Tyrion Lannister (Folletto)
Tyrion Lannister, soprannominato "Folletto", è il figlio più giovane di LordTywin Lannister di Castel Granito.[1]
Tyrion Lannister | |
Dati personali | |
Nascita | 274 |
Soprannomi | Il Folletto |
Casata | Nobile Casa Lannister |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Attore | Peter Dinklage |
Doppiatore | Gaetano Varcasia |
Apparizioni | Prima stagione |
Descrizione fisica
È un nano [1], piccolo e di aspetto deforme. La sua testa è sproporzionatamente grossa rispetto al corpo, il volto ha lineamenti brutali e rincagnati, ed è quasi tenuto in ombra da un'arcata sopraccigliare sporgente. Ha occhi asimmetrici e di colori diversi, uno nero e l'altro verde, seminascosti da un ciuffo di capelli biondi, quasi bianchi.[2]
Le gambe arcuate rendono la sua andatura goffa e ondeggiante.[3] A dispetto di questo, è però capace di alcune acrobazie[4] grazie a braccia corte ma piuttosto forti.[3]
Descrizione psicologica
L'intera esistenza di Tyrion è condizionata dal fatto di essere un nano. A causa di questa condizione viene chiamato da tutti "Folletto"[1], soprannome che odia ma che col tempo impara ad accettare[5].
La sua deformità lo abitua a subire umiliazioni[6], ma allo stesso tempo gli permette di essere più schietto nell'esprimere i propri pensieri, senza curarsi troppo della cortesia e della propria reputazione[4]. Fa spesso uso di ironia e di sarcasmo[6], talvolta a sproposito ed ignorandone deliberatamente le possibili conseguenze[7], senza risparmiare neppure sé stesso da tale trattamento. Non ama infatti prendersi troppo sul serio[8], in quanto preferisce, in generale, accettare la dura verità, magari scherzando a riguardo, piuttosto che ignorarla[6].
Pur essendo perfettamente consapevole della propria bruttezza[3], Tyrion ritiene che tale carenza di qualità estetiche sia compensata dall'abbondanza di capacità intellettuali[6]: è infatti molto orgoglioso della propria astuzia, che considera l'unico vero dono che gli sia stato concesso, e per questa ragione mal sopporta l'idea che qualcuno possa batterlo in questo ambito[9]. È inoltre particolarmente curioso, e per allenare la mente legge molto, in particolare di notte, dal momento che soffre di insonnia. Fin dall'infanzia è affascinato dai draghi e dalle vicende che li riguardano[3], e sogna spesso di possederne uno[6].
Ha un rapporto conflittuale con il padre Tywin, che non ha mai accettato le sue deformità e che lo ritiene responsabile della morte della moglie Joanna, e con la sorella Cersei, che lo tratta con disprezzo. Contraccambia i sentimenti verso entrambi e spesso fantastica di vendicarsi su di loro, arrivando durante l'adolescenza a sognare di vederli inceneriti da un drago.[6] È d'altra parte molto legato a suo fratello Jaime, l'unico della famiglia ad avergli mai dimostrato affetto. Per queste ragioni, è sempre piuttosto severo nel giudicare le azioni dei primi due e molto più propenso ad essere indulgente nei confronti del fratello maggiore.[3]
