AGOT - Uscita 15
A GAME OF THRONES - USCITA 15 | ||||
Informazioni editoriali | ||||
ISBN | 978-88-6546-177-8 | |||
Uscita (EN) | giugno 2013 | |||
Editore (EN) | Dynamite Entertainement | |||
Uscita(IT) | novembre 2013 | |||
Editore (IT) | Italycomics | |||
Autore | Daniel Abraham | |||
Disegnatore | Tommy Patterson | |||
Traduttore | Paolo Accolti Gil | |||
Dettagli | ||||
Pagine | 32 | |||
Capitoli di riferimento | AGOT42 - AGOT43 - AGOT44 - AGOT45 | |||
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A Game of Thrones - N° 15 è la quindicesima uscita dell'edizione a fumetti di A Game of Thrones.
Sinossi
Continente Occidentale, la Barriera
Le reclute dei Guardiani della Notte sono riunite al tempio del Castello Nero, dove Lord Mormont inizia la cerimonia di ingresso nella confraternita con un discorso sui diritti e sui doveri dei Guardiani della Notte. Li mette in guardia sulla pena di morte che aspetta i disertori e fa presente che chi vuole tirarsi indietro ora ha l'ultima possibilità di farlo, ma nessuno decide di rinunciare. A chi, come Jon, crede negli Antichi Dei viene offerta la possibilità di prestare giuramento davanti agli alberi-diga che crescono nella Foresta Stregata. Sam, incluso all'ultimo momento nella lista, sceglie di venire con lui: pur essendo la Casa Tarly devota ai Sette Dei, il ragazzo spera che un'altra religione gli porti più fortuna nella vita. Infine, ogni nuovo Guardiano della Notte viene inserito in uno dei tre gruppi: ranger, costruttori o attendenti.
Con sua enorme sorpresa, a Jon viene assegnata la carica di attendente. La stessa sorte spetta a Sam, che dovrà assistere Aemon nella biblioteca e con i corvi, e a Dareon, menestrello che verrà mandato a servire al Forte Orientale. A Jon invece tocca essere l'attendente personale del Lord Comandante Mormont, che ha chiesto di lui personalmente.
Consapevole di meritarsi la carica di ranger per le sue abilità in combattimento, Jon attribuisce a Ser Alliser Thorne la sua assegnazione agli attendenti, pensando che in questo modo il maestro d'armi si sia preso la sua ultima vendetta. Non riesce a celare la propria furia e si lamenta dell'ingiustizia. Tuttavia, quando rimangono da soli, Sam gli spiega che essere attendente di Jeor Mormont lo porterà a stargli vicino e assistere a tutte le sue riunioni, e che quindi in realtà il Vecchio Orso probabilmente vuole prepararlo per il comando. Jon pensa che l'amico potrebbe avere ragione e si rende conto si essersi comportato da stupido.
Insieme a Bowen Marsh e altri veterani, Jon e Sam attraversano la Barriera passando per lungo un tunnel di ghiaccio e sbucano dall'altra parte, portandosi dietro anche Spettro . Quando entrano nella Foresta Stregata, Jon ne sente l'atmosfera inquietante e ha la percezione di trovarsi in un altro mondo. Arrivano presso un cerchio composto da ben nove alberi-diga e si inginocchiano nel centro per prestare giuramento al cospetto degli dei. Recitano la lunga formula, che li vincola per sempre alla confraternita e alla protezione del reame, per poi rialzarsi come uomini dei Guardiani della Notte. Proprio quando Dywen propone di tornare alla Barriera, Spettro fa ritorno, tenendo tra i denti una mano umana.
Continente Occidentale, Approdo del Re
Mentre dorme, Eddard Stark sogna le cripte di Grande Inverno e la promessa fatta tanti anni prima alla defunta sorella Lyanna. Improvvisamente viene svegliato da Tomard, che lo convoca con urgenza al cospetto del sovrano. Dall'espressione di alcune persone che incontra lungo il tragitto, in particolare Barristan Selmy, Eddard si rende conto che è accaduto qualcosa di grave.
Trova Re Robert nel suo letto, con il Gran Maestro Pycelle al suo cospetto, il fratello Renly agitato presso il camino, la Regina Cersei china su di lui. Apprende che durante la caccia il re ha ricevuto una grave ferita all'addome da un cinghiale e sta morendo a causa di essa. Robert manda tutti fuori dalla stanza per rimanere da solo con l'amico e dettargli le proprie ultime volontà. Gli dice di revocare l'ordine di uccidere Daenerys Targaryen pentendosi di non aver ascoltato da subito la sua opinione, e proclama Eddard Lord Reggente e Protettore del Reame fino al raggiungimento da parte del figlio Joffrey dell'età per regnare. Eddard, sapendo che il ragazzo in realtà non è figlio del re, non vuole dargli altro dolore e, pur sentendosi sentendosi in colpa per l'imbroglio, scrive "il mio erede" al posto di "mio figlio Joffrey".
