Tomard
Tomard è una guardia in servizio a Grande Inverno[1], soprannominata "Tom il Grasso". Viene scelto come membro del seguito di Eddard Stark quando questi si reca ad Approdo del Re.[2]
Tomard | |
Dati personali | |
Morte | 298 |
Soprannomi | Tom Tom il Grasso |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Attore | Phil Dixon |
Doppiatore | Fianluca Musiu |
Apparizioni | Prima stagione |
Descrizione fisica
Porta folti baffi rossi.[3]
Fin dai tempi della gioventù non gode di una grande forma fisica, problema che si accentua quando Tomard si avvicina alla cinquantina.[3]
Come tutte le guardie di Eddard, indossa una cappa di lana grigia bordata di bianco, che quando Lord Stark diventa Primo Cavaliere viene trattenuta da un fermaglio d'argento a forma di mano.[2]
Descrizione psicologica
È leale, affabile e instancabile.[3] Eddard lo considera serio e assennato, adatto a vegliare sulle sue figlie.[4] Secondo Arya è d'altra parte meno risoluto e più facile da convincere rispetto al suo compagno Desmond.[5]
Tratta con gentilezza Arya, che spesso chiama "Arya dappertutto" per via della sua abitudine a stare sempre in mezzo ai piedi.[2]
Quando viene convocato al cospetto del suo signore è solito avere un'espressione preoccupata sul viso.[3]
Non ama Approdo del Re, e durante il suo periodo di soggiorno in quella città sente nostalgia di sua moglie.[4]
Nutre timore per Roccia del Drago, a causa della fama sinistra che circonda l'isola.[4]
Resoconto biografico
Nel 298 Tomard assiste Eddard Stark nella decapitazione di Gared trascinando il condannato verso il ceppo.[6]
Quando Eddard accetta la proposta di Re Robert Baratheon di diventare suo Primo Cavaliere, Tomard è una delle guardie che vengono scelte per seguirlo ad Approdo del Re. Nella capitale, durante uno dei pranzi che si svolgono nella Sala Piccola della Fortezza Rossa, fa da guardia alla porta della Torre del Primo Cavaliere. Ad un certo punto vede Arya dirigersi verso di lui e, sentendo le proteste di Septa Mordane provenienti dalla sala, capisce che la ragazza ha abbandonato la tavola senza permesso. Cerca quindi di fermarla, ma quella gli sfugge infilandosi tra le sue gambe e si di dirige su per gli scalini della torre, per poi chiudersi nella sua camera. Tomard la segue e bussa alla porta con aria preoccupata, ma si allontana quando Arya si rifiuta di farlo entrare.[2]
Assieme a Desmond accompagna Lord Eddard alla fucina di Tobho Mott per indagare segretamente sulla morte di Jon Arryn, posizionandosi lungo il percorso per assicurarsi che nessuno segua il suo lord.[7]
Al ritorno di Arya alla Fortezza Rossa il giorno della caccia al gatto nero, Tomard e Harwin vengono a prenderla alla porte del castello e la conducono nei quartieri privati di Eddard.[5]
Quando dopo il litigio con Robert e la sue dimissioni da Primo Cavaliere Eddard torna nei suoi alloggi, Tomard bussa alla porta per comunicargli che Petyr Baelish chiede udienza.[8]
Dopo la morte di Jory Cassel e la partenza di Alyn insieme a Beric Dondarrion, Eddard sceglie Tomard come nuovo comandante della sua guardia personale.[3]
Un giorno viene convocato da Eddard che, con la gamba ancora dolente dopo lo scontro con Jaime Lannister, gli chiede di essere accompagnato nel Parco degli Dei. Pur nutrendo dubbi sulla saggezza di tale decisione, Tomard esegue l'ordine: chiama Varly e con il suo aiuto porta Eddard giù per i ripidi scalini della torre, per poi condurlo attraverso il ponte coperto. Durante il tragitto, Eddard gli ordina di raddoppiare la guardia e di far sorvegliare attentamente tutte le porte della Torre del Primo Cavaliere. Quando Tomard gli fa notare che le guardie Stark rimaste alla Fortezza Rossa sono ormai poche, Eddard gli assicura che la situazione non durerà a lungo e gli dice di far allungare i turni di guardia, rifiutandosi però di spiegare il motivo di tutta questa cautela. Una volta giunto nel Parco degli Dei, Eddard estrae dalla manica un documento con il sigillo della Casa Stark e ordina a Tomard di recapitarlo subito. Quando la guardia vede che il destinatario è la Regina Cersei, ha un attimo di esitazione, ma Eddard gli ribadisce di recapitare la missiva.[3]
Dopo il ritorno di Robert Baratheon alla Fortezza Rossa dopo la caccia, Tomard e Cayn si presentano insieme all'attendente reale alla porta di Eddard per convocarlo d'urgenza al cospetto del re. Le due guardie accompagnano quindi Eddard negli appartamenti di Robert e lo aiutano ad avvicinarsi al letto su cui giace l'amico ferito. In seguito, dopo il lungo incontro, lo riconducono alla Torre del Primo Cavaliere. Quando durante il tragitto Renly si avvicina a Eddard per parlargli in privato, Tomard e Cayn si allontanano rispettosamente.[4] Tornati negli alloggi del Primo Cavaliere, Eddard chiede a Tomard dettagli sulla nave che riporterà Arya e Sansa a Grande Inverno. La guardia gli spiega che il vascello avrà come scorta dieci uomini con Porther al comando, ma Eddard gli comanda di portare il numero di soldati a venti e di prendere il comando lui stesso. Gli ordina poi di passare per Roccia del Drago per consegnare una lettera a Stannis. Pur spaventato dalla fama sinistra che circonda Roccia del Drago, Tomard promette di eseguire tutte le istruzioni ricevute.[4]
Il giorno della morte di Robert Baratheon, Tomard cerca di annunciare a Eddard l'arrivo dell'attendente del re, ma questi lo interrompe, comunica personalmente il triste evento e lo chiama d'urgenza al cospetto del nuovo Re Joffrey Baratheon. Sentite queste parole, Eddard comanda a Tomard di mettere insieme una scorta. Quando [color=red]Lord Stark giunge nella Sala del Trono e contesta pubblicamente la legittimità di Joffrey, anche Tomard assiste all'evento. Al crescere della tensione tra i Lannister e il Primo Cavaliere, la Regina Cersei ordina alle Cappe Dorate di uccidere tutte le guardie di Eddard. Tomard è il primo a cadere, colpito alla schiena e trafitto da parte a parte. Muore ancora prima di toccare terra, con le dita inerti che lasciano l'elsa della spada.[9]
Note