Nutre empatia e solidarietà verso coloro che condividono la sua condizione di emarginato, come bastardi[4] e storpi. Talvolta si impegna ad aiutarli e consigliarli, pur senza rinunciare alla sua solita schiettezza[10] e cercando anzi di insegnare anche a loro ad accettare la propria condizione e diventare impermeabili alle offese subite dalla società[4]. Al tempo stesso ha una visione della vita piuttosto disincantata e, quando necessario, non esita a ricorrere ad una cinica astuzia per tirarsi fuori dai guai. Inoltre, pur essendo disprezzato dalla maggior parte della sua famiglia, gode dei vantaggi che derivano dal fatto di essere un Lannister, sfruttando il prestigio e la ricchezza della casata per i propri scopi.[11]
Conduce uno stile di vita dissoluto: ama bere[4], andare con le prostitute[3] e giocare d'azzardo [7] Parla spesso in tono scherzoso e non si fa problemi ad usare un linguaggio anche piuttosto volgare [3]
Resoconto biografico
L'infanzia e l'adolescenza
"Agli occhi dei loro padri, tutti i nani sono bastardi." | |
Nasce nel 274[9], nel cuore dell'inverno[8]. Sua madre Joanna muore nel darlo alla luce, e per quella ragione suo padre Tywin Lannister inizia a disprezzarlo.[4]
Nel 284 si reca per la prima volta ad Approdo del Re, dove vede per la prima volta i teschi di drago stipati nei sotterranei della Fortezza Rossa, restandone incantato.[3]
All'età di tredici anni, insieme a suo fratello Jaime, interviene in soccorso di Tysha, una ragazza inseguita da due uomini presso Lannisport. Mentre Jaime insegue i malviventi, Tyrion rimane a prendersi cura della fanciulla, innamorandosi di lei dopo averla portata in una locanda e averci passato la notte insieme. Paga quindi un septon ubriaco affinché li sposi in segreto. Per circa una settimana Tyrion riesce a tenere nascosta Tysha in una casetta, ma alla fine è lo stesso septon ad andare a rivelare l'accaduto a Lord Tywin. Quest'ultimo, oltre ad annullare le nozze, spinge Jaime a raccontare a Tyrion che l'incontro con Tysha è stato in realtà una messinscena e che la ragazza è una prostituta pagata dallo stesso Jaime per far perdere la verginità al fratello minore. Affinché Tyrion impari la lezione, Lord Tywin concede Tysha alle sue guardie, costringendo il figlio a guardare ed alla fine a partecipare lui stesso. Per ciascuna guardia, la ragazza riceve una moneta d'argento, più una d'oro da Tyrion perché, come spiega Lord Tywin, un Lannister vale più degli altri uomini.[11]
In visita a Grande Inverno
Quando aprì la porta, la luce proveniente da dentro proiettò la sua ombra sull'intera lunghezza del cortile del castello. Per un momento, Tyrion Lannister fu più torreggiante del re del Sette Regni. | |
Nel 298 si reca in visita ufficiale a Grande Inverno come parte del seguito di Re Robert Baratheon.[2]
La sera del banchetto di benvenuto offerto da Eddard Stark si ubriaca, e per non rischiare di vomitare addosso agli altri ospiti decide di uscire a prendere aria nel cortile. Lì incontra Jon Snow e il suo metalupo Spettro e inizia a conversare con il ragazzo. Nel sentirsi chiamare "bastardo" Jon si irrigidisce; Tyrion allora si scusa, ma gli consiglia di non offendersi nel sentirsi ricordare la sua condizione e di trasformarla piuttosto in un'armatura in modo che non possa essere usata contro di lui. Aggiunge che, a modo suo, riesce a comprendere come si possa sentire il ragazzo, raccontandogli del suo tormentato rapporto con il padre Tywin Lannister.[4]
Alcune settimane più tardi parte partecipa ad un battuta di caccia con il sovrano, e durante la loro assenza Brandon Stark cade dai tetti della Prima Fortezza restando in coma[12] e ritardando la ripartenza per Approdo del Re della comitiva reale. Tyrion salutariamente si reca alla camera del bambino, informandosi delle sue condizioni di salute.[3]
