vita.[11] Qualche tempo dopo, quando Jorah abbandona l'Isola dell'Orso, disonorandolo[6], sua sorella Maege eredita la signoria sull'isola e gli restituisce la spada di famiglia Lungo Artiglio, che lui mette da parte e ben presto dimentica.[11]

Tempo dopo diventa Lord Comandante dei Guardiani della Notte[2]; in questo ruolo, risiede al Castello Nero, stabilendo i suoi quartieri nella Torre del Lord Comandante.

Ha un corvo parlante che ripete molte parole, tra le quali la più frequente è "mais".[3]

Nel 298 manda oltre la Barriera una pattuglia formata da Gared, Will e Ser Waymar Royce, cui affida il comando per rispetto a suo padre, alla ricerca di una banda di Bruti.[2] La spedizione svanisce senza lasciare tracce fino a quando non gli viene comunicata la diserzione di Gared, a cui reagisce con incredulità.[6] Desideroso di scoprire cosa sia realmente avvenuto, appronta una nuova pattuglia mettendone alla guida il suo Primo Ranger Benjen Stark[3]. Poi, vedendo che neanche Benjen fa ritorno, manda altri ranger alla sua ricerca.[12] Nel frattempo, tuttavia, non perde la speranza in un suo ritrovamento e rifiuta di nominare un nuovo Primo Ranger.[4]

Nello stesso periodo accoglie tra le reclute Jon Snow, giunto da Grande Inverno in compagnia di Tyrion Lannister, desideroso di visitare la Barriera.[3]

Prima della partenza di Tyrion organizza in suo onore una cena. Dopo il pasto gli offre una scorta fino a Grande Inverno e gli chiede di informare Re Robert e la sua corte della precaria situazione dei Guardiani della Notte. Gli manifesta inoltre l'impressione che i Bruti stiano fuggendo da qualcosa di molto pericoloso e gli confida i timori per la propria successione. Quando Tyrion gli chiede di includere Jon Snow nella sua scorta rifiuta, affermando che il ragazzo deve dimenticare gli affetti che si è lasciato alle spalle.[6]

Tempo dopo si reca al tempio del castello per assistere al giuramento delle nuove reclute. Ricorda loro che qualunque sia la ragione per cui sono arrivati alla Barriera non avrà più importanza perché da quel momento saranno uomini dei Guardiani della Notte, e poi invita chi crede negli Antichi Dei a prestare giuramento presso un cerchio di alberi-diga nella Foresta Stregata, a mezza lega dalla Barriera. Annuncia infine quale ruolo è stato assegnato a ciascuno dei nuovi Guardiani della Notte, e sceglie Jon Snow come proprio attendente personale.[7]

Quando scopre che durante la cerimonia di giuramento davanti agli Antichi Dei Spettro ha trovato i cadaveri di due dei compagni di pattuglia di Benjen Stark, Othor e Jafer Flowers, Lord Mormont guida una pattuglia fino al luogo del ritrovamento. È incredulo per il fatto che due confratelli siano stati fatti a pezzi così vicino alla Barriera, e rimprovera Ser Jaremy Rykker per la sua negligenza in merito. Si chiede se i due uomini siano vittima dei Bruti, ma le obiezioni di Samwell Tarly, che nota la stranezza dei due corpi, lo convincono a farli riportare al Castello Nero per farli esaminare da Maestro Aemon.[13]

Una volta al Castello Nero Bowen Marsh lo ferma immediatamente, informandolo che è arrivato un corvo messaggero da Approdo del Re. Prima di seguirlo, Lord Mormont ordina a Ser Jaremy di sistemare i cadaveri nel magazzino fino a che Maestro Aemon non potrà esaminarli. Dopo aver letto il messaggio convoca Jon Snow, per comunicargli che Re Robert Baratheon è morto e che Lord Eddard è accusato di alto tradimento; gli comunica altresì l'intenzione di scrivere a corte per chiedere che Lord Stark venga assegnato ai Guardiani della Notte.[13]

Quella sera scopre che Jon, provocato da Ser Alliser, lo ha aggredito e, deluso, lo isola nella sua cella, impedendo anche agli amici di fargli visita. Durante la notte si sveglia a causa dei rumori di una lotta, ed entra nel suo studio vedendo Jon Snow e Spettro che lottano contro il cadavere di Othor, risvegliatosi come non-morto. Jon strappa dalla mano di Jeor la sua lanterna ad olio e con quella riesce a incendiare il cadavere, ponendo fine alla lotta ma dando fuoco nel contempo all'intera torre.[13]

Mormont scopre poi che nella notte anche il cadavere di Jafer Flowers si è rianimato, uccidendo Ser Jaremy Rykker. Tra le ceneri della sua camera da letto Jeor ritrova Lungo Artiglio, e decide di affidarla a Donal Noye perché ne rifaccia il pomello, bruciato nell'incendio, a forma di testa di metalupo, in modo da regalarla a Jon Snow per ringraziarlo di avergli salvato la vita.[11] Da quel momento, Lord Mormont si stabilisce nella Torre del Re.[4] Nella medesima occasione, decide di inviare Ser Alliser ad Approdo del Re per mostrare a Re Joffrey Baratheon la mano mozzata di Jafer Flowers, per convincere la corte dei pericoli che ci sono oltre la Barriera e al tempo stesso per allontanarlo da Jon. Al contempo, chiama dalla Torre delle Ombre Ser Endrew Tarth come nuovo maestro d'armi del Castello Nero.[11]

