Othor: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:14, 2 set 2015
Othor | |
Dati personali | |
Morte | 298 |
Organizzazioni: | Guardiani della Notte |
Apparizioni | |
A Game of Thrones | |
Serie TV | |
Apparizioni | Prima stagione |
Othor è un confratello dei Guardiani della Notte che presta servizio come ranger al Castello Nero.[1]
Descrizione fisica
È un uomo grosso e brutto.[1]
Da non-morto ha la pelle pallida e le mani nere. Conserva i segni delle ferite subite alla gola, al petto e all'inguine, ma il cadavere è privo di segni di decomposizione. Ha occhi azzurri anche se in vita li aveva di un altro colore.[1]
Resoconto biografico
Nel 298 Othor viene inviato in pattuglia oltre la Barriera insieme ad altri cinque ranger sotto il comando di Benjen Stark. Mentre si allontana dal Castello Nero canta una canzone oscena.[1]
Mesi dopo, quando Jon e Sam si recano nella Foresta Stregata per pronunciare il giuramento dei Guardiani della Notte, il suo corpo viene ritrovato a mezza giornata di distanza dal Castello Nero, insieme al cadavere di Jafer Flowers. Ser Jaremy Rykker lo riconosce come uno degli uomini di Ben e ipotizza che la sua morte sia opera di Mance Rayder. Sam osserva che nessun animale della foresta ha toccato il corpo e Dywen nota i suoi occhi azzurri, dicendo che in vita li aveva di un altro colore. Alcuni ranger suggeriscono di bruciare i corpi, ma Lord Mormont ordina di portarli al di là della Barriera per farli esaminare da Maestro Aemon. Il cadavere di Othor viene avvolto in un mantello ma, nel momento di issarlo su un cavallo, questo scalcia e nitrisce. Viene quindi caricato su una slitta rudimentale e trascinato dai ranger fino al Castello Nero, dove viene messo in uno dei magazzini scavati nel ghiaccio alla base della Barriera.[1]
Quella stessa notte Othor si risveglia in uno stato di non-morto e, dopo aver ucciso una guardia, entra negli appartamenti del Lord Comandante. Jon Snow lo raggiunge insieme a Spettro, che gli salta addosso, ma nella lotta Othor riesce a stringere le mani attorno alla gola del metalupo, impedendogli di liberarsi. Jon va allora all'assalto con la spada mozzandogli un braccio, e poi con un fendente gli squarcia la faccia. Pur essendo staccato dal corpo, il braccio mozzato si anima e afferra un polpaccio di Jon, che con la punta della spada fa leva sulle dita e lo lancia lontano. Subito dopo il cadavere, anch'esso immune all'attacco con la spada, gli si lancia addosso e lo scaraventa a terra. Quando Jon cerca di urlare, gli caccia in gola le dita della mano superstite cercando di soffocarlo e viene distolto solo da un nuovo assalto di Spettro. Non appena Lord Mormont compare sulla soglia della camera con una lanterna a olio in mano, il braccio mozzato si contorce dirigendosi verso di lui, ma Jon lo allontana con un calcio, per poi afferrare la lanterna e lanciarla sulle tende strappate dalla finestra. Mentre il cadavere di Othor cerca di rialzarsi, Jon prende la stoffa incendiata e gliela getta addosso.[1] Il Non-morto viene rapidamente consumato dal fuoco, lasciando solo carne annerita e ossa carbonizzate.[2]
Note