Diversi giorni dopo l'incidente Tyrion, dopo una notte insonne passata a leggere nella biblioteca di Grande Inverno, s'imbatte nel nipote Joffrey e lo rimprovera per non essere ancora andato a presentare il proprio cordoglio a Lord Eddard e sua moglie per quanto avvenuto a loro figlio. Alle risposte sprezzanti di Joffrey in merito, Tyrion lo schiaffeggia, incurante delle minacce di Sandor Clegane, che lo avverte che Joffrey ricorderà l'offesa subita. Si reca quindi a fare colazione, incontrando la sorella Cersei ed il fratello Jaime. Quando comunica la notizia che Brandon Stark potrebbe sopravvivere i due gli appaiono turbati e commentano che la vita da storpio che attende il bambino sarebbe una disgrazia. Il Folletto annuncia di volersi recare alla Barriera invece di tornare subito ad Approdo del Re con il resto della famiglia, irritando Cersei con un'espressione volgare. Rimasto solo con Jaime, Tyrion si dice curioso di sentire cosa potrebbe raccontare Bran al suo risveglio, ma rassicura Jaime sul proprio amore per la sua famiglia.[3]
Alla Barriera
"Io penso che Lord Tyrion sia un uomo molto grande," disse Maestro Aemon dall'estremo opposto del tavolo. Aveva parlato con voce calma, controllata. Tuttavia il silenzio scese sui cavalieri in nero, perché quando quella voce parlava tutti ascoltavano. "Penso che sia un gigante venuto tra noi fino a questo nostro ultimo confine del mondo." | |
Alcuni giorni più tardi Tyrion parte alla volta della Barriera insieme a Benjen Stark e a Jon Snow. Non abituato a un clima così freddo, trova il viaggio piuttosto duro, ma evita di lamentarsene per non dare soddisfazione a Benjen, che non gradisce la sua presenza. Accetta tuttavia la pelliccia che il Primo Ranger gli offre, in modo da fargli capire che un Lannister non rifiuta mai una ciò che gli è utile. Di sera, mentre gli altri preparano la cena, prende l'abitudine di sedersi in disparte e leggere. In una di quelle occasioni viene raggiunto da Jon Snow; i due si mettono a conversare e Tyrion gli confida la propria passione per i libri e per i draghi. Inizia poi a fare del sarcasmo sui Guardiani della Notte e sulla triste sorte a cui il ragazzo è destinato, mandando su tutte le furie Jon e provocando un'immediata reazione di Spettro, che assale il Folletto e si ritira solo quando è Jon ad ordinarglielo. A quel punto, Tyrion si scusa, ma ribadisce la verità sulla confraternita, in gran parte composta da uomini poco raccomandabili, convincendo alla fine Jon ad accettarla.[6]
Al Castello Nero è accolto dal Lord Comandante Jeor Mormont come un ospite d'onore e viene invitato ogni sera a mangiare al suo tavolo. Un giorno incontra Jon Snow vicino all'armeria. I due si trovano di nuovo a conversare e Tyrion gli consiglia di accettare il suo nuovo soprannome, "Lord Snow", affibbiatogli dalle altre reclute.[5]
Quando, diverso tempo dopo, Tyrion si appresta a lasciare la Barriera, Jeor Mormont organizza una cena in occasione della sua partenza, durante la quale il Folletto stuzzica Alliser Thorne provocando l'ilarità dei confratelli presenti. In seguito il Lord Comandante chiede a Tyrion di farsi portavoce presso Re Robert della precaria situazione della confraternita, a corto di uomini e minacciata dai numerosi pericoli delle Terre Oltre la Barriera. Tyrion promette di farlo, pur consapevole che la corte lo ignorerà.[5]