Nel frattempo, dal Forte Orientale Cotter Pyke gli fa sapere che uno dei suoi uomini ha scoperto delle orme gigantesche e deformi e che grandi mandrie di alci e bisonti stanno migrando verso sud e verso est, mentre dalla Torre delle Ombre Ser Denys Mallister lo avvisa che i Bruti stanno abbandonando i loro villaggi.[5]

Dopo la morte di Lord Eddard Stark Mormont decide di far controllare Jon. Viene così subito a sapere quando il ragazzo una notte lascia il Castello Nero con l'intenzione di disertare, facendo però ritorno insieme ai suoi amici. La mattina successiva convoca il ragazzo e, dicendogli che fingerà di pensare che si sia trattato solo di una scampagnata notturna alla Città della Talpa, lo invita a non ritentare l'impresa e gli ricorda che la loro guerra contro gli Estranei è più importante di quella di suo fratello Robb contro i Lannister. Gli annuncia quindi l'intenzione di guidare una grande spedizione oltre la Barriera per scoprire quali siano i piani dei Bruti e cercare Benjen Stark: se è finalmente pronto a lasciarsi il passato alle spalle, il giovane andrà con lui come suo scudiero.[5]

Oltre la Barriera

"Vero o falso, la Barriera deve essere avvertita," disse il Vecchio Orso mentre Jon sistemava il piatto in mezzo a loro. "E anche il re." "Quale re?" "Tutti. Quello vero e anche quelli finti. Vogliono il reame? Che vengano a difenderlo."


Prima di partire, Jeor incarica Maestro Aemon e Samwell Tarly di trovare mappe delle terre oltre la Barriera, non restando soddisfatto di quanto trovato. In un colloquio con Jon Snow, gli annuncia l'intenzione di chiedere a tutti i re in guerra tra loro uomini, cavalli, cibo, vestiti e armamenti per i Guardiani della Notte e la difesa del reame; gli parla poi della storia di Maestro Aemon e gli chiede come si sente ad avere un re per fratello, assicurandosi che non intenda disertare di nuovo.[4]

Lord Mormont decide di portare nella spedizione duecento uomini esperti, ai quali se ne aggiungeranno altri cento dalla Torre delle Ombre. Rifiuta tuttavia di cedere il comando a Thoren Smallwood, che lo rivendica per sé in quanto provvisorio capo dei ranger.[4]

Nel corso del viaggio, i Guardiani della Notte visitano vari villaggi di Bruti, trovandoli tutti disabitati. Giunti a Whitetree, dove si trova un enorme albero-diga con dei teschi all'interno, Jeor si chiede dove siano finiti gli abitanti del villaggio e come siano morti i proprietari dei teschi, ordinando di controllare le case ed i dintorni. Ordina poi di accamparsi sulla riva del lago nei pressi del villaggio, e scrive un messaggio a Maestro Aemon, aggiornandolo su quanto trovato.[14]

Successivamente, conduce il gruppo fino alla fortezza di Craster, raccomandando ai suoi uomini di non importunare le sue mogli. Una volta giunti lì, interroga Craster riguardo Benjen Stark e Waymar Royce ma l'uomo dice di non averli più visti. Venuto a sapere che la scomparsa dei Bruti è opera di Mance Rayder, che sta radunando la sua gente sugli Artigli del Gelo, Jeor ne deduce che il Re oltre la Barriera stia progettando di invadere i Sette Regni. In cambio delle informazioni, Jeor regala a Craster un'ascia ed una balestra. Il giorno seguente il gruppo riparte e, discutendo con Jon Snow, Jeor ammette di essere a conoscenza dell'abitudine di Craster di sacrificare i figli maschi e di accettarla, in cambio dell'aiuto che dà alla confraternita.[10]

Il gruppo giunge poi al Pugno dei Primi Uomini, dove Jeor decide di accamparsi per attendere l'arrivo di Qhorin il Monco e i suoi uomini dalla Torre delle Ombre. Convoca quindi una riunione dei suoi più alti ufficiali, ed annuncia la decisione di interrompere la ricerca di Benjen Stark, che potrebbe anche essere morto. Per difendere la postazione, che ritiene adatta a fronteggiare un eventuale attacco dei Bruti, dà disposizione di costruire fossati, barriere di rostri e palle chiodate. Ordina poi a Jarman Buckwell di disporre i suoi uomini nel modo migliore per sorvegliare la zona attorno al Pugno dei Primi Uomini e al vicino fiume, e a Thoren Smallwood di limitare le escursioni dei ranger fino all'arrivo di Qhorin.[9]

Quando Qhorin il Monco arriva con i suoi uomini, Lord Mormont lo accoglie nella sua tenda. Qui il ranger gli riferisce di aver avuto uno scontro con i Bruti e di aver appreso delle informazioni da loro. Durante il colloquio, viene convinto ad inviare tre squadre di cinque Guardiani della Notte in esplorazione lungo gli Artigli del Gelo, per scoprire quanti siano gli uomini radunati da Mance Rayder e quali contromisure adottare. Consente infine a Qhorin di scegliere quali uomini portare con lui, e accetta con dispiacere che quello scelga anche il suo attendente, Jon Snow.[8]

Famiglia e genealogia

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Jeor Mormont???Maege Mormont
Jorah Mormont

Titoli

Predecessore Lord Comandante dei Guardiani della Notte Successore
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Predecessore Lord dell'Isola dell'Orso Successore
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Note