Finita la stesura del documento, gli altri vengono fatti rientrare e Renly e Barristan fanno da testimoni per porre il sigillo al documento. Giunge poi Varys, che pone l'attenzione sullo scudiero che ha servito il vino durante la caccia, Lancel Lannister, e sulla sua sollecitudine nel farlo. Eddard gli comunica la revoca dell'ordine di uccidere Daenerys e Varys se ne va per provvedere.
Mentre Eddard sta tornando ai suoi alloggi, viene fermato da Renly che, a quattrocchi, gli consiglia di accettare da lui cento spade per sottrarre alla regina i suoi figli e costringerla ad accettare le volontà del re. Sostiene che se non agiranno in fretta, daranno alla regina modo di prepararsi a prendere il potere appena morto il re. Eddard rifiuta e Renly, contrariato, si allontana.
Rientrato nelle sue stanze, Eddard fa convocare Petyr Baelish e comanda a Tomard che la nave destinata a riportare Arya e Sansa al Nord faccia tappa a Roccia del Drago, per consegnare una lettera all'altro fratello del re, Stannis, per Eddard il legittimo erede al trono.
Ditocorto entra e Eddard lo informa dell'illegittimità dei figli della regina, ma Lord Baelish non ne pare sorpreso. Ditocorto gli risponde che sarebbe meglio per tutti se fosse Joffrey a sedere sul trono, e invita Eddard a prendersi il potere che la reggenza gli darebbe. Secondo lui, se venisse incoronato l'inflessibile Stannis, scoppierebbe la guerra perché lui vorrebbe eliminare Cersei e i suoi figli, oltre a tutti quelli che appoggiarono i Targaryen durante la ribellione di Robert. Quando Eddard lo accusa di consigliargli il tradimento, Ditocorto ironizza sull'onestà tipica della famiglia Stark. Eddard decide di sorvolare sulla proposta e, ricordando a Lord Baelish la lealtà che aveva promesso a sua moglie Catelyn, gli chiede di procurargli l'appoggio delle Cappe Dorate visto che, anche accettando l'offerta di Renly, nel momento in cui dovrà far valere la reggenza ci vorranno altre forze per contrastare i Lannister. Ditocorto promette di corrompere le Cappe Dorate per lui, ma mette in difficoltà Eddard affermando che nemmeno quello è un comportamento onorevole.
Continente Orientale, Vaes Dothrak
Durante la cerimonia a Vaes Dothrak, a cui assistono anche altri khal con il loro seguito, Daenerys Targaryen mangia il cuore crudo e ancora sanguinante di uno stallone selvaggio. Per tutta la durata del rituale trova il sostegno del marito, che le sta di fronte incoraggiandola con lo sguardo fisso su di lei. Secondo la credenza dei Dothraki il destino del bambino dipende dal successo della madre nel mangiare tutto il cuore senza vomitarlo, cosa che rappresenta un auspicio di forza e coraggio; subito dopo giunge per Daenerys il momento di rivelare a tutti il nome scelto per il nascituro: Rhaego, in onore del suo defunto fratello Rhaegar.
Finita questa parte della cerimonia Daenerys si lava in un lago acquitrinoso chiamato dai Dothraki il Grembo del Mondo, dal quale secondo le loro leggende è nato il primo uomo sul primo cavallo.
Tutti si recano poi nel padiglione del khal, dove ha inizio una festa con cibo e danze. Dany siede insieme a Drogo nel posto più importante e invita Ser Jorah a unirsi a lei, chiedendogli dove si trova suo fratello. Mormont le racconta che si è recato al mercato a comprare del vino e poi le rivela la sua intenzione di rubare le uova di drago, in modo da venderle e usare il ricavato per assoldare dei mercenari per riconquistare i Sette Regni, visto che Drogo non sta mantenendo la promessa di dargli i suoi guerrieri. Daenerys rimane sconvolta dalla notizia e si mette in ansia per il fratello.
Poco dopo entra nel padiglione Viserys, palesemente ubriaco e con una lama snudata. Dopo essere stato deriso e umiliato per l'ennesima volta, con Drogo che lo invita ad accomodarsi in un angolo in disparte definendolo "re del carretto", minaccia la sorella e il bambino che porta in grembo con la spada, sostenendo di aver fatto un contratto ma di non essere ancora stato pagato. Facendo tradurre le sue parole a Dany, Khal Drogo promette allora di dargli la sua tanto agognata corona, cosa che tranquillizza Viserys, che ancora non si rende conto del sarcasmo che c'è dietro a quella risposta. Capisce le reali intenzioni del khal solo quando questi fa sciogliere i medaglioni della sua cintura in un calderone e comincia a implorare la sorella di fermarlo. Khal Drogo, mentre i suoi cavalieri di sangue lo tengono fermo, gli versa sulla testa la colata d'oro ottenuta, uccidendolo.
Daenerys recupera una calma quasi innaturale, e dopo aver assistito all'evento pensa che suo fratello probabilmente non era un vero drago, perché un vero drago non si sarebbe bruciato.
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