Quella stessa sera, prima di andare a dormire, decide di salire sulla Barriera, dove si ritrova ancora una volta a chiacchierare con Jon Snow, di guardia quella notte. Tyrion lo informa della sua partenza e gli dice che farà sosta a Grande Inverno. Jon lo prega di aiutare Bran e Tyrion promette di fare del suo meglio. Cerca quindi confortare il ragazzo sulla sorte dello zio Benjen, pur essendo dubbioso sulla sua possibilità di ritorno, e si commuove nel sentire il ragazzo definirlo un amico.[8]
In viaggio verso sud
"C'è una grossa falla nella storiella di Ditocorto. Qualsiasi cosa tu creda di me, Lady Stark, puoi stare certa di questo: io non scommetto mai contro la mia famiglia." | |
Nel corso del viaggio di ritorno ad Approdo del Re Tyrion sosta nuovamente a Grande Inverno, dove però viene accolto da Robb Stark con evidente ostilità. Nonostante questo mantiene la promessa fatta a Jon e propone a Bran una sella da lui disegnata che gli permetterebbe di tornare a cavalcare malgrado la paralisi alle gambe, motivando il suo gesto con la simpatia che prova per le persone sfortunate per nascita o affette da infermità fisica. Rifiuta quindi la proposta di ospitalità di Robb Stark, che riconosce essere tardiva e interessata, preferendo recarsi in una locanda di Città dell'Inverno.[10]
Alcuni giorni più tardi, insieme a Yoren, arriva nei pressi del Tridente e decide di fermarsi alla Locanda all'Incrocio. Quando il cantastorie Marillion gli propone di cantare per lui si accorge della presenza di Lady Catelyn Stark vestita da popolana accanto a lui. A sorpresa quest'ultima lo accusa di aver cospirato nell'attentato contro suo figlio Bran ed ordina ai molti soldati lì presenti, al servizio degli alfieri delle Terre dei Fiumi, di catturarlo per condurlo a Grande Inverno.[13]
Tyrion spera che qualcuno tra coloro rimasti neutrali durante la sua cattura sia corso a spargere la notizia, permettendo ad armigeri della Casa Lannister di raggiungerli e liberarlo, ma giunto sulle Montagne della Luna si rende conto che la sua destinazione non è Grande Inverno e che in realtà Catelyn Tully lo sta conducendo a Nido dell'Aquila, da sua sorella Lysa.[9]
Durante il tragitto Tyrion cerca più volte di difendersi dalle accuse di Catelyn, sostenendo che il pugnale utilizzato per l'attentato a Bran non gli appartiene. La donna sembra avere un attimo di esitazione allorché Tyrion le dice che solo uno stolto metterebbe il proprio pugnale in mano ad un sicario, ma respinge l'idea che Petyr Baelish possa averle mentito in merito, e Tyrion le fa allora notare quanto Ditocorto sia egoista e inaffidabile. La discussione viene interrotta da un attacco di alcuni uomini dei Clan delle Montagne della Luna. Il gruppo si arma a difesa e lo stesso Tyrion viene liberato affinché possa combattere. Il Folletto partecipa così alla prima battaglia della sua vita, uccidendo uno dei guerrieri dei clan. Quando i nemici infine si ritirano il gruppo dei sopravvissuti si rimette subito in marcia. Tyrion e Catelyn riprendono la conversazione interrotta, e il Folletto continua la sua opera di persuasione mettendo in risalto le incongruenze nel racconto di Petyr Baelish.[9].
Nel prosieguo del viaggio il gruppo viene attaccato una seconda volta. Per questa ragione, sebbene prigioniero, a Tyrion viene in seguito concesso di viaggiare armato di ascia e pugnale. Spesso cavalca fianco a fianco con Bronn, con cui inizia a entrare in sintonia[14]
A Nido dell'Aquila
"Sembra che mi sia dato proprio un bel da fare," aveva detto con sarcasmo. "Comincio a chiedermi dove ho trovato il tempo per compiere tutti questi omicidi." | |
I sopravvissuti del gruppo di Catelyn Tully arrivano infine nella Valle di Arryn e proseguono sotto la scorta di Brynden Tully verso la Porta della Luna, piazzaforte di Lord Nestor Royce. Il gruppo si ferma lì per passare la notte, e Tyrion viene condotto in una cella della torre.[14]
Il giorno dopo il gruppo intraprende la salita per Nido dell'Aquila; Tyrion crolla dalla fatica prima dell'ultimo tratto dell'ascesa e viene portato in spalla al castello da Bronn. Al cospetto di Lysa Tully, che gli imputa non solo l'attentato alla vita di Brandon Stark, ma anche l'assassinio di suo marito, Jon Arryn, il Folletto non riesce a tenere a freno la lingua e risponde alle accuse con battute sarcastiche. Viene rinchiuso in una delle celle del cielo, direttamente affacciate sui precipizi che circondano il castello e dotate di un pavimento leggermente inclinato verso l'abisso, dove trascorre alcuni giorni di tormento, non osando nemmeno addormentarsi per il timore di rotolare giù nel sonno. Durante la prigionia viene inoltre vessato dal carceriere Mord, che lo percuote e lo affama. Non essendo sicuro di un rapido intervento da parte della sua famiglia per liberarlo, e non sapendo per quanto ancora potrà essere in grado di sopravvivere in quella situazione, Tyrion decide di ricorrere all'astuzia: chiama Mord e gli promette la borsa piena d'oro che gli è stata sottratta al suo arrivo se andrà a riferire a Lady Arryn la sua intenzione di confessare i suoi crimini.[14]
Condotto al cospetto di Lord Robert Arryn, sua madre Lysa e diversi nobili, Tyrion nota tra il pubblico anche il mercenario Bronn. Inizia quindi la confessione di tutti i suoi crimini, elencando le piccole malefatte compiute fin dall'infanzia, ma si dichiara innocente sia rispetto all'attentato a Bran che all'assassinio di Jon Arryn. Chiede dunque di essere giudicato in un processo per i reati che gli vengono imputati. Lysa Tully acconsente, ma stabilisce che sia suo figlio Robert a giudicarlo. Tyrion allora si oppone e chiede invece un verdetto per singolare tenzone, scegliendo suo fratello Jaime Lannister come campione, ma Lysa Tully risponde che non c'è tempo per aspettare che quest'ultimo li raggiunga. Tra i tanti volontari che si offrono a lei sceglie Vardis Egen quale suo rappresentante e con sarcasmo invita Tyrion a fare la sua scelta, convinta che nessuno accetterà di schierarsi in sua difesa. Tuttavia, dopo un lungo silenzio, il Folletto vede farsi avanti Bronn.[7]
Il giorno del duello Tyrion viene condotto nei dal septon di Nido dell'Aquila al centro del Parco degli Dei e poi assiste al duello su un balcone. Sfruttando l'astuzia e la maggiore agilità, Bronn riesce a sconfiggere il suo avversario, con grande sgomento dei nobili presenti, e questa vittoria dona a Tyrion la libertà. Lysa Tully ordina quindi alle sue guardie di scortare lui e Bronn fino alla Porta Insanguinata e quindi di lasciarli liberi di tornare indietro per la strada alta, convinta che i due non sopravvivranno al pericoloso tragitto.[15]
Durante il viaggio lungo la strada alta Tyrion convince il mercenario a fare una sosta e conversa con lui sulle loro possibilità di sopravvivenza. Consapevole di non doversi fare illusioni sulla sua amicizia, lo persuade a continuare comunque a servirlo, promettendogli grandi ricompense per il suo aiuto passato e futuro. Lo avverte quindi che, se mai un giorno fosse tentato di venderlo a qualcun altro, lui sarà sempre pronto a rilanciare. Quella stessa sera si lascia inoltre andare con Bronn ad alcune confidenze sul suo passato con Tysha e sul suo rapporto con il padre. I due si addormentano, ma vengono svegliati dall'arrivo di alcuni barbari dei Clan delle Montagne della Luna, intenzionati a derubarli e ucciderli; Tyrion però li convince a risparmiarli e promette loro armi ed armature per conquistare la Valle di Arryn se li scorteranno fino alle Terre dei Fiumi.[15]
In guerra nelle Terre dei Fiumi
"Perché io?" Il Folletto inclinò il capo. "Perché non mio zio? Oppure Ser Addam, Ser Flement, Lord Serrett? Perché non un uomo... più grande?" Lord Tywin si alzò di scatto. "Sei mio figlio." | |
Insieme a Bronn a trecento uomini dei Clan delle Montagne, Tyrion raggiunge l'accampamento militare dei Lannister nelle Terre dei Fiumi, comandato da suo padre Tywin. Accompagnato da Bronn e dai capi clan, che temono una sua fuga se venisse perso di vista, entra nel campo e si dirige verso il quartier generale, posto da Lord Tywin nella Locanda dell'incrocio. Lì Tyrion incontra suo padre, che si trova insieme a suo zio Kevan e accoglie freddamente la notizia della sua sopravvivenza. Dopo aver aggiornato il figlio sull'andamento della guerra, Lord Tywin sostiene che il conflitto sia praticamente vinto: Jaime ha ottenuto notevoli vittorie sul campo, arrivando ad assediare Delta delle Acque prendendo prigioniero lo stesso Edmure Tully. Restano da affrontare Robb Stark ed il suo esercito in arrivo dal Nord, ma il Lord di Castel Granito lo liquida come un nemico da poco in quanto giovane ed inesperto. Tyrion viene quindi a sapere della morte di Re Robert Baratheon, della successione di suo figlio Joffrey e della prigionia di Eddard Stark, accusato di tradimento.
Tywin comanda quindi al figlio di occuparsi di Marq Piper e Karyl Vance che, liberi di muoversi alle loro spalle, assaltano le terre Lannister al di là della Forca Rossa, quando nella stanza irrompono i capi clan dei barbari delle Montagne della Luna, pretendendo di partecipare al consiglio di guerra. Tyrion li presenta al padre e il Lord di Castel Granito, con abile dialettica, li convince a combattere per i Lannister. La conversazione viene interrotta dall'annuncio dell'avvicinamento di Robb Stark, cui Lord Tywin decide di andare incontro per liberarsene subito. I capiclan accettano di schierarsi assieme ai Lannister in battaglia, ma Chella pretende e ottiene che Tyrion combatta assieme a loro.[16]
Più tardi Tyrion raggiunge il padre nel suo padiglione per cena, presentandosi in ritardo e venendo per questo schernito da Lord Tywin. In quel momento è in corso una discussione sull'imminente scontro con l'armata di Robb Stark. Tyrion riferisce la notizia dell'approssimarsi dell'esercito del Nord, ormai a non più di una giornata di marcia dall'accampamento Lannister, e Ser Kevan gli comunica la pericolosa posizione che dovrà tenere nello schieramento: nell'avanguardia dell'ala sinistra dell'esercito sotto il comando di Gregor Clegane. Amareggiato dalla notizia, il Folletto abbandona il padiglione. Davanti alla sua tenda, insieme agli uomini al suo servizio, trova un'avvenente prostituta procuratagli da Bronn, che si presenta come Shae. Tyrion la conduce nella tenda, restandone colpito dall'aspetto e dall'arguzia, e le promette ricche ricompense in cambio della sua devozione e fedeltà nel periodo in cui staranno insieme. I due consumano quindi un rapporto sessuale, e quando Shae si addormenta Tyrion esce dalla tenda e parla con Bronn, chiedendogli di aiutarlo a sopravvivere e venendo rassicurato dal mercenario a riguardo.[17]
All'alba della mattina successiva il Folletto viene svegliato dal suono delle trombe. Ancora intontito esce dalla tenda e vede gli uomini Lannister in piena mobilitazione. Bronn lo informa che l'esercito di Robb Stark li ha prevenuti: avanzando nella notte lungo la Strada del Re, è ora a meno di un miglio dal loro accampamento. Shae e il suo nuovo scudiero Podrick lo aiutano ad indossare l'armatura. Quando esce dalla tenda gli uomini dei Clan delle Montagne, ognuno dietro al proprio condottiero, lo seguono fino all'ala sinistra dello schieramento nel punto a loro assegnato per il combattimento da Ser Gregor.[17]
Nel corso dello scontro, da subito favorevole ai Lannister, Tyrion si trova ad un certo punto circondato dai nemici e costretto a combattere per la propria vita, fino al momento in cui l'arrivo delle truppe di rinforzo guidate da Kevan Lannister costringe i soldati del Nord alla ritirata. Lo zio si complimenta quindi con Tyrion per come hanno combattuto i barbari.[17]
Più tardi, nella tenda di Tywin Lannister, Tyrion apprende che quest'ultimo è piuttosto sorpreso dei risultati ottenuti dall'avanguardia guidata dal figlio. Nei suoi piani, infatti, essendo costituita da uomini indisciplinati, avrebbe dovuto soccombere, creando una breccia che avrebbe attirato Robb Stark nella morsa di Kevan e dello stesso Tywin. Tyrion accusa il padre di averlo destinato alla disfatta senza metterlo al corrente del piano, ma Tywin spiega che se lo avesse fatto la trappola sarebbe potuta fallire. La discussione viene interrotta dalla notizia che al comando dell'esercito del Nord c'era Roose Bolton e non Robb Stark. Quest'ultimo, assieme al grosso della sua cavalleria, ha invece superato il Tridente alle Torri Gemelle e sta marciando rapidamente verso Delta delle Acque, stretta dall'assedio di Jaime Lannister.[17]
A seguito della notizia del tranello ordito da Robb Stark, Tywin Lannister impone ai suoi uomini una dura marcia verso Delta delle Acque. Giunti alla Locanda all'Incrocio, arriva però la notizia dell'ormai avvenuta presa di Delta delle Acque da parte dell'esercito del Nord. Viene quindi convocato immediatamente un consiglio di guerra, durante il quale Tyrion ascolta il racconto della sconfitta subita ed i commenti dei vari lord. Dopo un certo tempo Lord Tywin, irritato per l'inconcludenza della discussione, fa uscire tutti ad eccezione di Tyrion e Kevan e li aggiorna sulle ultime mosse di Renly, che si è proclamato Re dei Sette Regni e si è alleato ai Tyrelll, mentre Stannis Baratheon per il momento non prende iniziative. Tywin espone quindi la propria strategia e comanda a Tyrion di andare ad Approdo del Re per servire in sua vece come Primo Cavaliere, rimediando agli errori politici già compiuti da Joffrey e dal Concilio Ristretto. Gli ordina inoltre di non portare con sé Shae. Quando però rientra nel suo alloggio, il Folletto confida alla ragazza di voler disobbedire al padre e condurla con sé ad Approdo del Re.[18]
Famiglia e genealogia
Tytos Lannister | ??? | ??? | ??? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tywin Lannister | Joanna Lannister | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cersei Lannister | Jaime Lannister | Tyrion Lannister | Tysha | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Capitoli
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 AGOT - Appendice C
- ↑ 2,0 2,1 AGOT04
- ↑ 3,0 3,1 3,2 3,3 3,4 3,5 3,6 3,7 3,8 3,9 AGOT09
- ↑ 4,0 4,1 4,2 4,3 4,4 4,5 4,6 AGOT05
- ↑ 5,0 5,1 5,2 AGOT19
- ↑ 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 6,5 6,6 AGOT13
- ↑ 7,0 7,1 7,2 AGOT38
- ↑ 8,0 8,1 8,2 AGOT21
- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 AGOT31
- ↑ 10,0 10,1 AGOT24
- ↑ 11,0 11,1 AGOT42
- ↑ AGOT08
- ↑ AGOT28
- ↑ 14,0 14,1 14,2 AGOT34
- ↑ 15,0 15,1 AGOT40
- ↑ AGOT56
- ↑ 17,0 17,1 17,2 17,3 AGOT62
- ↑ AGOT69